Cultura

L’attività dell’ufficio mira a sostenere lo sviluppo di un sistema culturale fondato sulle sinergie tra enti, istituti, associazioni e circoli, volto a favorire la produzione della cultura, la promozione di eventi, la valorizzazione dei beni culturali. Le attività culturali, inoltre, sono promosse mediante la concessione del patrocinio dell'Amministrazione comunale, coadiuvata dall’offerta di strumenti di formazione e approfondimento culturale nonché la promozione di corsi, anche per il tramite della Biblioteca comunale. Per quanto riguarda la programmazione culturale annuale, accanto ai tradizionali appuntamenti con Roncadellestate, la rassegna di teatro dialettale e le iniziative nell’ambito delle festività natalizie, si organizzano cicli di proiezioni di opere cinematografiche e si promuovono mostre di artisti locali. Alle iniziative suddette si sommano le proposte delle varie associazioni culturali presenti sul territorio, nei confronti delle quali il Comune svolge un ruolo di coordinamento e promozione, anche con erogazione di contributi a sostegno dell'attività svolte dalle stesse.

 

Per informazioni sull'ufficio ed orari di apertura, clicca qui sotto:

Cultura e Sport



Ufficio: Cultura e Sport
NESSUNA PERSONA ESCLUSA - MARCIA PER ACCOGLIENZA E CITTADINANZA
Ufficio: Cultura e Sport

 

Si avvisa che in data 14 Ottobre 2023, alle ore 14:30, presso il largo Formentone a Brescia, si potrà partecipare alla manifestazione "NESSUNA PERSONA ESCLUSA - MARCIAPER ACCOGLIENZA E CITTADINANZA"

 

Per maggiori dettagli visualizza la locandina in allegato

 

 

 

 

EPIFANIA IN CASA DI RIPOSO
Ufficio: Cultura e Sport

Mercoledì 5 gennaio 2022

L'associazione Euphonia, insieme ai ragazzi dei Laboratori Musicali, farà visita ai nonni della Casa di Riposo Fondazione Residenza Berardi Manzoni Onlus, per trasmettere allegria e festeggiare insieme l’Epifania.

L’iniziativa vuole regalare momenti indimenticabili di unione, portando a tutti l’emozione di questa Festività così amata da tutta la comunità. 

 

CINEMA D'ESTATE 20 AGOSTO 2024
Ufficio: Cultura e Sport

 

Si ricorda alla cittadinaza che martedì 20 Agosto, presso l'anfiteatro Parco delle Montagnette (Via Marconi) verrà proiettato il film:

 

- 20 Agosto "Grazie ragazzi"

 

INGRESSO GRATUITO.

 

Vi aspettiamo per vivere insieme una nuova estate a Roncadelle!

 

In allegato il volantino dell'evento con tutte le date e gli eventi proposti per questa edizione.

 

Ufficio: Cultura e Sport
Ufficio: Cultura e Sport

 

La Commissione pari opportunità di Roncadelle organizza il progetto “Gestione delle emozioni”, consistente in un ciclo di 4 incontri finalizzati alla promozione della parità e del ruolo sociale delle donne.

Gli incontri si terranno presso il Centro sociale di via Don Carlo Vezzoli 29 nelle seguenti date:

  • 26 ottobre 2022
  • 9 novembre 2022
  • 30 novembre 2022
  • 14 dicembre 2022

Per informazioni chiamare il numero 3334701643.
In allegato il volantino dell'iniziativa.

GAZA: ECCO COSA PUO' FARE IL GOVERNO ITALIANO. E COSA POSSIAMO FARE TUTTI NOI. IL 12 OTTOBRE MARCIA  PERUGIASSISI
Ufficio: Cultura e Sport

 

 

La PerugiAssisi lancia un 2° appello per Gaza perché la mobilitazione può essere davvero l’ultima speranza.

Si riporta di seguito l'appello

 

 

L’inazione è complicità. Salviamoli!

 

Si diventa assassini anche quando non si fa nulla. Il genocidio del popolo palestinese si sta intensificando di giorno in giorno e il nostro governo non sta facendo nulla per fermarlo. Il genocidio è un crimine contro l’umanità ai sensi della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio e dello Statuto della Corte penale internazionale. Invio di armi, collaborazione militare, riunioni, incontri, viaggi, vertici, sanzioni, risoluzioni, sforzi illimitati. Per salvare l’Ucraina l’Italia fa di tutto. Per salvare i palestinesi nulla. A causa della nostra omissione, ogni giorno Israele compie una nuova orrorificante strage a Gaza mentre in Cisgiordania sono sempre più manifesti i violenti piani di conquista, annessione, colonizzazione e pulizia etnica dei territori su cui doveva nascere lo Stato di Palestina. I palestinesi ci guardano, ci implorano e non capiscono perché non facciamo niente. Non intervenire mentre vengono ammazzati, affamati, seviziati e cacciati forzatamente è percorre una via omicida. Si diventa assassini anche quando si sa, si vede e non si fa nulla. Non è vero che non possiamo fare niente. Il tentativo di rinnegare la nostra responsabilità di proteggere e di intervenire (solennemente proclamata all’Onu e negata a casa nostra), il tentativo di giustificare le tante omissioni che abbiamo accumulato nel tempo, il tentativo di rimuovere persino questa realtà dal nostro orizzonte quotidiano ci rende complici dei crimini che si stanno compiendo. Non possiamo lasciarli morire senza tentare di salvarli! Cosa vuol dire “essere umani” se non vogliamo o non siamo capaci di prenderci cura gli uni degli altri? Occorre fare presto! Muoviamo l’Italia e andiamoli a salvare! Non possiamo andare noi personalmente perché il blocco di Israele ce lo impedisce. Ma il Governo e il Parlamento possono muovere l’Italia. In virtù del principio della “Responsabilità di Proteggere”, chiediamo a tutti i responsabili della politica italiana, al governo e all’opposizione, di dare immediatamente il via ad una grande “Operazione di Salvataggio” della popolazione di Gaza e di assumere tutte le iniziative politiche, giuridiche ed economiche necessarie per mettere fine all’occupazione israeliana dei territori palestinesi. Israele-Palestina. Due popoli. Stessa dignità! Stessi diritti! Stessa sicurezza!

 

 

 

 

Ecco che cosa può fare il Governo italiano da subito

 

 

1. Organizzare una grande “Operazione di Salvataggio” dei bambini, delle bambine e di tutti i sopravviventi di Gaza. 

2. Convocare ogni giorno l’ambasciatore israeliano in Italia per chiedere spiegazioni e ribadire la richiesta di mettere fine a tutte le “attività illegali”.

3. Richiamare l’ambasciatore italiano da Israele per consultazioni.

4. Negare l’ingresso in Italia ai militari e riservisti che hanno combattuto o stanno combattendo a Gaza e nei Territori Palestinesi Occupati.

5. Perseguire penalmente i cittadini italiani che vanno a combattere a Gaza e nei Territori Palestinesi Occupati.

6. Adottare sanzioni nei confronti di persone e entità coinvolte in azioni e politiche del governo di Israele che compromettono i valori fondamentali della Costituzione Italiana, dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite.

7. Presentare un ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia per violazione da parte di Israele della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio.

8. Proporre la sospensione di Israele dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

9. Revocare il Memorandum d’intesa per la collaborazione militare tra Italia e Israele e interrompere ogni compravendita di armi e sistemi d’arma da e per Israele.

10. Adottare misure restrittive economiche tra cui restrizioni in materia di scambi, finanza, energia, tecnologia e beni a duplice uso, industria, trasporti e beni di lusso.

11. Colpire coloro che forniscono sostegno finanziario, tecnico o materiale per violazioni dei diritti umani in Israele, o sono associati a persone ed entità che commettono tali violazioni.

12. Vietare agli istituti di credito la possibilità di effettuare investimenti a favore di imprese, enti od organizzazioni di Israele e ad operatori che intrattengono rapporti economici con Israele.

13. Sostenere tutte le iniziative umanitarie, politiche e giuridiche in soccorso del Popolo Palestinese promosse dall’Onu, dalla Corte Penale Internazionale e dalla Corte Internazionale di Giustizia.

14. Riconoscere lo Stato di Palestina e insieme a tutti i governi che lo hanno già riconosciuto dare attuazione ad un piano d’azione per fermare il genocidio di Gaza e mettere fine all’occupazione israeliana dei Territori Palestinesi.

15. Richiedere la sospensione dell’Accordo di associazione tra Unione Europea e Israele, adottare un Regolamento “Sanzioni contro il regime di apartheid in Israele”, interrompere tutti i rapporti commerciali con Israele, in particolare l’esportazione di beni che contribuiscono al rafforzamento militare e tecnologico e vietare l’importazione di merci di qualsiasi genere prodotte in Israele.

MANIFESTAZIONE DEI COMUNI ITALIANI PER LA MEMORIA CONTRO L'ODIO E IL RAZZISMO

Oggi, 10 dicembre, in occasione del 71° anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani, è stata organizzata da Anci, Ali e Upi, a Milano, la manifestazione dei comuni Italiani per la memoria contro l’odio e il razzismo.


Anci ha chiamato a partecipare tutti i sindaci d’Italia, da nord a sud, di piccoli e grandi comuni, di ogni appartenenza politica o partitica, per manifestare insieme, indossando la fascia tricolore, in segno di solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre, da qualche giorno costretta a vivere sotto scorta.
Oggi ci si vuole schierare dalla parte della senatrice Segre contro l’odio e il razzismo, coltivando la memoria dell’antifascismo e della lotta contro tutti i totalitarismi, promuovendo una cultura di pace che condanna incitamenti all’odio.
Il Comune di Roncadelle aderisce alla “Rete dei comuni per la memoria, contro l’odio e il razzismo” e il nostro sindaco Damiano Spada oggi è presente a Milano per difendere il tricolore nel rispetto della pace e della democrazia, contro ogni forma di violenza e sopraffazione.

CONCORSO LETTERARIO "SCRIVIMI UNA STORIA" XV EDIZIONE
Ufficio: Cultura e Sport

 

L’Associazione “Don Chisciotte”, in collaborazione con la Biblioteca Comunale e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Roncadelle (BS), con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia, con il Mercatino del tempo che fu e con il patrocinio della Provincia di Brescia, organizza la XV edizione del concorso letterario di racconti brevi “Scrivimi una storia”: aperto a tutti e a tema libero, esso mira a stimolare la creatività e a valorizzare l’impegno e l’amore per la scrittura, offrendo ai partecipanti un’occasione per divulgare e condividere le loro opere.

