Cultura

L’attività dell’ufficio mira a sostenere lo sviluppo di un sistema culturale fondato sulle sinergie tra enti, istituti, associazioni e circoli, volto a favorire la produzione della cultura, la promozione di eventi, la valorizzazione dei beni culturali. Le attività culturali, inoltre, sono promosse mediante la concessione del patrocinio dell'Amministrazione comunale, coadiuvata dall’offerta di strumenti di formazione e approfondimento culturale nonché la promozione di corsi, anche per il tramite della Biblioteca comunale. Per quanto riguarda la programmazione culturale annuale, accanto ai tradizionali appuntamenti con Roncadellestate, la rassegna di teatro dialettale e le iniziative nell’ambito delle festività natalizie, si organizzano cicli di proiezioni di opere cinematografiche e si promuovono mostre di artisti locali. Alle iniziative suddette si sommano le proposte delle varie associazioni culturali presenti sul territorio, nei confronti delle quali il Comune svolge un ruolo di coordinamento e promozione, anche con erogazione di contributi a sostegno dell'attività svolte dalle stesse.

 

Per informazioni sull'ufficio ed orari di apertura, clicca qui sotto:

Cultura e Sport



DANTEDÌ 2021 PER I 700 ANNI DALLA MORTE DI DANTE ALIGHIERI
Ufficio: Cultura e Sport

Oggi, 25 marzo si celebra il Dantedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri.

 

La data è quella che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia e nel 2021, settimo centenario della morte del Sommo Poeta, assume un significato ancor più particolare.

 

Per l'occasione sono state organizzate iniziative in tutta Italia, anche se a distanza causa emergenza sanitaria, solo per citarne alcune:

 

- l'esposizione della serie integrale delle illustrazioni della Divina Commedia di Francesco Scaramuzza al Complesso della Pilotta a Parma;
- la mostra sull'immaginario dantesco nell'opera di artisti antichi e moderni ai Musei di San Domenico a Forlì;
- l'esposizione sull'Inferno alle Scuderie del Quirinale (curata da Jean Claire);
- il mito di Verona tra Dante e Shakespeare al Palazzo scaligero della Ragione.

 

Anche a Brescia e provincia sono state organizzate alcune iniziative, tra cui:

 

- “Dante on air”, evento sonoro con brevi letture dei canti più belli della Divina Commedia all'interno delle stazioni della metro dalle 8 alle 20, a intervalli di 15 minuti;
- SicComeDante“, un video per celebrare il Sommo Poeta;
- “il Filmfestival del Garda” in programma (online) dal 29 maggio al 2 giugno e poi (forse) in presenza in estate, dedicherà proprio a Dante e al suo “Visibile parlare” la quattordicesima edizione della rassegna

 

e tante altre....

 

Non di meno le iniziative realizzate dalle classi 2D, 2C e 3E del nostro Istituto Comprensivo: dei piccoli video accompagnati da immagini, letture, musica e quant’altro.

Assolutamente da vedere cliccando sui seguenti link: 

2D/sites/default/files/Amministrazione/video_classe_2d.mp4

2C /sites/default/files/dantedi_2c.mp4

3E/sites/default/files/video_3e.mp4 (locandina in allegato)

3B - Interviste impossibili a Dante Alighieri (allegato) 

 

Buona visione!

 

BANDO DI CONCORSO DI IDEE PER REALIZZAZIONE DI UNA STELE IN RICORDO DELLE VITTIME DELLA PANDEMIA

BANDO DI CONCORSO DI IDEE PER IDEAZIONE E SUCCESSIVA REALIZZAZIONE DI UNA STELE IN RICORDO DELLE VITTIME DELLA PANDEMIA

 

 

Il Comune di Roncadelle, con delibera n°64 del 31 maggio 2023, organizza un concorso di idee per la realizzazione di una stele in ricordo delle vittime roncadellesi a seguito della pandemia da Covid -19, da posizionare alla radura della memoria in via E. Fermi in prossimità dell’albero d’ulivo.

 

La partecipazione al Concorso d’idee è gratuita.

 

Il periodo di invio dei progetti:

 

- dal 7 giugno 2023 al 6 luglio 2023 compresi entro le ore 12:00.

 

Le comunicazione dei risultati sul sito del comune entro il 6 agosto 2023.

 

La domanda di partecipazione al concorso, da redigere sull’allegato modello A e il progetto, devono pervenire via e-mail all’indirizzo lavoripubblici@comune.roncadelle.bs.it indicando nome e cognome dell’autore e come oggetto #concorsostele.

 

Alla domanda di partecipazione deve essere allegata la copia di un documento di identità in corso di validità.

 

Per maggiori informazioni consultare il bando presente negli allegati.

Ufficio: Cultura e Sport
Ufficio: Cultura e Sport
Ufficio: Segreteria

In data 25 novembre 2021 (verbale n. 58) il Consiglio comunale ha istituto la Commissione per le pari opportunità del Comune di Roncadelle, organismo permanente che si propone di contribuire all’effettiva attuazione dei principi di eguaglianza e di parità fra tutti i cittadini così come sancito dalla Costituzione, dalle leggi nazionali, dalle norme europee e dallo Statuto comunale.

 

La Commissione comunale, costituitasi a marzo 2022, è composta da tre Consiglieri comunali di cui due di maggioranza e uno di minoranza designati dai rispettivi Capigruppo, da un rappresentante delle organizzazioni sindacali, da tre referenti di Associazioni di volontariato iscritte all’Albo delle Associazioni comunali, da un rappresentante del Consiglio di Istituto e da cinque cittadine roncadellesi. Partecipa alle sedute della commissione l’assessore alle pari opportunità.

 

La Commissione opera, con funzioni consultive, conoscitive e propositive nei confronti del Consiglio comunale e della Giunta comunale; sviluppa rapporti di collaborazione con gli organismi preposti alla realizzazione della parità e delle pari opportunità a livello provinciale, regionale, nazionale ed internazionale.

 

In linea generale la Commissione:

a) svolge i compiti che possono esserle attribuiti dalle normative vigenti: regionali, nazionali ed europee;

b) avanza proposte per la predisposizione di azioni positive tendenti ad assicurare, nel loro ambito ispettivo, la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità tra tutte le persone indipendentemente dal genere, dall’orientamento sessuale, dall'origine etnica, dalla religione, dalla disabilità, dall'età proprie;

c) sollecita interventi, anche con l’ausilio degli organi del Comune, volti a favorire la formazione, l’istruzione e l’autosufficienza delle persone appartenenti al genere in condizione di svantaggio, nella società e nella famiglia; 

d) favorisce l’informazione e la conoscenza relativa alla legislazione e a tutte le iniziative riguardanti la condizione delle persone appartenenti al genere in condizione di svantaggio;

e) promuove progetti ed interventi nel mondo della scuola, finalizzati all’educazione affettiva, al riconoscimento e alla valorizzazione delle differenze di genere;

f) promuove forme continuative di collaborazione con le persone appartenenti al genere in condizione di svantaggio tra le persone immigrate, presenti sul proprio territorio, sia in forma singola che associata;

g) promuove iniziative utili a contrastare la violazione dei diritti umani e la violenza di genere;

h) fa riconoscere il valore del lavoro domestico e di cura, non retribuito e tuttavia indispensabile, rivolto in particolare all'infanzia e all'età avanzata.

i) avanza proposte ed iniziative volte a favorire l’accesso al mercato del lavoro, anche mediante strumenti informativi, nonché di sostegno all’imprenditoria con riguardo alle persone appartenenti al genere in condizione di svantaggio;

j) cura i rapporti con enti ed organismi, privati ed istituzionali, al fine di individuare forme di collaborazione, di scambio e di coordinamento di iniziative e programmi comuni;

k) se richiesto dall’Amministrazione, fornisce indicazioni per la redazione del Piano delle Azioni Positive

 

La Commissione si riunisce di norma con cadenza mensile e la partecipazione è gratuita.