Dalla cinquantina di racconti della prima edizione (2012), l’interesse suscitato dall’iniziativa è cresciuto fino a raggiungere circa 2000 racconti, giunti non solo da tutta la provincia di Brescia, ma anche da altre regioni italiane: evidentemente, sono molte le persone, in maggioranza ragazzi, che si cimentano con passione nel ruolo di scrittori, stimolate dalla possibilità di veder pubblicate le proprie opere non meno che dai numerosi premi messi in palio.

Come sempre, quattro sono le categorie: bambini della scuola primaria, ragazzi della scuola secondaria di primo rado, giovani della scuola secondaria di secondo grado e adulti.
Saranno designati fino a 10 finalisti per categoria e i loro racconti saranno pubblicati in un volume di racconti. 
Tra i finalisti saranno proclamati e premiati con una targa i primi tre classificati di ogni categoria durante le premiazioni che avverranno il 23 maggio 2026, quando interpreti professionisti leggeranno estratti dei racconti vincitori e sarà presentato il volume con la raccolta di tutti i racconti finalisti.

Il proprio racconto deve essere inviato solo per e-mail all’indirizzo scrivimiunastoria@comune.roncadelle.bs.it”, ponendo in oggetto la dicitura «Scrivimi una storia. XV edizione» e l’indicazione della categoria di appartenenza. In allegato all’e-mail dovranno essere posti una copia del file del racconto (dotata delle caratteristiche esposte all’art. 6  del Regolamento e in formato rigorosamente Word e/o PDF) e il modulo di iscrizione debitamente compilato a computer (scaricabile in formato word ai siti menzionati all’inizio del regolamento) e firmato a mano. La mail utilizzata per l’invio NON deve essere quella scolastica.

Entro due settimane dall’invio della mail sarà data conferma di ricezione.

Le opere devono essere recapitate entro e non oltre domenica 15 febbraio 2026 e devono essere anonime, dotate di titolo e devono riportare il titolo e la categoria di appartenenza in tutte le pagine. Quelle ricevute fuori dalla scadenza non saranno prese in considerazione. In ogni caso il materiale non sarà restituito.

Iscrizione gratuita

Per maggiori informazioni vedi locandina, regolamento e modulo d’iscrizione in allegato.

 

Ufficio: Cultura e Sport
Ufficio: Cultura e Sport
GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA - 22 marzo
Ufficio: Cultura e Sport

La Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), è celebrata in tutto il mondo ogni 22 marzo con lo scopo di richiamare l’attenzione pubblica sull’importanza della risorsa acqua e di promuovere un suo consumo più responsabile e consapevole.

 

Obiettivo centrale è quello sostenere il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 6: acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030.

 

Il tema della Giornata mondiale dell’acqua 2021 è “valuing water”.

Il valore dell’acqua è molto più del suo prezzo: l’acqua ha un valore enorme e complesso per il cibo, la cultura, la salute, l’istruzione, l’economia e l’integrità dell’ambiente naturale.

 

Oggi, lunedì 22 marzo, alle ore 18.30 si terrà un dibattito online su Zoom intitolato "Il futuro dell'acqua non è in borsa". Il dibattito sarà visibile in streaming sulla pagina facebook @acquabenecomune.

 

Questa giornata è un'occasione di mobilitazione. Come ci spiegerà in questa intervista il professor Pedro Arrojo-Agudo, Relatore speciale delle Nazioni Unite sul tema, il diritto umano all’acqua è in crisi. A livello globale sta crescendo infatti il ricorso a forme di privatizzazione, dove l’acqua è trattata come un business, un semplice bene economico, una commodity da scambiare, quotata in Borsa. L'Italia - e in particolare il "modello" delle grandi multi-utility - non è immune

 

La  Giornata sarà celebrata in un evento online al quale è prevista la partecipazione di FAO, UNESCO, IFAD e MAECI e per l’Agenzia parteciperanno l’Ufficio V (Ambiente e uso del territorio) e l’Ufficio VI  (Sviluppo rurale e sicurezza alimentare).

Nel corso della manifestazione online sarà presentato il World Water Development Report 2021 (WWDR), redatto e curato dall’UNESCO, con particolare riferimento al World Water Assessment Programme (WWAP).

 

Maggiori informazioni sono presenti nell'allegato.

Ufficio: Cultura e Sport
Ufficio: Cultura e Sport
COMUNICATO PER LA PACE: NO ALLA GUERRA IN UCRAINA!
Ufficio: Cultura e Sport

 

L’Amministrazione comunale di Roncadelle, dopo aver aderito all’appello dei giorni scorsi promosso dal Coordinamento Enti Locali per la Pace e la Cooperazione Internazionale, si fa promotrice dell’iniziativa promossa da un ampio cartello di associazioni e enti locali per affermare con determinazione la propria contrarietà alla guerra in corso e la piena solidarietà alle donne e uomini ucraini che ne stanno subendo le nefaste conseguenze.

 

Siamo vicini alle cittadine e ai cittadini  ucraini presenti nella nostra provincia e partecipi dell’apprensione per le sorti dei loro connazionali e delle loro famiglie.

 

Durante la seduta del consiglio comunale del 24 febbraio sono state lette parti dei comunicati del Coordinamento e dell’Associazione Comuni Bresciani e annunciata la volontà di esporre la bandiera della pace sulla facciata del municipio.

 

Invitiamo i cittadini e le cittadine di Roncadelle ad esporre la bandiera della pace ai propri balconi come segno tangibile della propria contrarietà alla guerra in atto e a partecipare al presidio di lunedì 28 febbraio alle ore 18:30 in Piazza Loggia a Brescia  No alla guerra in Ucraina!  portando le bandiere della pace.

 

"L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".

 

In allegato i comunicati stampa

 

 

Ufficio: Cultura e Sport
FESTIVAL DELLA PACE
Ufficio: Cultura e Sport

logo festival pace

 

 

L'amministrazione comunale di Roncadelle comunica che, da venerdì 10 a sabato 25 novembre, si svolgerà la sesta edizione del Festival della Pace.

L'evento è organizzato da Comune e Provincia di Brescia in collaborazione con Fondazione Brescia Musei e Amnesty International e con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo.

 

Si ripropone uno degli appuntamenti più importanti nel calendario delle manifestazioni che animano il dibattito culturale in città, organizzato con lo scopo di approfondire la riflessione su temi oggetto di grande attenzione, quest'anno concentrata in particolare, oltre che sulla pace nel mondo, sulle donne e sui diritti spesso loro negati.

 

 

L’inaugurazione del Festival avverrà venerdì 10 novembre alle 17 al Salone Vanvitelliano di palazzo Loggia con la Lectio Magistralis di Laura Boella, filosofa e docente all’Università di Milano, nella quale si ripercorreranno le radici del pensiero di alcune donne filosofe come Simone Weil e Hannah Arendt.

 

Chiuderà l’incontro la testimonianza di monsignor Giorgio Bertin, vescovo del Gibuti, il cui episcopato è caratterizzato da azioni umanitarie a sostegno dei più poveri e della popolazione locale soprattutto in ambito di salute e istruzione.

 

Ingresso gratuito


per ulteriori informazioni sul programma degli eventi visualizzare gli allegati e il sito  www.k-pax.eu

Ufficio: Cultura e Sport
INCONTRI DEL "TE' DELLE CINQUE" E DEL "GRUPPO DI LETTURA SERALE"
Ufficio: Cultura e Sport

 

 

Riprendono i gruppi di lettura organizzati dalla Biblioteca Comunale. Gli incontri si terranno presso la Sala Consiliare, nel pieno rispetto delle normative vigenti di prevenzione Covid-19.

 

Per partecipare è necessario prenotare al 0302589631 (in orario di apertura della biblioteca). Per informazioni contattaci all’indirizzo biblioteca@comune.roncadelle.bs.it oppure al tel. 0302589631.

 

 

IL TE' DELLE CINQUE

 

Il gruppo si riunisce ogni due settimane il martedì dalle 17.00 alle 18.00.

 

Di seguito le date:

  • Martedì11 gennaio 
  • Martedì 25 gennaio
  • Martedì 8 febbraio
  • Martedì 22 febbraio
  • Martedì 8 marzo
  • Martedì 22 marzo

 

GRUPPO DI LETTURA SERALE

  • Martedì 22 febbraio
  • Martedì 22 marzo

Gli incontri si terranno una volta al mese il martedì dalle 20.30 alle 22.00.

 

 

 

Vi aspettiamo numerosi!

 

 

CINEMA D'ESTATE -  27 AGOSTO 2024
Ufficio: Cultura e Sport

 

Si ricorda alla cittadinaza che martedì 27 Agosto, presso l'anfiteatro Parco delle Montagnette (Via Marconi) verrà proiettato il film:

 

- 27 Agosto "Io capitano"

 

INGRESSO GRATUITO.

 

Vi aspettiamo per vivere insieme una nuova estate a Roncadelle!

 

In allegato il volantino dell'evento con tutte le date e gli eventi proposti per questa edizione.

 

Ufficio: Segreteria

Brevi note biografiche di personaggi roncadellesi (di nascita o d’adozione) che hanno dato un contributo significativo all’evoluzione della vita comunitaria locale nell’ambito educativo-culturale, socio-economico, sanitario, assistenziale, artistico o sportivo.

Don Faustino Agosti– Parroco di Roncadelle dal 1660 al 1696.

Nato a Brescia nel 1632 da famiglia benestante, divenne sacerdote e, a soli 28 anni, fu chiamato a guidare la comunità cristiana di Roncadelle, che in quel periodo stava uscendo da un lungo periodo di oppressioni e violenze imposte dai signorotti locali. Ricordato da un’iscrizione sotto il suo ritratto (conservato in parrocchia fino a pochi decenni fa) per “l’integrità morale, la carità cristiana e la sollecitudine pastorale”, don Faustino scelse di vivere in comunità con i suoi collaboratori diretti e seppe interpretare l’ansia di rinnovamento morale della popolazione locale.