 

Organi della Commissione sono il Presidente e il Comitato esecutivo, entrambi nominati in sede di insediamento della stessa. Quest’ultimo è composto da cinque rappresentanti eletti all’interno della Commissione stessa individuati nel Presidente, nel Vicepresidente e da tre rappresentanti. Ha il compito di attuare gli indirizzi generali deliberati dalla Commissione e di esercitare attività di iniziativa e di impulso.

 

Componenti  della Commissione:

Murgia Simona e Frattini Roberto – Consiglieri comunali di maggioranza;

Sempio Paola – Consigliere comunale di minoranza

Taglietti Rosanna, Festa Denise, Pellizzon Sandra, Simi Sandra, Bruni Maria Grazia, Lorandi Daniela Mariangiola, Cavalli Elisabetta, Gregori Susanna e Guarino Raffaella – cittadine

Del Bono Annamaria in rappresentanza dell’ANPI Sezione di Roncadelle;

Zucchetti Marialuisa in rappresentanza del Centro Ascolto Casa Amica;

Borghetti Simona in rappresentanza dell’AGE;

Mistretta Caterina in rappresentanza dei sindacati unitari dei pensionati;

Sagonti Giovanni, Presidente del Consiglio dell’Istituto Comprensivo di Roncadelle

 

Riferimento politico: Assessore Nadia Belleri

Presidente: Taglietti Rosanna

Vicepresidente: Simi Sandra

Comitato esecutivo: Sempio Paola, Del Bono Annamaria e Murgia Simona

 

Mail: commissionepariopportunita@comune.roncadelle.bs.it

https://www.facebook.com/comunedironcadelle

https://www.instagram.com/pariopportunitaroncadelle

 

Link utili:

Dipartimento per le Pari opportunità-Presidenza del Consiglio dei Ministri:

www.pariopportunita.gov.it

Consigliera di Parità-Regione Lombardia:

www.consiglieradiparita.regione.lombardia.it

Consigliera di Parità-Provincia di Brescia:

www.provincia.brescia.it/istituzionale/consigliera-di-parita

Casa delle Donne Centro Antiviolenza-Brescia:

www.casadelledonne-bs.it

​Cerchio degli Uomini-Brescia:

http://www.facebook.com/UominiNoniPiuViolenti

 

4° TORNEO MULTISPORT
Ufficio: Cultura e Sport

 

 

L'Oratorio San Luigi Gonzaga, con il Comune di Roncadelle,

organizzano dal 17 al 21 giugno alle ore 20:30  il 4° Torneo Multisport.

L'iniziativa intende aggregare i giovani e i meno giovani attraverso lo sport.

 

Verranno organizzati tre tipologie di torneo:

 

-Calcio a 7 ( max 10 per squadra)

-Pallavolo a 6 (max 8 per squadra)

-Basket a 3 ( max 5 per squadra)

 

Per maggiori informazioni consultare la locandina

 

Vi aspettiamo numerosi !

SPETTACOLO DIALETTALE - E'L TERNO SE'CH DELA NONA BERTA
Ufficio: Cultura e Sport

 

 

La compagnia teatrale "i Roncaì dè San Vigilio", con il contributo del comune di Roncadelle", presenta lo spettacolo "E'L TERNO SE'CH DELA NONA BERTA" fatto in tre atti in dialetto bresciano di Inia Belleri.

 

L'evento sarà domenica 17 dicembre 2023, ore 20:30, presso il cinema teatro Aurora.

 

Ingresso libero

Ufficio: Cultura e Sport
FESTIVAL LETTERARIO "ODISSEE" - 14/09/2024 - SPETTACOLO TEATRALE ULISSE DOVE SEI?
Ufficio: Cultura e Sport

 

 

Si ricorda ai cittadini lo spettacolo teatrale "ULISSE DOVE SEI?" a cura di teatro telaio facente parte della terza edizione del Festival Letterario di Roncadelle "Odissee - vite in viaggio su strade tortuose"

 

Sabato 14 Settembre - ore 20:45 - Castello Guaineri

 

Ingresso libero!

Vi aspettiamo numerosi!

 

Ufficio: Cultura e Sport
Ufficio: Segreteria
TIRIAMO FUORI LE PAROLE! LA VIOLENZA SULLE DONNE CI RIGUARDA, PARLIAMONE - Dialoghi e storie al maschile
Ufficio: Cultura e Sport

L’Amministrazione Comunale di Roncadelle, sentendosi molto vicina alle tematiche legate alla Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne,  intende proporre alla comunità ulteriori iniziative organizzate dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Brescia. Gli eventi organizzati sono finalizzati ad una riflessione comunitaria, per "non dimenticare" e continuare il percorso di educazione al rispetto della persona.

 

L'iniziativa dedicata alla comunità maschile si intitola "TIRIAMO FUORI LE PAROLE! LA VIOLENZA SULLE DONNE CI RIGUARDA, PARLIAMONE - Dialoghi e storie al maschile".

 

I quattro laboratori proposti sono rivolti algi uomini e vorrebbero essere l'opportunità per incontrarsi e pensare insieme con l'intento di imparare gli uni dagli altri e dalla comune umanità.

 

"DIVENIRE MASCHI. TAPPE, PASSAGGI, RITI, QUALE EDUCAZIONE ALLA VIRILITA’" - 30 Novembre 2020
condotto da dr. Beppe Pasini, psicoterapeuta
 

"IO E LA VIOLENZA SULLE DONNE. UNA QUESTIONE CHE MI RIGUARDA?" - 2 dicembre 2020
condotto da dr. Aldo Braga, psicoterapeuta


"I MASCHI SONO CAPACI DI CURA? BUONE PRATICHE TRA CASA E LAVORO" - 14 dicembre 2020
condotto da dr. Beppe Pasini, psicoterapeuta

"DI PADRE IN FIGLIO. EREDITA’ LEGAMI, AFFETTI" - 16 dicembre 2020
condotto da dr. Bruno Barbieri, psicoterapeuta

 

Gli incontri si effettueranno dalle ore 20 alle ore 21,30. E’ obbligatoria la prenotazione, almeno tre giorni prima dalle date calendarizzate, utilizzando l’indirizzo mail segreteriaassessoremorelli@comune.brescia.it o chiamando i numeri 030 2978968/2977314 dal lunedì al venerdì 9/12 – 14/15,30. Gli iscritti, massimo 25 per ogni laboratorio, riceveranno il link per il collegamento all’incontro o agli incontri prescelto/i entro il giorno precedente la data fissata.