Oltre ad ingrandire ed abbellire la chiesa di S. Bernardino, egli provvide infatti a ricostruire la comunità sulla base dei comuni valori cristiani ed a migliorarne le condizioni di vita.

Istituì una scuola parrocchiale per fanciulli (la prima di cui si abbia notizia a Roncadelle) e il suo impegno pastorale puntò molto anche sull’istruzione religiosa. I dati sull’incremento della partecipazione alla vita comunitaria e il diffuso apprezzamento nei confronti della sua guida spirituale, stanno a testimoniare la validità del suo impegno. Né bisogna trascurare l’aiuto, anche economico, che egli seppe offrire alla popolazione più indigente. Un suo lascito testamentario alla parrocchia consentì, oltretutto, alla popolazione locale di alleggerire il contributo finanziario che si era impegnata a versare annualmente per la manutenzione della chiesa e dei sacerdoti. Morì nel 1696 tra il compianto generale. 

 

Berardi Maria

Berardi Maria – Benefattrice con proprietà a Roncadelle.

Figlia di Francesco Berardi, banchiere bresciano e sindaco di Roncadelle dal 1871 al 1884, nacque a Brescia nel 1881. Nel 1896, alla morte del padre, ne ereditò le sostanze insieme alla sorella Zelmira. Donna di profonda religiosità, stabilì un legame costante con la comunità parrocchiale di Roncadelle; le sue generose offerte contribuirono a realizzare nuove opere e ad assistere i bisognosi.

Sposata all’avvocato Bonaventura Manzoni ebbe tre figli maschi, che non le sopravvissero: Giorgio (1903) morì ancora giovane, mentre frequentava l’università; Silvio (1906), diventato avvocato come il padre, morì a 43 anni; Giulio (1905), ingegnere edile (è suo il progetto della Casa del Fascio di Roncadelle, ora Centro Civico) morì nel 1954 senza figli.

Il marito era deceduto nel 1936. Rimasta sola e senza eredi, la sig.ra Berardi decise di destinare le sue proprietà ad un’opera benefica e si orientò verso il problema dell’assistenza agli anziani meno fortunati. Nel testamento del 1964 destinò la parte più consistente dei suoi beni di Roncadelle e di Brescia all’istituzione di un “Ricovero per vecchi ed invalidi” in memoria dei suoi cari, stabilendo che fosse il parroco pro-tempore di Roncadelle a provvedere all’erezione in Ente Morale e alla gestione del “ricovero, che si dovrà aprire nella mia casa in Roncadelle”. Dopo la sua morte, avvenuta pochi mesi dopo, il parroco don Carlo Vezzoli avviò le pratiche per realizzare la volontà della benefattrice e in seguito don Amilcare Gatelli completò l’opera: la Casa di Riposo “Berardi-Manzoni”, predisposta per ospitare 50 anziani, venne aperta nel 1974.

 

Braghini Eugenio

Braghini Eugenio– Nato a Brescia nel 1913, lavorò alle dipendenze dello stabilimento industriale S. Eustacchio come operaio specializzato e aderì al Partito Socialista.

Come sindaco di Roncadelle, guidò la comunità locale dal 1953 al 1960 impegnandosi a realizzare l’edificio delle scuole elementari, di cui il paese aveva estrema necessità, e a migliorare le condizioni sanitarie del paese. Durante la sua sindacatura venne aperta la prima farmacia a Roncadelle. È morto nel 1981. Nel 1984 gli è stata dedicata una via del paese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dott. Cismondi

Pietro

Dott. Cismondi Pietro – Medico condotto a Roncadelle dal 1861 al 1885.

Nato a Breno nel 1821, nel 1861 fu nominato medico condotto a Roncadelle, dove fu molto apprezzato per l’infaticabile e generosa opera di assistenza prestata soprattutto nei confronti dei poveri.

La notte del 6 aprile 1885 perse tragicamente la vita, travolto da un treno mentre attraversava il passaggio a livello della ferrovia Milano-Venezia presso la Mandolossa.

La sua morte provocò intensa commozione in tutta la comunità locale, che gli riservò “splendidi funerali, quali meritavano la sua pietà ed il suo zelo” e l’Amministrazione comunale nel 1905 gli intitolò una via del paese.

La moglie Lucia Mussetti volle ricordarne la memoria destinando, pochi anni dopo, una generosa somma all’istituzione dell’asilo infantile di Roncadelle in memoria del marito.

 

 

 

 

 

 

 

 

Don Contessa

Giacomo

Don Contessa Giacomo – Parroco di Roncadelle dal 1927 al 1944.

Nato a Marcheno nel 1895, fu ordinato sacerdote nel 1918. Come curato a S. Vigilio di Concesio (allora parrocchia autonoma) conseguì il diploma di maestro, organizzò attività culturali, la banda musicale, le scuole serali, una cooperativa, affiancò la cattedra ambulante di agricoltura e fu vicino alle lotte contadine, tanto da essere chiamato “il migliolino”, ossia seguace del sindacalista Miglioli. Mentre il consenso al fascismo andava crescendo, egli rimase una bandiera contro il regime, tanto da essere stigmatizzato dall’avvocatura generale della Procura. In particolare, gli venne imputato di aver boicottato varie iniziative fasciste locali, fino a far soverchiare col suono delle campane la voce degli oratori durante i comizi fascisti. Nel 1927 venne nominato parroco di Roncadelle, dove svolse il suo ruolo di guida spirituale con instancabile attivismo. Diede nuovo impulso alle associazioni religiose della parrocchia (Compagnia di S. Luigi, Figlie di Maria, Unione Madri cristiane, Confraternita del Sacro Triduo, Azione Cattolica) e alle strutture esistenti: Oratorio con un salone teatro e cinque aule di catechismo, ampliamento della chiesa, costruzione della nuova canonica. Nel 1933 fu insignito della Croce di Cavaliere della Corona. Nel 1944 divenne prevosto a S. Maria Calchera in città, dove fornì l’assistenza religiosa anche ai carabinieri di piazza Tebaldo Brusato. Morì nel 1966 ed è stato sepolto nel suo paese natale. 

 

 

 

    

Ins. Fantoni Alice

Ins. Fantoni Alice – Maestra a Roncadelle dal 1901 al 1941.

Figlia primogenita di Luigi Fantoni e Maria Facchini, nacque a Stresa nel 1884 e si trasferì con la famiglia a Roncadelle nel 1890. Dal padre, maresciallo dei carabinieri, apprese il rigore morale e un forte senso del dovere, che ne caratterizzarono sempre il comportamento.

Abilitata all’insegnamento dal 1901, fu la prima maestra dell’asilo infantile “Pietro Cismondi”.

Dal 1905 insegnò nelle scuole elementari di Roncadelle. Dopo 40 anni di insegnamento fu insignita di medaglia d’oro dal Ministero della Pubblica Istruzione. Dal 1945 al 1959 presiedette il Consiglio d’amministrazione dell’asilo infantile. Ha vissuto da nubile, insieme alle sorelle, nella casa con brolo in via Roma (costruita nel 1900) fino alla morte, sopraggiunta nel 1973.

 

 

 

 

 

Ins. Galbiati Rosa

Ins. Galbiati Rosa – Maestra a Roncadelle dal 1897 al 1937 e benefattrice.

Nata a Brescia nel 1873, ottenne l’abilitazione all’insegnamento e nel 1897 venne assunta come maestra elementare a Roncadelle, dove nel 1913 sposò l’oste Carlo Facchinetti.

Nel 1916 ebbe una figlia, Caterina, morta pochi mesi dopo. Quella perdita segnò profondamente Rosa Galbiati, anche perché l’età avanzata non le consentì di mettere al mondo altri figli e riversò il suo amore materno sui bambini del paese.

Nel 1937, dopo 40 anni di insegnamento, venne insignita di medaglia d’oro dal Ministero dell’Educazione Nazionale.

Fu a lungo “patronessa” dell’Asilo infantile “Pietro Cismondi”, cui lasciò in eredità la propria abitazione quando morì nel 1943.

L’Amministrazione comunale nel 1961 le ha intitolato una via del paese.

 

 

Gasperi  Vincenzo

Gasperi Vincenzo – Calciatore roncadellese.

Nato a Roncadelle nel 1937, cominciò a giocare a calcio nella squadra locale. Segnalato al Brescia da un osservatore, frequentò le formazioni giovanili delle “rondinelle” ed esordì nel Campionato 1955/56, in serie B, nel ruolo di centrocampista giocando 15 partite e segnando due reti. La stagione seguente lo vide esordire in serie A con i rossoblu del Bologna. Giocò poi nella Spal, nel Padova, nell’Atalanta, per approdare nel 1961 alla Lazio, dove rimase cinque anni contribuendo a riportare la squadra biancoceleste in serie A. Dopo un brutto infortunio, nel 1966 fu ceduto al Varese e ritornò protagonista facendo raggiungere la serie A anche a quella squadra. Poi, a causa delle condizioni fisiche precarie, venne ceduto al Modena ed infine alla Vis Pesaro in serie C. Ha giocato complessivamente 193 partite in serie A, nel ruolo di difensore o centrocampista, segnando 5 reti, 114 gare in serie B (4 reti) e 49 in serie C. Ha disputato anche una partita in Nazionale Under 23 nel 1959 contro la Spagna e 9 gare in Coppa Italia. Talentuoso e determinato, era conosciuto come giocatore affidabile e leale. Dai compagni di squadra era soprannominato “garibaldino”. Dopo una lunga carriera di allenatore di squadre dilettantistiche, è morto a Monte S. Pietro (Bologna) nel 2003.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Don Gatelli Amilcare

Don Gatelli Amilcare – Parroco di Roncadelle dal 1967 al 1998.

Nato a Mompiano (BS) nel 1923, entrò in seminario nel 1935. Fu ordinato sacerdote nel 1948.

Dopo una breve permanenza ad Agnosine come curato, nel 1951 divenne vicario cooperatore a Rezzato, dove si dedicò soprattutto alla formazione dei giovani, anche attraverso allestimenti teatrali e alla realizzazione dell’Oratorio.

Il 29 ottobre 1967 fece il suo ingresso ufficiale come parroco a Roncadelle.