La partecipazione agli eventi on-line è gratuita.

 

 

L'Assessorato proprone inoltre la MARATONA CONTRO LA VIOLENZA, una maratona di lettura online che si terrà Mercoledì 25 Novembre 2020 a partire dalle 17.30.

Gli interessati sono invitati ad intervenire con la lettura di brani, poesie, pensieri inerenti all'argomento previa iscrizione presso la Segreteria dell'Assessora Morelli entro e non oltre Venerdì 20 Novembre.

 

In allegato: le locandine degli eventi proposti e il volantino con elenchi e numeri di telefono dei centri antiviolenza sul territorio bresciano.

EMERGENZA UCRAINA: UN'ITALIA CHE AIUTA
Ufficio: Cultura e Sport

L'Amministrazione comunale segue costantemente l'evolversi del tragico conflitto in Ucraina con particolare attenzione alle ripercussioni sulla popolazione civile. Ci stiamo operando su più iniziative:

Aiuti umanitari:
Chiediamo ai cittadini di convergere verso la richiesta della CRI unità di Brescia https://www.facebook.com/CRIBrescia

Anche un piccolo contributo può fare la differenza. Sostieni la nostra raccolta fondi per l'#EmergenzaUcraina:   dona.cri.it/emergenzaucraina.

 

I fondi saranno utilizzati per supportare la #CroceRossaUcraina Червоний Хрест України e le Croci Rosse delle nazioni vicine nelle operazioni di soccorso.

 

Non raccogliamo beni materiali.


Grazie a tutti per quello che potrete fare.

 

#Ucraina #UnItaliaCheAiuta #brescia
#CroceRossaItaliana #crocerossabrescia


Accoglienza umanitaria:

In questi giorni il coordinamento SAI ( Sistema di Accoglienza e Integrazione), al quale aderisce anche il nostro comune, sta coordinando le eventuali adesioni degli enti locali per nuove accoglienze.

Al momento l'invito è quello di indirizzare eventuali arrivi di famiglie o singoli alla questura per avviare la procedura di richiesta di protezione internazionale.

Iniziative con la comunità:
Stiamo organizzando alcuni appuntamenti rivolti alla comunità per sentirci uniti e solidali verso le popolazioni colpite dal conflitto e ribadire a gran voce il nostro NO alla guerra.

 

 

In allegato è presente il pdf del comunicato stampa della Croce Rossa Brescia per l'emergenza Ucraina

 

Ufficio: Cultura e Sport
SETTIMANA CIVICA 2021
Ufficio: Cultura e Sport

 

Il Comune di Roncadelle, nell'ambito del programma nazionale della "Settimana Civica", organizza in collaborazione con i Comuni di Bovezzo, Castegnato e Collebeato quattro incontri on line aventi come tema i quattro elementi fondamentali della natura: acqua, aria, terra e fuoco.

 

Quattro elementi dai quali ripartire per andare oltre la pandemia e ripensare al rapporto uomo-natura-società:

 

1° incontro - Acqua - martedì 20 aprile 2021 dalle 18.00 alle 19.00: Emilio Molinari, Presidente Comitato Contratto mondiale dell'acqua.

 

2° incontro - Aria - giovedì 22 aprile 2021 dalle 18.00 alle 19.00: Ettore Brunelli, Presidenza Consulta Ambiente Brescia.

 

3° incontro - Terra - martedì 27 aprile 2021 dalle 18.00 alle 19.00: L. Quagliato, L. Rinaldi (autori di "La terra di sotto") e Stefania Baiguera B.V.

 

4° incontro - Fuoco - giovedì 29 aprile 2021 dalle 18.00 alle 19.00: Francesca Tagliani, Psicologa di Casa dello Studente.

 

Gli incontri saranno visibili in diretta sul canale Youtube del Comune di Bovezzo: https://www.youtube.com/channel/UCc1ACQLy3zUClRIMj9p_zjA

 

 

 

Il Comune di Roncadelle ha inoltre organizzato per la mattinata di mercoledì 21 aprile un incontro dedicato agli alunni delle classi quinte del nostro Istituto Comprensivo sul tema della Costituzione.

Sarà Francesca Parmigiani ad incontrare gli alunni, autrice del libro "La costituzione spiegata ai bambini" che è stato omaggiato a tutti gli alunni e alunne di Roncadelle che frequentano la scuola primaria in occasione delle vacanze natalizie.

 

 

 

In allegato la locandina dei quattro eventi e la spiegazione sul significato della "Settimana Civica". 

ESITO SELEZIONE CONCORSO DI IDEE PER LA REALIZZAZIONE DI UN MURALES IN RICORDO DELLE VITTIME DELLA PANDEMIA
Ufficio: Lavori Pubblici e Manutenzione

BANDO DI CONCORSO DI IDEE PER L'IDEAZIONE E LA SUCCESSIVA REALIZZAZIONE DI UN MURALES IN RICORDO DELLE VITTIME DELLA PANDEMIA

 

 

ESITO DELLA SELEZIONE

 

Si informa che si sono conclusi i lavori della commissione per la selezione del soggetto vincitore del concorso di idee.

 

Proposte presentate: 5

 

Vincitore del concorso: Andrea Nova di Brescia

 

Per completezza di informazioni si pubblica in allegato il verbale dei lavori della commissione.

Ufficio: Cultura e Sport
Ufficio: Cultura e Sport
GRADUATORIA DOTECOMUNE 21/2021 - AREA AFFARI GENERALI
Ufficio: Segreteria

In allegato è possibile scaricare la graduatoria inerente la selezione dei candidati che hanno partecipato all'avviso 21/2021 del 13/09/2022 di DoteComune 2021 per lo svolgimento del tirocinio nell'area Affari Generali di questo Comune con decorrenza 18 ottobre 2022 (Codice progetto n. RND212112Z01).

 

Si precisa che la graduatoria  è stata approvata dall'Ufficio DoteComune di Anci Lombardia.

 

Ufficio: Cultura e Sport
Giornata Internazionale dei diritti umani e alla Marcia della Pace di Assisi - 10 dicembre 2023
Ufficio: Cultura e Sport

 

 

Il 10 dicembre 2023 è un giorno speciale. Quel giorno, in tutto il mondo, sarà celebrato il 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948-2023), la Carta più importante del mondo, scritta dopo due guerre mondiali e 70 milioni di morti per dire basta a tutti gli atti di barbarie e spingere l’umanità sulla via della pace

 

L’Amministrazione comunale di Roncadelle, dopo aver aderito all’appello dei giorni scorsi promosso dal Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani , si fa promotrice dell’iniziativa promossa da un ampio cartello di associazioni e enti locali per affermare con determinazione la propria contrarietà alla guerra anche partecipando alla Marcia della Pace che si svolgerà ad Assisi il 10 dicembre.

RASSEGNA UN LIBRO PER PIACERE - PROMEMORIA
Ufficio: Cultura e Sport

RASSEGNA LETTERARIA 2023

 

Si ricorda alla cittadinanza della rassegna letteraria "Un libro, per piacere!", promossa dal sistema bibliotecario Sud-Ovest Bresciano.