Numerose furono le iniziative da lui avviate, rivolte principalmente all’ambito giovanile: dalla Polisportiva all’ANSPI, dai Corsi di cultura ai corsi per fidanzati, dalle riviste-spettacolo ai campi scuola, dalle sfilate di carnevale agli esercizi spirituali. Tra le opere edilizie realizzate durante il suo parrocchiato vi sono la Casa del Giovane con un Palazzetto dello Sport, il nuovo edificio per la Scuola Materna “P. Cismondi”, la Casa di Riposo “Berardi-Manzoni”, la ristrutturazione dell’Oratorio e del cinema-teatro Aurora, la sistemazione della chiesa parrocchiale.

Ha dato spazio alle realtà di volontariato già esistenti ed ha sostenuto la nascita di nuovi gruppi e associazioni: Caritas, Gruppo Missionario, Scout Agesci, Filodrammatica, Gruppi sportivi, nonché Centro Sociale, SARC, AVIS, ecc. Di formazione preconciliare e di carattere schivo e riflessivo, seppe essere dinamico e attento ai cambiamenti; fu scrupoloso nei suoi doveri ed esigente nei confronti di sé stesso e dei suoi collaboratori, ma sempre pronto a capire e a perdonare. Amava la grande letteratura, comprese le favole per l’infanzia, e i maestri del pensiero cattolico.

Nel 1997 l’Amministrazione comunale gli ha conferito la cittadinanza onoraria di Roncadelle come ringraziamento per il lavoro svolto e per il suo impegno civile e sociale. Nel 1998, raggiunti i 75 anni, ha lasciato la conduzione della parrocchia, ma è rimasto a Roncadelle, dove è spirato nel 2015.

 

 

Guaineri Scipione

 

Guaineri Scipione - Sindaco e benefattore di Roncadelle.

Nato nel 1827 dal nob. Ercole e dalla contessa Barbara Fè d’Ostiani, nel 1859 sposò la contessa Marianna Martinengo Cesaresco (1840-1900), dalla quale ebbe cinque figli. Nel 1862 ereditò dal padre le proprietà di Roncadelle: circa 400 piò di terreni con vari stabili e l’antico palazzo detto “castello”, di cui nel 1868 fece costruire l’ala nord, allora formata solo da una doppia fila di muri, da un’entrata coperta e da un vecchio granaio. Poi, nel 1874-75, presso l’ala occidentale del castello fece erigere alcune opere rurali. Tra i diritti-doveri legati al castello, vi era il giuspatronato sulla chiesa di San Bernardino con il diritto di scegliervi il parroco, al quale doveva versare un canone annuo per il mantenimento.

Il Guaineri, come i suoi predecessori, si dimostrò sempre sensibile alle esigenze della popolazione e disponibile ad accoglierne le richieste. Rimase a lungo soprintendente comunale alle scuole elementari. Fu sindaco di Roncadelle dal 1863 al 1870 e poi ancora dal 1897 al 1904. Nel 1902 cedette al Comune il terreno per realizzarvi la sede del municipio, opera resasi ormai necessaria per una popolazione di circa 1400 abitanti, con 11 dipendenti comunali ed una cronica carenza di aule scolastiche adeguate. Il nuovo edificio poté così ospitare, al piano terreno, gli uffici comunali, l’asilo infantile (realizzato anche grazie al generoso lascito di Lucia Mussetti ved. Cismondi), un refettorio con cucina e un ampio portico; mentre al piano superiore si ricavarono due aule per la scuola elementare, la sala consiliare e l’ufficio del segretario comunale.

Scipione Guaineri morì nel 1904 e venne sepolto nella tomba di famiglia al Vantiniano di Brescia. 

 

Maggi Contessa

Orsolina

Maggi Contessa Orsolina – Presidente dell’Asilo di Roncadelle e benefattrice.

Figlia del conte Onofrio Maggi di Gradella e di Clementina Kanyak, nacque a Erbusco nel 1872.

Nel 1894 sposò il nob. Ercole Guaineri e dal matrimonio nacquero sette figli.

A Roncadelle presiedette a lungo l’Asilo infantile “Pietro Cismondi” (dal 1906 al 1922 e dal 1927 al 1944), che gestì con esemplare dedizione e correttezza. Era apprezzata da tutti per la signorilità e la gentilezza del tratto, per la dolcezza del suo sorriso, per la ferma adesione ai principi cristiani, per la costante attenzione ai sofferenti e ai meno fortunati. Morì nel 1958.

 

 

 

 

Manenti Angelo

Nato e cresciuto in una famiglia contadina, diventò il primo sindaco di Roncadelle eletto a suffragio universale dopo la tragica esperienza del fascismo e della guerra. La sua lista socialcomunista ottenne infatti 976 voti contro i 495 della lista democristiana. Rivestì l’incarico di primo cittadino dall’aprile 1946 al settembre 1953 cercando di migliorare le condizioni di vita e di lavoro della popolazione locale.

Nel 1950 fece asfaltare le principali strade interne del paese e realizzò in via Roma i locali per l’ambulatorio medico, l’ufficio collocamento, lo spaccio comunale e i lavatoi pubblici. Nel 1951 fu aperta ad Antezzate una scuola elementare per i bambini della zona. Uomo semplice, onesto, sensibile, sorretto da nobili ideali, Manenti rimase contadino per tutta la vita e impegnato per il riscatto sociale dei lavoratori (nella C.G.I.L.).

È deceduto nel 1974. Due anni dopo gli fu intitolata una via del paese.

 

Dott. Navoni Giulio

Dott. Navoni Giulio – Medico condotto di Roncadelle.

Nato nel 1922 dal cav. Giuseppe e dalla N.D. Lucia Rodolfi, si iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia di Milano, ma dovette interrompere gli studi universitari durante la “Repubblica di Salò”, in quanto costretto dai tedeschi a prestare servizio presso l’Ospedale militare di Gardone Riviera. Attraverso quell’esperienza drammatica, in cui subì angherie e maltrattamenti da parte dei militari, in un contesto di grande sofferenza, a contatto con feriti gravi straziati dai combattimenti, maturò una grande sensibilità ed attenzione verso gli invalidi di guerra. Ottenuta la laurea, lavorò nel reparto di Medicina degli Spedali Civili di Brescia. Nel 1950 vinse la condotta di Roncadelle-Castelmella, che esercitò fino al 1992, stabilendo la propria residenza a Roncadelle, accanto alla casa di campagna edificata dal bisnonno Rodolfo Rodolfi. Si specializzò in Medicina Preventiva dei Lavoratori a Pavia e completò la sua preparazione medica con studi di cardiologia e radiologia. È stato animatore del Circolo culturale locale negli anni ’60 e socio fondatore dei Lions Cidneo. Oltre alla gratitudine di molti suoi assistiti, ricevette molte attestazioni e riconoscimenti per il suo impegno nell’ambito medico-assistenziale. Insignito nel 1977 dell’onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica, nel 1996 fu nominato Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della Repubblica. La morte lo ha colto nel 2021 alla soglia dei cento anni.

 

 

Perani Franco

 

Perani Franco – Imprenditore innovativo.

Nato a Torbole Casaglia nel 1924, quinto figlio di Osvaldo e di Rosa Franzosi, visse qualche anno a Brescia, dove conobbe l’amata Noemi, che sposò nel 1946 e da cui ebbe quattro figli. Nel 1950 si trasferì a Roncadelle, dove aprì un’officina e si attivò per far collegare alla rete elettrica le case sparse che andavano sorgendo tra le due antiche contrade. Nel lavoro poté esprimere le sue capacità e la sua creatività, che seppe poi trasmettere ai figli. Collaborò attivamente con il parroco Amilcare Gatelli in varie iniziative, dagli spettacoli teatrali alla stampa dei biglietti augurali per i compleanni dei roncadellesi, dalla realizzazione delle Opere giovanili alla ristrutturazione dell’Oratorio, dalla sistemazione della macchina dei Tridui al restauro del campanile e delle campane, trovando sempre soluzioni ai vari problemi tecnici che si presentavano.

Il suo ingegno come artigiano e meccanico sembrava non conoscere limiti: creò una macchina capace di fare 8 fori in contemporanea su 4 piani diversi per i frontali delle Lambrette e per i ceppi dei freni, le draghe per cavare i sassi e separarli dalla ghiaia nel Mella e nelle cave del territorio, un forno per lavorare e verniciare i lampioni di illuminazione stradale usando una resistenza di costantana (lega di rame e nichel, le cui proprietà si scopriranno 30 anni dopo). Applicò l'oleodinamica in macchine da lui progettate per la lavorazione dei tubi degli sterzi delle automobili. Fra i suoi lavori vi furono anche il laboratorio di sartoria, i silos per la segatura per i falegnami, le bricchettatrici, le caldaie a segatura, gli strettoi e i forni fusori per l'alluminio.

Lavoratore instancabile e responsabile, offrì opportunità di apprendimento e di lavoro ai giovani che a lui si rivolgevano e si mostrò sempre attento alle necessità della comunità locale. È morto nel 2006 lasciando un diffuso e grato ricordo di sé.

 

Piazza Franco

Piazza Franco - Fotografo roncadellese

Nato a Roncadelle nel 1947 da Pietro e Maria Lupatini, fu operaio alla Breda, batterista nel gruppo musicale “I cavernicoli” e fotografo al Violino. Dopo il matrimonio nel 1970 con l’insegnante Renata Di Lorenzo, aprì uno studio fotografico a Brescia in via Tosio n. 15/b, cui si accedeva da un cortiletto ornato da un suggestivo e profumatissimo glicine. Qui ebbe modo di esprimere le sue capacità professionali e creative utilizzando spesso la tecnica del viraggio seppia, in cui era maestro, e l’effetto flou d’ispirazione hamiltoniana. Il ritratto era la sua passione, anche se il reportage sociale e la fotografia di viaggio lo coinvolgevano spesso, con la sua inseparabile Hasselblad Reflex.

Morì di tumore l’8 gennaio 1981 a soli 33 anni, lasciando indimenticabili ritratti della giovanissima figlia Francesca.

 

 

 

 

 

 

 

Porcellaga Pietro detto Pecino – Valente imprenditore con proprietà a Roncadelle.

Nato a Brescia intorno al 1340, rimase orfano ancora minorenne del padre Giovannino che, dopo aver investito i proventi degli allevamenti suini acquistando terreni a Roncadelle e Fiumicello, aveva aperto nel 1342 una grande macelleria in città e ottenuto l’appalto dei dazi di Roncadelle e dei “saletti” del Mella intorno al 1345. Insieme al fratello Bertolino, Pecino continuò poi ad investire nell’acquisto di terreni a Roncadelle e dintorni. Raggiunta una certa agiatezza economica, i Porcellaga proseguirono la loro ascesa sociale imparentandosi con famiglie importanti e sostenendo i nuovi signori di Brescia. Intorno al 1364 Pecino ereditò vari beni dai parenti (scomparsi forse a causa delle ricorrenti epidemie) e si caricò di tutti i doveri e le responsabilità legate alla gestione di un patrimonio considerevole. Imprenditore capace, accorto e lungimirante, si prefisse obiettivi sempre più ambiziosi. Continuò ad accrescere i possedimenti terrieri, anche acquistando da Bonifacio Ugoni una grossa azienda agricola a Roncadelle (122 piò di terreni) nel 1389, e ne incrementò il valore rendendoli produttivi e progettando una seriola che, prendendo le acque del Mella a Cobiato (ora Collebeato), potesse irrigarne la maggior parte. Nel 1385 entrò a far parte del Consiglio Generale di Brescia. Fece intraprendere gli studi in giurisprudenza al figlio primogenito Galeazzo (avuto dalla prima moglie Agnesina Palazzolo), che diventerà il capostipite del ramo Porcellaga più impegnato a livello istituzionale, mentre il figlio Antonio divenne banchiere, tesoriere del Comune di Brescia e sovrintendente della ricostituita zecca cittadina. Il figlio Marco (avuto dalla seconda moglie, Stefanina) si interessò invece delle proprietà di Roncadelle, dove edificherà il castello Porcellaga. Tipico rappresentante della borghesia produttiva del Trecento, destinata a prendere il posto dell’antica nobiltà, Pecino pose le basi per l’affermazione sociale della sua dinastia, ma ha anche il merito di aver dato, con interventi e investimenti di grande portata, un nuovo impulso allo sviluppo economico e demografico di Roncadelle, il terzo e più decisivo dopo quello della centuriazione romana e quello del monastero di S. Giulia. Pecino morì intorno al 1392. Pochi anni dopo sorse il castello di Roncadelle, intorno al quale si andò formando il paese e la nuova comunità locale.

 

Cav. Preganelli

Fausto

Cav. Preganelli Fausto – Nato a Roncadelle nel 1928, divenne un apprezzato muratore.

Nel 1970 fu tra i fondatori della sezione AVIS di Roncadelle, di cui divenne poi attivo e tenace presidente. Il suo costante e generoso impegno fu premiato dal vertiginoso aumento degli associati e delle donazioni di sangue.

Più avvezzo a fare che a dire, in molti casi preferiva eseguire lui stesso le diverse incombenze piuttosto che delegarle.

Persona semplice ed autentica, si è sempre speso nell’aiutare gli altri e fu amato da tutti per la sua grande bontà d’animo. Nel 1985 venne insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito.

Nel 1989 contribuì anche alla nascita del Servizio Ambulanza di Roncadelle. È scomparso nel 1993.

 

 

 

 

 

 

 

Dott. Ribaudo

Vincenzo

Dott. Ribaudo Vincenzo – Medico condotto a Roncadelle.

Nato a Messina nel 1903 dal 1° settembre 1950 fu titolare della condotta per il servizio medico-chirurgico nel comune di Roncadelle e di Castelmella.

È ricordato per la sua rettitudine e la grande umanità. È deceduto nel 1975 e l’anno dopo gli fu intitolata una via del paese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cav. Dott. Rodolfi

Rodolfo

 

Cav. Dott. Rodolfi Rodolfo – Sindaco di Roncadelle e valente medico.

Nato a Bogliaco nel 1827, fu valente medico e fervente patriota.

Avviato dal padre Giulio agli studi di medicina, mentre era studente universitario a Padova nel 1848 partecipò alla difesa di Venezia dall’assedio austriaco e nel 1949 alle Dieci Giornate di Brescia.

Si distinse poi per lo zelo esemplare nell’assistenza agli ammalati e ai feriti di guerra. Promosse un Ospizio marino e una Stazione sanitaria alpina.

Si distinse per le nuove coraggiose sperimentazioni in campo medico-chirurgico e per i numerosi studi scientifici.

Fu benemerito socio dell’Ateneo di Brescia, che gli conferì la medaglia d’oro al merito filantropico.

Nel 1865 divenne primario chirurgo dell’Ospedale di Brescia e nel 1874 fu tra i fondatori della Casa di salute “Moro”, che diresse poi a lungo. Partecipò attivamente anche alla vita amministrativa della città diventando Assessore all’Igiene nel 1886 e preparando un nuovo Regolamento dei servizi sanitari.

Dal 1886 al 1891 fu sindaco di Roncadelle, dove possedeva una casa di campagna (poi chiamata “Montecitorio”), sul cui portico aveva fatto applicare grossi medaglioni raffiguranti personaggi del Risorgimento.

A Roncadelle si preoccupò di migliorare le condizioni di vita e di salute della popolazione locale, cercando in particolare di debellare il tifo e la pellagra; dotò inoltre il paese della prima illuminazione pubblica e fece innalzare il campanile della chiesa per applicarvi l’orologio pubblico. Morì a Brescia nel 1896.

 

Romanino

Romanino (Gerolamo da Romano)Famoso artista che frequentò Roncadelle.

Nato a Brescia intorno al 1485, prese il soprannome dalla cittadina di origine della sua famiglia.

Ancora giovanissimo si dedicò alla pittura e divenne presto un maestro riconosciuto del rinascimento bresciano, insieme al Moretto e al Savoldo, distinguendosi da loro per una maggiore irrequietezza religiosa e artistica e per il suo stile “antidiligente”.

Tra le sue numerose opere vi è l’affresco eseguito tra il 1525 e il 1530 nella chiesa di S. Bernardino a Roncadelle come pala d’altare dell’antico presbiterio (ora sacrestia), da dove è stato strappato nel 1960 per evitargli ulteriori deterioramenti e per essere esposto su un altare laterale della navata. Suo è anche il disegno originario della “Natività”, tela dipinta pochi anni dopo da un suo allievo e conservata nella chiesa parrocchiale di Roncadelle. In quel periodo il pittore aveva preso in locazione dai Porcellaga, che detenevano il patronato della chiesa di S. Bernardino, un “cortivo di Cobiato” con relativo brolo di circa due piò.

I Porcellaga chiamarono ancora il Romanino intorno al 1560 per fargli eseguire affreschi nel castello di Roncadelle, dei quali si sono perse le tracce.

Il Romanino contribuì così, in modo significativo, al rinascimento locale. Morì intorno al 1566.

 

Prof. Luigi Sala

Prof. Luigi Sala (Gino) – Sindaco di Roncadelle dal 1960 al 1973.

Nato a Palazzolo s/O nel 1928, frequentò l’ITIS e a 18 anni si trasferì con la famiglia a Roncadelle, dove sposò Stella Gasperi. È stato insegnante apprezzato a Brescia presso gli Artigianelli, l’Istituto “Moretto” e l’ITIS. Si è impegnato nella Democrazia Cristiana, che ha portato alla vittoria nelle elezioni comunali di Roncadelle del 1960 e poi ancora nel 1964 e nel 1970. Come sindaco, dopo aver inaugurato il nuovo edificio delle scuole elementari (voluto dalla precedente amministrazione), ha fatto costruire la Scuola Media, ha fatto asfaltare e illuminare molte strade del paese, ha fatto arrivare il metano in molte case. Inoltre ha fatto adottare un regolamento edilizio comunale e il primo Piano di Fabbricazione. Durante la sua sindacatura, a Roncadelle venne aperto il primo sportello bancario, realizzato il villaggio Marcolini, favoriti i primi insediamenti industriali, disputato un campionato di ciclismo su strada per dilettanti. Nel 1973, una lacerazione interna al partito democristiano sulla sua gestione amministrativa, lo costrinse alle dimissioni. La sua attività politica proseguì come assistente dell’on. Mario Pedini. Gini Sala amava la musica e la montagna. Molti lo ricordano come “maestro buono”, sempre disponibile ad ascoltare e a confrontarsi con tutti. Negli ultimi anni, quando le sue difficoltà fisiche ne avevano limitato la vita sociale, è stato amorevolmente assistito dai familiari, finché il Covid lo ha colpito nel 2020. È sepolto a Roncadelle.

 

Suor Sironi Brigida

Suor Sironi Brigida – Religiosa vissuta 50 anni a Roncadelle.

Nata a Monte di Rovagnate (Como) nel 1898, prima di vestire l’abito religioso si chiamava Maria Vincenza.

Nel 1923 divenne suora dell’ordine della Sacra Famiglia di Spoleto. Trasferita a Roncadelle il 4 ottobre 1934, vi trascorse il resto della sua vita. Era umile e dolce, sempre attenta ai bisogni degli altri, sempre pronta ad ascoltare e consolare. Aveva una vista difettosa e dita nodose, ma il suo sorriso e una sua carezza bastavano a rasserenare ogni bambino.

Dopo 39 anni di servizio presso la Scuola Materna “Pietro Cismondi”, in cui ebbe modo di farsi apprezzare per le sue qualità umane e cristiane, nel 1973 ricevette la cittadinanza onoraria del Comune, che intese così manifestarle “il più ampio e vivo riconoscimento per l’opera altamente educativa svolta in favore dei fanciulli di Roncadelle”.

Poi venne destinata alla Casa di Riposo “Berardi-Manzoni”, dove continuò a svolgere la sua opera con grande dedizione e discrezione. Morì nel 1985 e sulla sua sepoltura venne apposta una scritta che riassume la sua luminosa testimonianza: “E’ passata in mezzo a noi facendo del bene a tutti”. 

 

 

Spagnoli Angiolina

Spagnoli Angiolina (Lina) – Attivista e assessora di Roncadelle.