 

Mercoledì 18 ottobre 2023, ore 21, nell'Auditorium Scuole Medie di via Togliatti 1/B, incontro dal titolo "Brescia Adagio", ospite speciale Daniela Squassina.

 

Un appuntamento imperdibile.. vi aspettiamo numerosi!

 

A seguire i link per la pagina social e del sito delle notizie :

 

- https://www.facebook.com/unlibroxpiacere

 

- https://brescia.cosedafare.net/eventi/spettacoli/lettura/brescia-adagio-lettura-concerto-citta--38024.html?fbclid=IwAR3FMA4DSFaj1lD050D3su1K8B9Jg9imIZafUuch5O8o9LDQuT67n037K7s

 

Per maggiori informazioni consultare l'allegato.

 

LE FESTE

La festa come evento comunitario è il tempo in cui la comunità si riconosce e lo spazio in cui la società locale si ricompone. In passato la festa, prima che il consumismo ne stravolgesse il significato, svolgeva un’importante funzione di incontro e scambio sociale, che consentiva alle piccole comunità contadine, generalmente chiuse in se stesse, di conoscere e frequentare altre persone e ai giovani dei due sessi di superare il rischio endogamico. Inoltre, la festa osava lanciare un ponte tra il tempo (scandito dal succedersi delle stagioni e dei lavori agricoli) e l’eternità. Ogni festività aveva infatti una connotazione religiosa. La domenica (“giorno del Signore”), oltre a garantire il tradizionale riposo settimanale, consentiva l’osservanza del culto e l’istruzione religiosa. Le altre festività, che si erano spesso sovrapposte ad antiche feste pagane, rientravano per lo più nel calendario liturgico cristiano esaltando alcuni significati religiosi o proponendo il culto di Santi da imitare o da propiziare.

Le maggiori festività (Natale e Pasqua) sono state collocate una accanto al solstizio d’inverno, l’altra accanto all’equinozio di primavera consentendo al ciclo nascita-morte-rinascita della natura di essere letto come nascita-morte-resurrezione di Cristo.

In uno statuto di Brescia del 1245 vennero elencate ben 30 feste da rispettare (pena multa e prigione) oltre le domeniche: Annunciazione, Purificazione, Natività della Madonna, Assunzione, le ricorrenze di tutti i 12 Apostoli, Natale, S. Stefano, Circoncisione, Epifania, Triduo di Pasqua, S. Giovanni, S. Lorenzo, S. Giorgio, S. Apollonio, S. Filastrio, Ss. Faustino e Giovita, S. Maria Maddalena. Altre feste celebrate a lungo furono l’Invenzione della S. Croce, Natività di S. Giovanni Battista, S. Anna, Pentecoste, Ss. Innocenti, Madonna del Rosario e Ultimo dell’anno. Particolarmente sentita a livello popolare era, nel Basso Medioevo, la festa dell’Assunta il 15 Agosto, che a Brescia veniva celebrata con quattro corse cittadine (dei cavalli, degli asini, dei fanti, delle meretrici) dalla periferia ovest al centro della città richiamando molti spettatori anche dal contado e da varie località.

Alle ricorrenze religiose si sono poi aggiunte quelle civili, come il Primo Maggio, il 4 Novembre, il 25 Aprile, il 2 Giugno. Le festività riconosciute a livello nazionale sono state man mano ridotte, fino a stabilirne 9 nel 1977 (oltre a quella locale del santo Patrono), risalite poi a 11 negli anni successivi.

 I luoghi della festa, generalmente limitati alla chiesa e all’osteria, tendevano a dilatarsi nelle vie del paese, nelle cascine, nei campi. L’osteria, che si affollava e si animava soprattutto la sera del sabato e il pomeriggio della domenica, costituiva l’evasione dalla severa regola di vita e di lavoro. Con l’aiuto di un po’ di vino, delle carte da gioco, della morra, di un’atmosfera generalmente allegra e coinvolgente, si scioglievano per alcune ore le preclusioni e le gerarchie sociali e l’osteria diventava luogo di svago, di discussione, di apprendimento, di relazioni umane. L’osteria era anche il luogo in cui si diffondevano le nuove idee e si organizzavano scioperi, attività elettorali e partiti politici. A Roncadelle l’Osteria dei Porcellaga fu l’unico riferimento locale dal ‘300 al ‘600. Poi aprirono altre osterie, soprattutto nella Contrada di Sotto, ed i licinsì in ogni nucleo abitato.

Il complesso religioso sagrato-chiesa-cimitero rappresentava l’unità della comunità e le sue regole di vita; costituiva la “porta stretta” tra i campi della fatica terrena e quelli infiniti del cielo. Il sagrato era la cerniera tra lo spazio esterno, riservato alle attività profane, e quello sacro e raccolto della chiesa, e diventava spesso luogo di incontro e di discussione. La chiesa, capace di fornire una spiegazione totale del mondo e della vita, costituiva il polo centrale di ogni convergenza comunitaria e accompagnava ogni persona dalla nascita (battesimo) alla morte (funerale). La chiesa di riferimento per la comunità locale fu dapprima quella di S. Giulia (nell’attuale via S. Bernardino) poi sostituita, alla fine del Medioevo, dall’attuale parrocchiale. Il cimitero, rimasto fino al 1813 presso la chiesa, consentiva un legame costante e non solo simbolico tra i vivi e i morti della comunità. Un portico collegava probabilmente i tre spazi; mentre il campanile, oltre a scandire il tempo delle giornate ordinarie, conduceva la regia delle cerimonie festive.

In occasione delle processioni, che partivano e terminavano nella chiesa, lo spazio sacro veniva dilatato all’intero ambito abitativo e di lavoro: le case e le strade venivano addobbate con drappi colorati; le finestre e i balconi ornati con candelabri e lanterne. Considerate tra le più espressive manifestazioni della religiosità popolare, le processioni si svolgevano in occasione delle principali feste religiose o di avvenimenti straordinari. A volte avevano lo scopo di impetrare una grazia particolare o di esprimere un ringraziamento, come quella celebrata a Roncadelle nel 1815 e immortalata nel quadretto votivo della chiesetta di via S. Giulia. Particolarmente solenni e affollate erano le processioni del Corpus Domini (in giugno) e della Madonna del Rosario (in ottobre), cui soprintendevano le relative Confraternite locali, nonché quelle del Venerdì Santo e di S. Bernardino da Siena. La data del 20 maggio per quest’ultima viene rigorosamente rispettata anche se cade in giorno feriale, in memoria di quanto accadde quando si era stabilito di spostare la celebrazione per farla corrispondere alla domenica e consentire così una maggiore partecipazione popolare: si scatenò un temporale talmente violento che venne interpretato come un segno del Cielo. Prima della processione, ai lati delle vie interessate dal percorso, venivano piantati alti pali di legno che, uniti a coppie con addobbi artigianali, formavano una serie di archi ornamentali. Il corteo, che trasportava la statua e la reliquia del Santo, si fermava quando giungeva ad un incrocio viario importante o all’ingresso dei löch, dove sostavano alcuni bambini con tunichette bianche. Al termine della processione iniziavano i festeggiamenti “profani”: bancarelle, fuochi d’artificio e a volte le giostre.