Nata nel 1935, iniziò a lavorare a dieci anni in un calzificio artigianale per aiutare la mamma, il fratello minore e il padre malato. Eletta in Consiglio comunale nel 1973, si fece promotrice dell’U.D.I. a Roncadelle e ne divenne segretaria. Nel 1977 entrò nella giunta Tobanelli come assessore ai Servizi Sociali. Fu poi anche vicesindaco e assessore all’urbanistica e all’edilizia privata. La sua grande attenzione verso le esigenze del mondo femminile, dei bisognosi e della terza età la impegnarono nella realizzazione dell’asilo nido, di alcuni monolocali e bilocali comunali e del Centro Sociale per anziani (1986), di cui fu presidente fino al 2014, anno in cui ebbe il premio Giovanni Foppoli da parte del collegio senatoriale e della Spi-CGIL di Brescia come riconoscimento per il suo impegno a favore degli anziani. È morta nel 2020.

 

 

 

 

 

 

Don Tadini Giulio

Don Tadini Giulio – parroco a Roncadelle dal 1882 al 1899

Nato nel 1839 a Verolanuova da Pietro (segretario comunale) e Antonia Gadola, compì gli studi elementari a Verolanuova e frequentò il ginnasio a Lovere. Entrato in seminario, fu ordinato sacerdote nel 1862 e rimase a lungo curato a Verolanuova, mentre il fratello minore Arcangelo ne seguì le orme. Nominato parroco a Roncadelle nel 1882, favorì lo sviluppo di nuove associazioni parrocchiali, come il Terz’Ordine francescano, la Confraternita del Sacro Cuore (cui dedicò un altare con relativa statua) e i Cinturati. Sostenne la devozione delle Quarantore, quella del Sacro Cuore (il primo venerdì di ogni mese) e quella mariana. Accolse il vescovo Corna Pellegrini in visita pastorale nel 1886, in un periodo in cui lo sviluppo industriale della periferia cittadina e la linea tramviaria Bresci-Soncino favorivano nuovi insediamenti (soprattutto operai) a Roncadelle e in cui si andava diffondendo il movimento socialista tra crescenti tensioni sociali e contrapposizioni ideologiche.

Meno intransigente del fratello Arcangelo, parroco a Botticino, don Giulio condivideva le idee concilianti e liberaleggianti del sacerdote e teologo bresciano Geremia Bonomelli (vescovo di Cremona dal 1871), che intendeva superare la frattura tra la Chiesa e lo Stato. Animato da uno spirito tranquillo e “grandemente caritativo”, don Giulio lasciò un grato ricordo di sé nella popolazione locale. Nel 1899 venne promosso arciprete ad Oriano, dove morì nel 1909. Suo fratello Arcangelo, deceduto nel 1912, è stato proclamato santo nel 2009.      

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           

      

Trainini Carmelita

 

 

 

Trainini Carmelita – Partigiana roncadellese.

Nata a Roncadelle il 25/09/1922 – deceduta a Brescia il 26/04/2003

Fin da giovanissima lavora come operaia alla Tempini di Brescia. Nell’ambiente della fabbrica avviene la sua educazione politica e inizia la sua attività antifascista. Dopo il suo licenziamento, si dedica completamente all’attività politica clandestina. Staffetta della 122’ brigata Garibaldi ed incaricata di tenere i collegamenti prima con Milano e poi con Bergamo, viene individuata ed arrestata nel settembre 1944 dall’Upi della Guardia nazionale repubblicana. Resta rinchiusa nella prigione di Canton Mombello di Brescia per circa tre mesi; poi, il 29 novembre 1944, viene trasferita nel carcere di S. Vittore a Milano, dove per un lungo periodo è gravemente ammalata. All’inizio dell’aprile 1945 viene processata e scarcerata. Si rifugia in Val Trompia fino alla liberazione. Alla fine della guerra è eletta nel Consiglio comunale di Roncadelle, lavora nella Federazione del PCI, di cui è militante e svolge un’intensa attività sindacale fino al termine degli anni Quaranta. (fonte: I gesti e i sentimenti: le donne nella resistenza bresciana – percorsi di lettura)

Riconoscimenti ed incarichi:

  • Parigiana combattente (foglio matricolare)
  • Partigiana, nome di battaglia Lita – Formazione: Divisione I° Giuseppe Verginella Brigata 122° bis Garibaldi (archivi Anpi Brescia)
  • Croce al merito di guerra per attività partigiana, conferita il 04/07/1966 (foglio matricolare)
  • Consigliera comunale di Roncadelle dal 1946 al 1951 (archivi comunali Roncadelle)
  • Nel 2022, ricorrenza del centesimo anno della nascita, con deliberazione di Consiglio comunale assunta all’unanimità le è stato intitolato il palazzo del Municipio (delibera di Consiglio Comunale n. 38 del 29/09/2022).

                                 

Dott. Treccani

Chinelli Vincenzo

Dott. Treccani Chinelli Vincenzo–Medico condotto di Roncadelle.

Nato a Brescia nel 1874, divenne medico chirurgo e nel 1901 fu assunto come medico condotto a Roncadelle, dove sposò Caterina Dusi, dalla quale ebbe due figli.

Dal 1902 al 1905 fu presidente del Consiglio d’amministrazione dell’asilo infantile “Pietro Cismondi”. Esercitò la condotta di Roncadelle e Castelmella fino al 1939 facendosi apprezzare da tutti e meritandosi l’appellativo di “medico dei poveri”. Fu anche ufficiale sanitario del patronato O.N.M.I. di Roncadelle.

Venne insignito di un attestato di benemerenza (medaglia d’oro e pergamena) dal Comune. Morì nel 1956 compianto da tutti e nel 1964 l’Amministrazione comunale gli intitolò una via del paese.

 

 

 

 

 

 

 

 Avv.Turlini Carlo

Avv. Turlini Carlo – Valente avvocato e poeta, con proprietà a Roncadelle.

Nato a Brescia nel 1904, seguì le orme del padre Giacomo (magistrato) e divenne un apprezzato avvocato penalista.

Dotato di grande sensibilità umana, che proteggeva con una scorza di ritegno e riservatezza, fu appassionato cultore della letteratura e studioso del dialetto bresciano, che utilizzava sovente, sia nelle conversazioni che nelle sue poesie, perché inteso come radice culturale dalle sfumature intraducibili e memoria riconoscibile di una appartenenza comunitaria.

Risiedeva in città, ma si rifugiava spesso nei possedimenti di famiglia a Roncadelle, nella casa di campagna in via S. Bernardino, dove compose alcune delle sue più belle poesie dialettali, come “Èl mé bröl” o “La mé campàgna”.

La sua raccolta poetica fu pubblicata nel 1951 grazie alle insistenze del libraio-editore Vittorio Gatti e ripubblicata nel 2009 a cura di tre suoi amici di vecchia data: Mino Martinazzoli, Giuseppe Frigo e Cesare Trebeschi.

È deceduto a Brescia nel 1964.

 

 

Veneziani Luigi

Veneziani Luigi – Pittore roncadellese.

Nato a Roncadelle nel 1926, collaborò con i partigiani durante la guerra di Liberazione.

Lavorò come operaio nel tubificio Togni di Brescia e divenne responsabile di reparto nello stabilimento ATB fino alla maturazione della pensione.

Coltivò sin da giovane la passione per la pittura, che perfezionò frequentando la scuola di Belle Arti e lo studio di noti pittori bresciani per carpirne i segreti e migliorare la tecnica del disegno e del colore. Manifestò le sue capacità artistiche esponendo le proprie opere in varie mostre personali e collettive, dove ottenne lusinghieri riconoscimenti, anche da parte di critici qualificati.

I suoi paesaggi (soggetto da lui preferito) appaiono soffusi in un velo di luce, che li rendono trasognati, quasi irreali. Personalità eccentrica e di schietta matrice bresciana, era affidabile e altruista, sempre disponibile a trasmettere le sue conoscenze e a dare suggerimenti a quanti coltivavano la sua stessa passione. Morì nel 2001. Pochi mesi dopo l’Amministrazione comunale di Roncadelle ha organizzato una mostra in sua memoria e diffuso un catalogo riproducente buona parte delle sue creazioni artistiche.

 

 

Don Vezzoli Carlo

Don Vezzoli Carlo – Parroco di Roncadelle dal 1944 al 1967.

Nato a S. Pancrazio di Adro nel 1901, venne ordinato sacerdote nel 1927.

Dopo essere stato curato ad Adro e a Villanuova sul Clisi, nel 1944 fu nominato parroco a Roncadelle, dove esercitò la sua guida spirituale per 23 anni realizzando numerose opere e meritandosi il titolo di arciprete.

Nell’area dell’ex-cavallerizza del castello ricavò il nuovo Oratorio maschile con cinema-teatro e una nuova casa per il curato (1945-51); fondò il corpo bandistico parrocchiale (1946); fece ripristinare le campane asportate nel 1942 per esigenze belliche (1951); fece restaurare i paramenti liturgici più preziosi (1953-66), l’antico organo (1959) e quattro dipinti della chiesa parrocchiale (1962); acquistò un’area di circa 13500 mq per una nuova chiesa sussidiaria(1963) che poi non venne edificata; presiedette l’Asilo infantile “Pietro Cismondi” dal 1961 al 1967; ricevette un generoso lascito dalla signora Maria Berardi Manzoni per istituire una Casa di Riposo per anziani (1964).

Ma il suo impegno fu particolarmente zelante nella cura delle anime e nell’aiuto concreto alle famiglie disagiate, contribuendo a superare le profonde fratture ideologiche e sociali che si erano create nella comunità locale. Severo e riservato, sensibile e intransigente, fu stimato ed amato da molti Roncadellesi, che trovarono in lui un punto di riferimento. È morto nel 1967. Dal 1978 è ricordato dalla titolazione di una via del paese.

   

 

Zinoni Giancarlo

Zinoni Giancarlo – Attivista politico e saggista.

Nato ad Azzanello (CR) nel 1927, frequentò l’Istituto “Moretto” di Brescia e collaborò con i partigiani nel 1945. Attivista comunista, fu funzionario di partito in Val Camonica nei primi anni ’50. Fu poi impiegato tecnico per venti anni alla Pirelli di Milano, dove ebbe modo di approfondire varie questioni di carattere teorico e tecnico. La sua passione per la navigazione lo stimolò a costruirsi da solo a Puegnago del Garda (dove si ritirava d’estate per eseguire lavori di falegnameria e di restauro) una barca a remi di 5 metri e poi un’altra a vela di 11 metri. Stabilitosi a Roncadelle nel 1981, fu segretario della locale sezione del P.C.I., animando la vita politica locale, spesso in funzione di coscienza critica. Ha fatto parte della Fondazione Micheletti di Brescia ed ha pubblicato alcuni saggi, come “Valcamonica 1954: ricostruzione e politica dei comunisti” (1982), “Il sistema autoritario” (1993), “Vivere il ferro: materiali per una storia della siderurgia bresciana in epoca moderna” (2003). Si è cimentato anche con la poesia: cinque sue composizioni sono state pubblicate sull’antologia poetica “Sfumature” a cura del Comune di Roncadelle (2005). “Comunista e marxista eretico” scrive P.P. Poggio “scontò le sue scelte fino a farne in qualche misura un isolato”. È morto nel 2005, mentre si stava dedicando alla stesura di nuovi saggi.