Uno degli spettacoli più popolari nelle feste del passato era il teatro dei burattini, cui assistevano con eguale interesse adulti e bambini: i testi, piuttosto elastici, erano basati sull’uso del dialetto, con battute pesanti e frequenti randellate; non mancavano allusioni a fatti o personaggi della cronaca locale. Protagonista dello spettacolo, dall’inizio dell’Ottocento, era quasi sempre Giupì dei tré goss, espressione di popolano rozzo ma furbo, in cui molti si riconoscevano. Aveva un faccione rubicondo; era vestito di grosso panno verde orlato di rosso, pantaloni scuri da contadino e cappello rotondo con fettuccia volante; era figlio di Bortolo Söcalonga e Maria Scatoléra; portava con sé un bastone che usava spesso per far valere le sue ragioni e quelle dei più piccoli e degli oppressi.

Tra le feste civili ancora celebrate, la più antica è quella dei Lavoratori, che dal 1891 (salvo la parentesi fascista) si celebra il Primo Maggio. Nata per affermare i diritti dei lavoratori e la presenza politica delle masse operaie socialiste, la festa del Lavoro è riuscita a conservare un carattere laico nonostante il tentativo della Chiesa cattolica di sovrapporvi la ricorrenza di San Giuseppe lavoratore e viene oggi considerata il simbolo dell’unità di tutti i lavoratori. A Roncadelle era organizzata dai partiti di sinistra con discorsi, musiche popolari e inni tradizionali dei lavoratori, nonché balli fino a notte inoltrata. Un’altra festa civile nazionale, istituita nel 1946, è il 25 aprile, anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo. A Roncadelle si è sempre celebrata con un corteo, che partiva tradizionalmente da via Martiri della Libertà (trattoria Stella), raggiungeva il Municipio, dove un oratore teneva il discorso celebrativo, e poi la chiesa parrocchiale, per concludersi con un pranzo sociale. I cortei, sia civili che religiosi, sono stati spesso accompagnati dalla banda musicale locale. Tra le ricorrenze civili proposte negli ultimi decenni, trascurando quelle che hanno un sapore prevalentemente commerciale, c’è la Giornata internazionale della Donna, fissata all’8 marzo, che in Italia si celebra dal 1946. Nata per rivendicare l’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne, ha conservato una forte valenza sociale.

La comunità locale, a lungo divisa in contrade e in frazioni, non ha mai avuto una piazza; così, nella seconda metà del ‘900 sia la parrocchia che il Comune hanno dotato il paese di nuovi spazi di aggregazione, utili anche come riferimenti per feste collettive e per eventi culturali di vario genere. Anche le cascine, luoghi ordinari di vita e di lavoro, hanno offerto spazi comuni alle feste collettive: quando si terminavano lavori particolarmente impegnativi o in occasione di matrimoni, si imbandivano tavolate sotto il portico e, dopo il banchetto o durante gli intervalli, si intonavano canti corali o si avviavano balli sull’aia, con l’accompagnamento della fisarmonica, mentre i bambini giocavano intorno o sul fienile, finché non sopraggiungeva la notte.  

 

LE TRADIZIONI

 

Le tradizioni sono la memoria della cultura popolare e rappresentano l’identità di ogni comunità locale, che decide che cosa conservare o recuperare delle proprie peculiarità di ieri e che cosa lasciare disperdere dalle trasformazioni (sempre più rapide e profonde) di oggi. Molte tradizioni collettive sono legate a ricorrenze che derivano dal calendario agrario o liturgico e ad antiche consuetudini trasmesse di generazione in generazione.

L’antico calendario celtico fissava l’inizio dell’anno al primo giorno di novembre, poi diventato festa di Tutti i Santi. La tradizione irlandese di Halloween (“vigilia di Ognissanti”), esportata in America nell’Ottocento e tornata in Europa verso la fine del Novecento con valenza piuttosto superficiale, intendeva ricordare la possibilità per i vivi di incontrare il mondo dei defunti. La tradizione cristiana ha fissato al 2 novembre la commemorazione dei defunti. Il culto dei morti è rimasto sempre vivo anche nella comunità locale, testimoniato dai fiori che vengono costantemente deposti sulle tombe e dai numerosi offici funebri che vengono fatti celebrare. Il luogo delle sepolture, inizialmente situato presso la chiesa, dal 1818 è stato spostato nel cimitero in via Marconi (allora via della Chiesa). In passato si usava trascorrere la sera della ricorrenza dei morti raccogliendosi intorno al focolare, recitando il rosario e mangiando castagne lessate o abbrustolite.

Sempre in novembre, la ricorrenza di San Martino è stata a lungo considerata l’inizio del ciclo invernale e giorno di scadenza dei contratti agrari e delle locazioni; per cui era facile assistere in quel giorno al passaggio di carretti carichi di povere masserizie e di famiglie che si trasferivano da una cascina all’altra, tanto che l’espressione dialettale fa’ sanmartì ha assunto il significato di traslocare.   

Una data molto attesa, soprattutto dai bambini, è ancora oggi quella del 13 dicembre, dedicata a Santa Lucia, una ragazza cristiana di Siracusa martirizzata nel 304, la cui salma venne trasferita a Venezia nel 1204. Il suo culto si diffuse nel bresciano nel corso del ‘400, quando la notte di Santa Lucia era “la più lunga che ci sia”, corrispondendo effettivamente, per un errore del calendario giuliano, al solstizio d’inverno (che nel 1582 venne riportato correttamente al 21 dicembre). Da oltre 500 anni la sera della vigilia i bambini corrono a letto dopo aver preparato un po’ d’acqua e di farina (o di fieno) per l’asinello che tradizionalmente accompagna la santa e si addormentano pieni di speranza e di timore, tenendo gli occhi ben chiusi sapendo che la santa, per non essere vista, potrebbe gettare cenere nei loro occhietti curiosi. Svegliandosi al mattino, i bambini esultano di gioia trovando i doni richiesti e qualche dolcetto. A Roncadelle la santa è rappresentata in una tela della parrocchiale con un vassoio contenente i suoi occhi che, secondo la leggenda, le furono cavati durante il martirio.

La quasi completa sospensione delle attività agricole nel periodo invernale consentiva alle famiglie contadine di riunirsi spesso la sera nelle stalle. In queste “veglie”, sotto l’avara luce di un lumicino ad olio e al tepore naturale degli animali, le donne, gli uomini e i bambini partecipavano a momenti di intensa vita comunitaria, dove si svolgevano piccole attività lavorative (filatura, ricamo, lavori a maglia da parte delle donne; fabbricazione di oggetti di legno o lavori di intreccio da parte degli uomini) e attività ricreative o culturali: canto in coro, narrazione di “storie” o di esperienze personali, discussioni su argomenti di attualità, ma anche recitazione di drammi, letture di libri, preghiera collettiva. E non mancavano battute, scherzi e risate. Nella stalla cominciavano spesso i corteggiamenti degli innamorati, sotto gli occhi vigili degli adulti. Riunendo una piccola comunità, la veglia svolgeva anche l’importante funzione di trasmissione culturale da una generazione all’altra.

In dicembre si usa allestire il presepe o presepio, che ha origini medievali, ma che solo nel corso del ‘900 si è diffuso in quasi tutte le case, realizzato per lo più dai ragazzi con l’aiuto dei genitori. Per favorirne la diffusione, molte parrocchie (compresa quelle di Roncadelle) dagli anni ’50 indicevano concorsi per premiare i più meritevoli. Si trattava allora di composizioni fatte con materiali poveri: statuine di gesso, muschio, ghiaia, cortecce di alberi, casette di sughero o di compensato, come anche il minaccioso castello di re Erode; non mancava un ruscello di carta stagnola o un laghetto realizzato con uno specchietto; il tutto era reso suggestivo da lucine colorate, spesso intermittenti; per creare l’effetto neve bastava una spruzzata di farina bianca. Gesù Bambino veniva posto nel suo giaciglio di fieno la notte di Natale; mentre i re Magi comparivano più tardi con i loro cammelli, magari da un angolo di deserto realizzato con due manciate di sabbia o di farina gialla. Insieme al presepe si sono andate diffondendo anche usanze più laiche, di origine nordica, come l’addobbo di un abete e l’arrivo di Babbo Natale come latore di doni, nonché il vischio e l’agrifoglio come augurio di pace e fortuna.  

Nel Medioevo si attendeva il Natale con una veglia notturna, che terminava con la prima messa natalizia. Ora la vigilia si conclude con la messa di mezzanotte. Dopo il “cenone” con l’immancabile anguilla e la mostarda, si possono ascoltare alcune melodie natalizie cantate da qualche coro o suonate da zampognari in cerca di offerte. In passato la venuta del Redentore era salutata anche da spari (con mortaretti o fucili da caccia) e falò, poi sostituiti a Roncadelle da distribuzioni di vino brulé. In alcune cascine si mantenne a lungo l’antica usanza del caidù: nell’aia veniva apprestata una catasta di legna, a cui i poveri potevano attingere per riscaldare le case.

Falò, spari e frastuono caratterizzano da sempre alcune feste invernali, dall’arrivo del Capodanno alla festa di S. Antonio Abate, al Giovedì Grasso. Si tratta di un rito apotropaico, che intende scacciare gli elementi maligni e annunciare una nuova rinascita. È anche il periodo in cui si usa celebrare il “mondo alla rovescia”, dove si ribaltano le convenzioni e le gerarchie sociali e si rappresenta la resistenza della cultura popolare alla omologazione imposta dalle istituzioni e dal potere.

Il Carnevale è una delle tradizioni collettive più antiche, le cui radici affondano nella notte dei tempi. Oggi ridotto a semplice mascherata o sfogo giovanile, il Carnevale rappresentava anticamente un breve e necessario periodo di disordine, di libertà sfrenata, di capovolgimento dell’ordine sociale e morale. A Carnevale ognuno perdeva identità, i ruoli venivano invertiti e la festa collettiva si trasformava spesso in trasgressione e violenza. Avendo resistito ai vari tentativi di addomesticazione da parte delle istituzioni civili e religiose, il Carnevale è rimasto un rito dissacrante e liberatorio, dove le regole sociali vengono momentaneamente sospese e ogni scherzo o scherno viene tollerato; dove si è conservata l’usanza dei travestimenti e delle burle; dove si mettono alla berlina i personaggi più in vista del momento e i simboli più odiati. A Roncadelle si celebra con un corteo mascherato per le vie del paese, a volte accompagnato da gioiose e fantasmagoriche sfilate di carri allegorici, mentre alcuni ragazzi si divertono a schizzare schiuma e a roteare manganelli di plastica.

Il lungo periodo quaresimale imposto dal calendario liturgico cristiano, che prevede quaranta giorni di astinenze (sempre meno rispettate), viene interrotto dal Giovedì Grasso di metà Quaresima, che prevede l’allestimento del rogo pubblico della “Vecchia”, spesso accompagnato dalla lettura di un burlesco e graffiante “testamento” e dalle risate dei presenti. La ècia rappresentava forse l’inverno, il buio, il freddo, la sterilità, il male, contro cui il povero contadino non aveva altra difesa che l’esorcismo e affidava al fuoco il compito di distruggere o purificare tutto ciò che era nocivo. A Roncadelle lo spettacolo è stato allestito negli anni Sessanta e Settanta nello spiazzo al confine tra Roncadelle e Castelmella con le maschere in cartapesta realizzate con arte da Italo Comini. Poi la Vecchia è stata innalzata e bruciata davanti al castello Guaineri o presso l’Oratorio, il più importante centro di aggregazione locale.

Collegate in qualche modo al periodo quaresimale si sono tramandate due devozioni: le Quarantore e il Triduo dei morti. La prima, nata a Milano nel 1527 per onorare il tempo che Gesù trascorse nel sepolcro secondo i Vangeli, consisteva nell’adorazione del Ss. Sacramento per 40 ore consecutive e prevedeva l’esposizione dell’ostensorio su un tronetto affiancato da ceri e candelabri, la presenza di un valido predicatore ed una processione o forme penitenziali comunitarie. La devozione intendeva affermare la presenza reale del corpo di Cristo nell’ostia consacrata. Nel tempo l’intero altare maggiore si è andato addobbando di luci e fiori, fino alla costruzione di “macchine” scenografiche ispirate a quelle allestite in occasione dell’arrivo di importanti autorità religiose o civili. Strutture simili furono allestite anche per i Tridui dedicati al suffragio dei defunti, una devozione nata a Brescia nel 1716, dopo la guerra di successione spagnola, che aveva interessato anche Roncadelle e comportato molte vittime in territorio bresciano. La “macchina del Triduo” era un apparato effimero in stile barocco, generalmente in legno dorato, illuminato da centinaia di candele, al cui centro era collocato l’ostensorio. La devozione intendeva affermare la validità delle preghiere di suffragio per le anime del Purgatorio, in opposizione alla teologia protestante. A Roncadelle esisteva già all’inizio del ‘700 una “macchina” per l’esposizione del SS.mo, con due “scalinate depinte, un pavione depinto che copre tutta la larghezza del choro, legnami ferri e corde per tener in piedi detto pavione, un baldacchino grande sopra detto pavione con sue mazze e franze, 2 tele depinte a fiorami, 2 banchette a scalini depinte”.

Terminata la Quaresima (e la stagione fredda), il Giovedì santo si procedeva alle grandi pulizie della casa, che dopo qualche giorno veniva anche benedetta. Mentre le donne facevano brillare i loro recipienti di rame al sole e si dedicavano alla bügada, i ragazzi si occupavano della pulitura delle catene del focolare trascinandole lungo e di corsa lungo le strade e sui sassi per liberarle dalle incrostazioni di fuliggine accumulate durante l’inverno e lucidandole poi minuziosamente. Il Venerdì santo è legato alla devozione della Via Crucis, una ricostruzione del tragitto compiuto da Gesù a Gerusalemme nell’ultimo giorno della sua vita, con 14 tappe o “stazioni” su cui meditare. Nel pomeriggio i ragazzi usavano rumoreggiare con le sgrésaröle (raganelle di legno) e la sera si svolgeva una solenne processione con la statua del Cristo morto o una rappresentazione della Passione di Gesù.