 

Contenuto aggiornato al 30 luglio 2025

RONCADELLE PER I DIRITTI UMANI
Ufficio: Cultura e Sport

 

 

 

 

Lo slogan della Giornata internazionale dei diritti umani 2022 è “Dignità, libertà e giustizia per tutti”; e l’appello all’azione è #StandUp4HumanRights.

 

Nel suo Preambolo, la Dichiarazione universale dei diritti umani sottolinea che “il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”.

 

La nostra speranza è quella di aumentare la conoscenza della Dichiarazione universale come modello fondamentale per intraprendere azioni concrete per difendere diritti umani e affrontare i problemi globali più urgenti di oggi.

 

Volker Türk, Alto Commissario dei Diritti Umani delle Nazioni Unite
 

https://standup4humanrights.org/en/
 

ORDINE DEL GIORNO GIORNATA MONDIALE DIRITTI UMANI E ADESIONE ALLE INIZIATIVE DEL COORDINAMENTO NAZIONALE EE.LL. PER LA PACE
Ufficio: Segreteria

 

 

S’INFORMA LA CITTADINANZA CHE:

in data 18/12/2024 il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno teso a riaffermare l’impegno delle amministrazioni in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale, oggi sotto attacco in tante parti del mondo; in tal modo, ha accolto l’invito del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani a celebrare la Giornata dei Diritti Umani del 10 dicembre, in occasione della quale, in tutto il mondo, si celebra la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Carta più importante del mondo, scritta dopo due guerre mondiali e 70 milioni di morti, per dire basta a tutti gli atti di barbarie e spingere l'umanità sulla via della pace.

La bozza dell’ordine del giorno in questione è stata elaborata dal Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani in collaborazione con il Centro per i Diritti Umani "Antonio Papisca" dell'Università di Padova e la Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, e muove dalla forte preoccupazione per le continue manifeste massicce violazioni dei diritti umani, della legalità e del diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite, responsabili di scioccanti perdite e sofferenze umane e per i continui tentativi di paralizzare, condizionare, indebolire, delegittimare e marginalizzare il sistema dell’Onu, nonché per l’escalation di carneficine in corso e le tragiche conseguenze di tanti crimini di guerra e crimini contro l’umanità che restano impuniti e di tante decisioni vincolanti del Consiglio di Sicurezza e della Corte Internazionale di Giustizia che restano ignorate.

Con l’ordine del giorno in questione, il Consiglio comunale:

1)      riafferma il proprio sostegno ai valori, ai principi e agli obiettivi enunciati nella Costituzione Italiana, nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ribadendo la centralità dell’Onu per la costruzione di un ordine mondiale di pace e di giustizia sociale ed economica come definito dall’articolo 28 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani;

2)      chiede al Governo e al Parlamento italiano, alla Commissione e al Parlamento europeo di:

§  agire, in coerenza con quanto sottoscritto nel Patto per il Futuro, per difendere, rafforzare e rilanciare il ruolo di pace dell’Onu, a partire dalla sua capacità effettiva di proteggere e soccorrere le popolazioni travolte dalle guerre

§  operare per raggiungere la cessazione delle guerre e delle stragi in corso nel mondo, a partire dall’Ucraina, dalla Striscia di Gaza e dal Libano;

3)      decide:

§  di aderire alla Campagna per il rafforzamento e la democratizzazione dell’Onu promossa in occasione dell’80° anniversario della nascita delle Nazioni Unite (1945-2025) che culminerà con l’Assemblea dell’Onu dei Popoli (6-12 ottobre 2025) e la Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità “Imagine All The People” del 12 ottobre 2025

§  di accogliere l'invito del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani a invitare e ospitare a Roncadelle uno dei rappresentanti dei popoli che parteciperanno all’Assemblea dell’Onu dei Popoli e alle iniziative collegate

§  di collaborare alla realizzazione del programma di attività 2024-2026 del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani.

Di seguito il link al testo della delibera consiliare n. 40 del 18/12/2024 di approvazione dell’ordine del giorno in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani e il link del relativo ordine del giorno

 

 

Ufficio: Cultura e Sport
Concorso Scrivimi una storia - SCADENZA PROROGATA AL 4 MARZO
Ufficio: Cultura e Sport

L'associazione Don Chisciotte, in collaborazione con la Biblioteca comunale, l'Assessorato alla Cultura del comune di Roncadelle e con il patrocinio della Provincia di Brescia, ripropone  il concorso a racconti brevi "SCRIVIMI UNA STORIA", giunto ormai alla sua IX^ Edizione. Il racconto è a tema libero e l'iscrizione è gratuita.

 

In via del tutto eccezionale, dati i problemi di consegna dei racconti causati dall'emergenza coronavirus (la chiusura della biblioteca e gli orari limitati della segreteria del comune)

La scadenza del concorso è stata prorogata a mercoledì 4 marzo

Il racconto  è da inviare all'indirizzo mail: scrivimiunastoria@comune.roncadelle.bs.it oppure da consegnare presso l'ufficio SEGRETERIA del Comune di Roncadelle negli orari d'apertura: lunedì e mercoledì: 10.30 – 12.45 / 16.30 – 18.00  venerdì: 10.30 – 12.45 e sabato:10.30 – 12.15

 

(La biblioteca comunale di Roncadelle resterà chiusa nella settimana dal 2 al 8 marzo, in accordo al DPCM del 1° marzo 2020.)

 

 

Per maggiori dettagli consulta il volantino dell'iniziativa ed il Regolamento del concorso allegati.

Tra i finalisti saranno proclamati i primi tre classificati di ogni categoria il giorno della Cerimonia di premiazione, che si terrà sabato 18 aprile 2020 presso il Teatro “Aurora” di Roncadelle (via Roma).

 

 Aspettiamo i vostri racconti! Affrettatevi!

 

 

In via del tutto eccezionale, dati i problemi di consegna dei racconti causati dall'emergenza coronavirus (la chiusura della biblioteca e gli orari limitati della segreteria del comune) la data di consegna è prorogata a MERCOLEDÌ 4 MARZO, usufruendo del canale email o della consegna a mano alla segreteria del comune. In caso di riapertura della biblioteca vi avviseremo tempestivamente.

CHIUSURA UFFICI COMUNALI
Ufficio: Segreteria

 

Si avvisa la cittadinanza che i pomeriggi del 24 e del 31 dicembre 2025, nonchè
sabato 27 dicembre 2025 e lunedì 5 gennaio 2026 gli uffici comunali saranno chiusi al pubblico.


SOLO PER:
- eventuali DENUNCE DI NASCITA E DI MORTE
- PRATICHE DI TRASPORTO FUNEBRE

telefonare al numero di reperibilità: 348/6945278
nei seguenti giorni e orari:

giovedì 25 dicembre 2025 dalle ore 8:30 alle ore 12:30
sabato 27 dicembre 2025 dalle ore 08:30 alle ore 12:30

lunedì 5 gennaio 2026 dalle ore 08:00 alle ore 13:00 e dalle 14:00 alle 18:15

Si ricorda che l'ECOSPORTELLO resterà CHIUSO nelle giornate di mercoledì 24
e mercoledì 31 dicembre 2025
, mentre sarà regolarmente APERTO nella giornata di
sabato 27 dicembre 2025 e riprenderà le normali aperture del mercoledì e sabato
a partire da sabato 03 gennaio 2026.

 

APPELLO "FERMATE ISRAELE"
Ufficio: Cultura e Sport

 

Si informa la cittadinanza che l’Amministrazione comunale fa proprio l'appello promosso dal coordinamento delle 5 reti/coalizioni “Contro le Guerre”

 

FERMATE ISRAELE non rimaniamo in silenzio

A Gaza e in Cisgiordania muore l’umanità
 

per

- un cessate il fuoco immediato e duraturo;

-la fine del blocco degli aiuti e l’assedio alla popolazione da parte israeliana;

-il varo di sanzioni economiche nei confronti d’Israele e la sospensione dell’accordo di partenariato Ue/Israele;
-il blocco reale di tutte le commesse di armamenti;
-il riconoscimento da parte dell’Italia e della Ue dello Stato di Palestina;
-l’adozione di “provvedimenti ombrello da parte della Ue” a protezione dei giudici internazionali della Corte e del tribunale dell’Aja dalle sanzioni e dalle ritorsioni decise dall’amministrazione Usa.

 

Si ricorda che il Consiglio comunale di Roncadelle ha approvato nella seduta del 18 dicembre 2024 l'ordine del giorno che chiede al Governo e al Parlamento di riconoscere la Stato di Palestina.


In allegato:
- l’appello “FERMATE ISRAELE”
- il verbale della deliberazione di Consiglio comunale n. 40/18.12.2024

 

Ufficio: Cultura e Sport
INCONTRI DELLA RETE DELLE PANCHINE ROSSE
Ufficio: Cultura e Sport

L’Assessora alle Pari Opportunita del Comune di Brescia, prof.ssa Roberta Morelli, in collaborazione con la Rete delle Panchine Rosse della Provincia è lieta di invitarVi ai sei incontri organizzati con la Rete dei Comuni della Provincia di Brescia.

 

Il Comune di Roncadelle fa parte di questa Rete, che comprende 48 paesi della Provincia aderenti al protocollo di intesa e che vede il Comune di Brescia come Ente capofila. Questa Rete nasce con l'intento di condivisione di iniziative che possano maggiormente incidere nell’azione di coinvolgimento e di sensibilizzazione della popolazione dei loro territori.