A Pasqua, festa della Resurrezione, si preparavano le uova sode che le galline, con la bella stagione, erano tornate a deporre in buon numero; e si faceva sfoggio dell’abito nuovo, che doveva poi durare per diversi anni. Tali usanze, chiaramente legate al cambiamento di stagione, rappresentavano l’esigenza di un rinnovamento interiore ed esteriore, in sintonia con la rinascita della natura. Il pranzo pasquale tradizionale era a base di casonsèi, capretto e insalata novella; come dolce, nel Novecento si è diffusa l’usanza della colomba pasquale e dell’uovo di cioccolato, spesso contenente qualche sorpresa, per la gioia dei grandi e dei bambini. Anche il pranzo all’aperto del lunedì dell’Angelo, un vero e proprio pic-nic a base di uova sode, salame e capulì, si ricollegava agli antichi riti primaverili e simboleggiava la riconciliazione con la grande madre terra dopo la lunga stagione invernale.

Un’altra tradizione primaverile era quella delle Rogazioni, processioni propiziatorie mattutine verso i confini del paese e dei campi coltivati, con soste alle santelle, derivate dall’usanza pagana di rimarcare i confini del territorio e di invocare la protezione di Cerere sulle messi. Spesso si procedeva anche a solenni benedizioni della campagna allo scopo di proteggerla dall’insulto della tempesta, della siccità, dei parassiti, contro cui i contadini si sentivano impotenti.

Il legame con il territorio, fonte di sopravvivenza e di identità per la comunità locale, era molto sentito e per la sua difesa si era disposti a tutto. Anche i ragazzi prendevano a pretesto la difesa dei confini territoriali per ingaggiare vere e proprie sassaiole contro i ragazzi delle località vicine. Molte “battaglie” si combattevano sul greto del Mella contro i ragazzi di Castelmella. Un’accesa rivalità esisteva tra le stesse contrade di Roncadelle, che giungeva ad impedire che un giovane di una contrada potesse frequentare una ragazza dell’altra contrada.

Una simpatica tradizione, che si è andata perdendo, era la “barca di san Pietro”. La notte della vigilia di S. Pietro si usava versare l’albume di un uovo in una bottiglia d’acqua, che si metteva a riposare in giardino o sul davanzale. Sfilacciandosi l’albume assumeva “miracolosamente” la forma di una barca a vela o di una rete, simboli del mestiere esercitato dal capo degli apostoli.

In agosto, oltre alla festa dell’Assunta, in passato si celebrava solennemente la ricorrenza di San Rocco, a lungo invocato come difesa dalle pestilenze e considerato vice-patrono della parrocchia di Roncadelle. È stato rappresentato nelle due successive pale dell’altar maggiore, oltre che da una tela del 1643 fatta eseguire da padre Ludovico Porcellaga per la chiesetta di Villanuova (ora scomparsa), nonché da una statua in legno di Gualfredo Sughi del 1836.

L’8 settembre, per antica tradizione, molti roncadellesi si recano alla Madonna del Boschetto della vicina Onzato, una chiesetta campestre eretta nel sec. XII forse sulle rovine di un tempio romano dedicato al dio Silvano in un bosco già sacro ai Galli Cenomani.  E un mese dopo, il 7 ottobre, ricorre la Madonna del Rosario, che celebra una pratica religiosa molto cara a gran parte della popolazione. Il Rosario, che consiste nella ripetizione dell’Ave Maria, ossia del saluto che, secondo il Vangelo, l’angelo rivolse alla vergine Maria, unito alla benedizione di Elisabetta. Introdotto nel sec. XII per i monaci illetterati che non riuscivano ad imparare i 150 salmi della Bibbia, venne poi adottato come forma di preghiera popolare con l’aggiunta, alla metà del ‘300, della seconda parte (il “Santa Maria”). La diffusione del Rosario venne favorita dopo la battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571), nella quale i cristiani sconfissero la flotta turca. A Roncadelle ebbe grande impulso grazie alla Schola o Confraternita del S. Rosario, sorta nel 1609 per iniziativa del padre domenicano Massimo da Verola; un altare della parrocchiale venne allora dedicato alla Madonna del Rosario, alla quale si usava donare ornamenti preziosi e alla quale si dedicava ogni anno una solenne processione.

Un’utile tradizione ecologica è da oltre un secolo la Festa degli Alberi. Istituita a Roma il 21 novembre 1898 dal ministro Guido Baccelli, coinvolse sin dall’inizio i bambini delle scuole dell’obbligo e servì sia ad educare al rispetto della vegetazione, sia a piantare nuovi alberi. Istituzionalizzata con la Legge Forestale del 1923, la ricorrenza venne rilanciata nel 1951 ed ha mantenuto rilevanza nazionale fino al 1979, quando venne delegata alle Regioni. Nel 1992 si stabilì che ogni Comune italiano dovesse mettere a dimora un albero per ogni neonato registrato all’anagrafe e dal 2013 la ricorrenza è diventata “Giornata nazionale dell’Albero”, dedicata ogni anno ad uno specifico tema. L’Amministrazione comunale di Roncadelle sostiene da tempo questa tradizione ed il paese è diventato uno dei centri abitati maggiormente dotati di verde pubblico.

Roncadelle non ha coltivato in passato una sua tipica tradizione; negli ultimi decenni sono state proposte manifestazioni continuative di un certo interesse e richiamo: Riviste di teatro e danza, Palio delle Contrade, Concerti in Castello, Roncola d’Oro, Roncadelle in fermento, ecc. La più longeva delle nuove manifestazioni è il “Mercatino del Tempo che fu”, nato nel maggio 1993 per iniziativa di Giuseppe Chizzolini, che vanta 300 espositori e continua a richiamare visitatori da varie località. Le numerose associazioni locali di volontariato e i nuovi spazi di aggregazione si propongono comunque come tessuto connettivo della comunità, in grado di salvaguardare i valori perenni trasmessi dalle vecchie tradizioni rinnovandone il significato e la ricchezza culturale.

 

                                                                                                                              G. Luigi Vernia   

                 
 

1° CONCORSO FOTOGRAFICO RULLINI A VENTO

Il GRUPPO FOTOGRAFICO “RULLINI A VENTO” dell’Associazione culturale “DON CHISCIOTTE”, con il patrocinio del Comune di Roncadelle, indice la 1° Edizione del Concorso Fotografico Rullini a Vento.

L'iscrizione è gratuita e la scadenza entro cui partecipare è il 31 marzo 2020.

 

Per ogni informazione visionare il regolamento allegato, oppure consultare il sito internet www.ilronzinante.it

 

Aspettiamo i vostri scatti!

Ufficio: Cultura e Sport
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE - INIZIATIVE
Ufficio: Cultura e Sport

L’Amministrazione Comunale di Roncadelle intende rinnovare anche quest’anno le iniziative legate alla Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che ricorre il 25 novembre. A tal proposito verranno organizzati degli eventi per riflettere insieme, "non dimenticare" e continuare il percorso di educazione al rispetto della persona. Inoltre durante questa importante giornata sarebbe gradevole vedere indossato dai cittadini un dettaglio di colore rosso. 

 

Le iniziative proposte saranno ON-LINE nel rispetto delle normative anti covid-19 vigenti.

 

PROIEZIONE DELLO SPETTACOLO TEATRALE "Ti amo da morirNe"

Venerdì 27 novembre ore 21,00

Lo spettacolo sarà visibile in streaming collegandosi alla pagina facebook del Comune di Roncadelle.

 

VIDEO CONFERENZA "Coronavirus e violenza sulle donne: costi umani, costi economici"

La conferenza si svolgerà mercoledì 25 novembre alle 21,00.

Per accedere alla conferenza è necessario accedere alla piattaforma Zoom tramite il link.

ID riunione: 999 6908 9327
Passcode: 312481

 

La partecipazione agli eventi on-line è gratuita.

 

In allegato: il dettaglio degli eventi proposti.

LETTURE A BI.BLIO' nel mese di marzo
Ufficio: Cultura e Sport

 

Anche per il mese di marzo sono state organizzate le "Letture a Bi.bliò" con due incontri dedicati ai bambini da 0 a 8 anni:

 

 

Martedì 22 marzo h 16,30 Secondo incontro del progetto “Stagioni ed emozioni”: Letture sulla primavera per bambine/i da 3 a 8 anni

 

Martedì 29 marzo h 16,30 - Letture sboccianti - per bambine/i da 0 a 2 anni

 

 

L’ingresso ad ogni incontro è gratuito e riservato ad un piccolo gruppo di bambine e bambini, la prenotazione è obbligatoria telefonando a Bibliò (0302588238) negli orari di apertura

(dal martedì al venerdì 15,45 -17,45).

 

Ogni bambina/o deve essere accompagnata/o da una persona adulta.

Le persone presenti devono essere in possesso di Green pass rafforzato e indossare la mascherina dai 6 anni in su. 

Ufficio: Cultura e Sport
PROGRAMMA PER LA FESTA DEL 25 APRILE
Ufficio: Cultura e Sport

 

 

In occasione dell’Anniversario della Liberazione, sono diverse le iniziative che sono state organizzate sul territorio per celebrare la ricorrenza nel rispetto delle misure previste dalla vigente normativa per il contenimento dell’epidemia da Covid-19. Di seguito il programma:

 

Sabato 24 Aprile: "Strade di Liberazione", evento a cura dell’associazione ANPI Roncadelle, che vedrà la posa di un fiore nelle vie del paese intestate a partigiani e antifascisti e al cippo del partigiano Comaroli Luigi presso il nostro cimitero accompagnata da una fotografia che sarà poi postata sulla pagina facebook di ANPI Roncadelle. Sul sito www.noipartigiani.it si può visualizzare il “Memoriale della resistenza italiana”, un mosaico digitale di volti di partigiane e partigiani che rappresentano un insieme di storie di vita raccontate in tarda età dai diretti interessati, allora giovanissimi. Questa raccolta di memorie è ancora in corso con l'obiettivo di racchiudere in questo mosaico il massimo numero di testimonianze dei protagonisti della Resistenza, comprese le molte rilasciate in precedenza e disseminate in vari archivi.

 

Domenica 25 Aprile: “manifestazione celebrativa” a cura dell’Amministrazione comunale senza il tradizionale corteo:

 

ore 11,00 - Santa Messa celebrata dal Parroco don Gigi Gaia presso la Chiesa Parrocchiale.

Seguirà la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti nel Cimitero comunale ed al Monumento agli Alpini presso la Casa degli Alpini.

 

Per dimostrare la propria sensibilità alla giornata, il Consiglio comunale dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Roncadelle, ha deciso di registrare i messaggi di alcuni ragazzi che si potranno ascoltare il giorno della ricorrenza cliccando al link che verrà successivamente fornito.

 

Si invita la cittadinanza a partecipare simbolicamente con l’esposizione della bandiera tricolore ai balconi e finestre delle abitazioni.

 

 

Inoltre in allegato è presente il programma stilato dall'Amministrazione. 

CONCERTO DI NATALE
Ufficio: Cultura e Sport

Saggio degli allievi e maestri dell'Accademia Musicale Preludio di Roncadelle

Ufficio: Cultura e Sport
Ufficio: Cultura e Sport
ENERGIA IN... COMUNE
Ufficio: Cultura e Sport

L’Amministrazione comunale organizza per il 15 dicembre 2022 alle ore 20:30 un incontro sul tema delle CER (Comunità energetiche rinnovabili), quali associazioni che hanno come obiettivo quello di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale, portando notevoli vantaggi economici e sociali agli associati, al territorio e all'ambiente.

 

All'incontro interverranno il Sindaco, l'Assessore preposto e il Direttore Operativo di STI SPA, GOCER LOMBARDIAE.

 

La partecipazione è libera e aperta a tutti.

 

Considerata l'importanza dell'argomento vi aspettiamo numerosi.

 

In allegato la locandina dell'incontro e il modulo di manifestazioni di interesse per la partecipazione alla Comunità Energetica Rinnovabile.

 

Ufficio: Cultura e Sport
GIORNATA NAZIONALE DELLE VITTIME CIVILI DELLE GUERRE
Ufficio: Cultura e Sport

 

 

 

 

Il Comune di Roncadelle aderisce alla Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo che si celebra il 1° febbraio di ogni anno per conservare la memoria dei conflitti del passato e per attirare l’attenzionale sul dramma che vivono i civili di tutto il mondo coinvolti in guerre e conflitti armati.

La Giornata di quest’anno assume un particolare significato a causa del drammatico contesto internazionale: nell'ultimo anno sono state oltre 33.000* le vittime civili coinvolte nei 31* conflitti in corso nel mondo. Un numero di vittime che non era così elevato dal 2010, fortemente condizionato dal protrarsi del conflitto russo-ucraino e dalla recrudescenza del conflitto israelo-palestinese.

 

 

Abbiamo raccolto, pertanto, con convinzione l’invito dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG) e dell’Associazione Nazionale Comuni italiani (ANCI) ad aderire alla campagna “Stop alle bombe sui civili”, illuminando di blu nella serata del 1° febbraio  il PALAZZO COMUNALE, come appello alla collettività e alla comunità internazionale affinché le Convenzioni, i Trattati e le Dichiarazioni internazionali, che già esistono per la protezione dei civili, vengano estesi, attuati e rispettati. La Convenzione di Ginevra e i protocolli aggiuntivi, il Trattato di Ottawa sulla messa al bando delle mine antiuomo, la Convenzione Onu sulle bombe a grappolo, la Convenzione delle Nazioni Unite sulle armi convenzionali, la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, solo per citare le principali.

 

 

Invitiamo tutti i cittadini ad approfondire il tema della Giornata e più in generale delle vittime civili di guerra attraverso il sito www.anvcg.it e i canali social dell’Associazione