 

  • Il 1° incontro si terrà Martedì 30 Marzo 2021 alle ore 18.00 
         Simone Agnetti "Color di Perle: Dante e le donne" - Letture a cura di Claudia Foletti, attrice

     
  • Il 2° incontro si terrà Martedì 6 Aprile 2021 alle ore 18.00 
         Elena Caneva "Dagli stereotipi di genere alla violenza contro le donne"

     
  • Il 3° incontro si terrà Martedì 13 Aprile 2021 alle ore 18.00 
        Anna Lorenzetti  "Le tappe legislative in tema di violenza contro le donne (al 1975 ad oggi)"

     
  • Il 4° incontro si terrà Martedì 20 Aprile 2021 alle ore 18.00 
         Elena Caneva "La violenza intrafamiliare assistita e l'intreccio tra la violenza contro le donne e violenza sui bambini"

     
  • Il 5° incontro si terrà Martedì 27 Aprile 2021 alle ore 18.00 
         Elena Caneva "I costi della violenza e il beneficio di un programma nazionale di prevenzione e contrasto alla violenza maschile sulle donne"

     
  • Il 6° incontro si terrà Martedì 4 Maggio 2021 alle ore 18.00 
         Elena Caneva "La condizione delle donne in epoca Covid-19 e il rischio di emarginazione e violenza"

Per la partecipazione è necessario inviare alla mail segreteriaassessoremorelli@comune.brescia.it il modulo dell’iscrizione e il documento firmato per il consenso al trattamento dei dati.

 

Ricevuta l’iscrizione vi verrà inviato il link di ZOOM per accedere agli incontri. Si ricorda di apporre un “flag” di consenso agli incontri di cui siete interessati.

Su richiesta verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

 

Si allegano locandina, scheda di iscrizione, documento privacy.

 

Per info: segreteriaassessoremorelli@comune.brescia.it | tel . 030 297 8968- 3398740445


 

 

Ufficio: Cultura e Sport
Ufficio: Cultura e Sport
Ufficio: Cultura e Sport

Primavera - estate 2022 - Le iniziative del Comune

 

Per contrastare la proliferazione delle zanzare nelle stagioni primaverile, estiva ed autunnale il Comune di Roncadelle, ha introdotto diverse iniziative, chiamando a raccolta anche i cittadini. Il Comune, infatti, ha la possibilità di intervenire solamente sulle aree pubbliche, mentre nelle aree private, che sarebbero quantificabili in almeno il 70% della superficie comunale, è importante che siano i cittadini a porre in essere alcuni comportamenti ed azioni utili a contrastare la proliferazione di questi insetti.


Le iniziative del Comune

 

Il Comune, come ogni anno, ha messo a punto un insieme di azioni e buone pratiche da realizzare da parte sia dell’Ente sia della cittadinanza.
Il Comune di Roncadelle partecipa al Piano di lotta regionale per la prevenzione e il contrasto alla diffusione delle zanzare. Per combattere l’insetto e gli eventuali rischi sanitari dei quali può essere portatore, l’Amministrazione ha affidato a una ditta specializzata il compito di effettuare i trattamenti larvicidi dei olre 2.500 mila tombini e caditoie presenti su suolo pubblico, secondo un calendario concordato con, che prevede l’esecuzione di cicli di trattamenti con cadenza mensile (indicativamente da maggio a ottobre).


Una particolare attenzione è dedicata al trattamento delle aree scolastiche e delle aree verdi attrezzate, ossia di quelle aree maggiormente sensibili del territorio, in quanto prevedono la presenza di bambini e in generale di persone per tempi prolungati.
Solamente in caso di infestazioni particolarmente intense presso siti sensibili, previo parere favorevole dell’Azienda sanitaria e con carattere di eccezionalità, in accordo con la più recente normativa sulla mitigazione dei rischi, saranno eseguiti interventi per eliminare gli esemplari adulti, in fasce orarie durante le quali non vi siano utenti e che permettano un congruo periodo di dispersione del prodotto.


In generale, gli interventi adulticidi sono sconsigliati, sia per la scarsa durata dei loro effetti (pochi giorni) sia in quanto nei tempi lunghi possono risultare inefficaci, sviluppando nell’insetto forme di resistenza al prodotto utilizzato. Tuttavia, su richiesta e in condizioni particolari e/o di emergenza il Comune svolge trattamenti adulticidi. Si tratta di trattamenti effettuati solo in condizioni di "piccola emergenza", quando la popolazione di zanzare raggiunge livelli importanti in aree sensibili come giardini scolastici, pertinenze di strutture sanitarie e case di riposo e contesti simili.


Il monitoraggio mediante ovitrappole è un metodo indiretto di sorveglianza in grado di ottenere informazioni sullo sviluppo della popolazione di adulti di zanzara tigre. Attraverso la rilevazione del numero di uova deposte in contenitori attrattivi per le femmine gravide è possibile stimare il livello di infestazione da zanzara tigre nei centri urbani monitorati. Il Comune di Roncadelle da quest’anno ho messo in campo un Piano di Monitoraggio che interessa 20 siti sul territorio comunale.

 

Le azioni dei cittadini
La farmacia comunale, metterà in vendita anche nel 2022 i prodotti larvicidi più diffusi al prezzo convenzionato di 4.50/ 5,50 euro a confezione. Il solo trattamento sui tombini pubblici, infatti, non produrrebbe risultati apprezzabili se nelle aree private non si agisse allo stesso modo: non più del 30% dei potenziali focolai larvali si trovano in aree di competenza comunale, mentre il restante 70% si trova in aree private.


L'Ordinanza sindacale in vigore stabilisce già l’obbligo, per tutti gli abitanti, di disperdere le raccolte d’acqua e di trattare con larvicidi quelle che non si possono eliminare. E’ vietato, inoltre, lasciare contenitori non chiusi ermeticamente negli orti, sottovasi sui balconi o oggetti che possano trattenere l’acqua piovana, poiché anche in minime quantità d’acqua possono svilupparsi centinaia di larve. Particolari categorie professionali (tra cui i gestori di cantieri edili, i vivaisti, i gommisti, i proprietari o gestori di aree scoperte e gli amministratori condominiali) sono tenute ad attuare provvedimenti per rendere indisponibili alle zanzare le piccole raccolte d’acqua necessarie alla riproduzione. La Polizia Locale ed AUSL vigileranno sul rispetto dell'Ordinanza.


Tra le "buone pratiche" per contrastare la proliferazione delle zanzare, si citano ad esempio:


• eliminare gli oggetti che possono riempirsi d’acqua: vasi e sottovasi, recipienti, copertoni, teli impermeabili in grado di trattenere acqua in pieghe ed avvallamenti;
• mantenere secchi e annaffiatoi con l’apertura verso il basso;
• evitare di lasciare le piscine gonfiabili piene d’acqua per più giorni;
• tenere liberi e puliti i tombini, le grondaie e gli scoli dell’acqua;
• inserire i prodotti antilarvali nei tombini, con la cadenza indicata sulla confezione;
• coprire accuratamente le cisterne e i bidoni per la raccolta dell’acqua piovana con coperchi o reti antizanzare;
• svuotare frequentemente l’acqua di sottovasi, abbeveratoi e ciotole degli animali domestici e da cortile (non nei pozzetti ma su pavimentazione o terreno in grado di assorbirla o farla evaporare rapidamente);
• tenere pulite le fontane e le vasche ornamentali introducendo, se possibile, pesci rossi che sono predatori di larve.


La disciplina degli interventi adulticidi
Opere di disinfestazione con prodotti adulticidi da parte di privati cittadini nelle aree di residenza sono sconsigliate, in quanto un utilizzo scorretto può contribuire a creare fenomeni di resistenza delle zanzare agli insetticidi. La vigente Ordinanza (disponibile a fondo pagina) disciplina le modalità degli eventuali interventi adulticidi.


Le indicazioni
Nonostante siano da sempre ampiamente diffusi su quasi tutta la nostra provincia, è bene non rassegnarsi ad avere intorno questi fastidiosi insetti, la cui presenza è superiore agli anni passati e che possono essere veicolo di infezioni come quelle causate dal Virus West Nile.
1. Evitare il ristagno d’acqua: eliminarla da sottovasi e giochi per i bambini, garantire il ricircolo nelle piscine e nelle fontane, inserire in vasche e laghetti predatori naturali come pesci rossi o gambusie che aiutano nella lotta biologica alle zanzare. È bene innaffiare orti e giardini senza creare pozzanghere e coprire sempre con zanzariera o svuotare ogni due giorni eventuali bidoni per la raccolta dell’acqua piovana.
2. Effettuare trattamenti larvicidi: quelli consigliati contro la zanzara tigre sono già efficaci anche contro la culex. I prodotti da adottare possono essere distinti in chimici o microbiologici: si tratta di Presidi Medico Chirurgici (PMC) o biocidi naturali, disponibili in diverse formulazioni (concentrati liquidi emulsionabili, granulari e compresse) e acquistabili in farmacia o presso le rivendite di prodotti agricoli. È sempre consigliabile rivolgersi a personale specializzato per individuare il formulato più appropriato, evitando l’acquisto fai-da-te.


NOTA: I larvicidi di sintesi chimica sono a base di diflubenzuron, s-methoprene e pyriproxyfen. Quelli microbiologici sono a base di Bacillus thuringiensis israelensis (B.t.i.) e di Bacillus thuringiensis israelensis (B.t.i.) + Bacillus sphaericus (B.s.). Di recente è disponibile sul mercato un prodotto a base di silicone (polidimetilsilossano - PDMS) che, formando un film molto sottile sulla superficie acquatica, impedisce lo sviluppo delle larve e delle pupe.


1. Proteggersi sempre dalle punture: in ambienti chiusi usare zanzariere ed eventualmente insetticidi adatti (leggere sempre attentamente le avvertenze). All'aperto, soprattutto nelle ore serali, indossare indumenti di colore chiaro che coprano quando possibile anche braccia e gambe; evitare profumi, creme e dopobarba che attraggono gli insetti; usare repellenti cutanei (verificare sempre le caratteristiche - principio attivo, concentrazione, precauzioni d’uso, ecc. - e l'età minima di utilizzo). Attenzione, le abitudini della zanzara culex cambiano nel corso della stagione e, verso la fine dell’estate, cominciano a pungere anche al crepuscolo.


2. Donne in gravidanza e minori: dovrebbero consultare il proprio medico o farmacista per individuare il prodotto più indicato, mentre particolare attenzione va posta ai bambini di età inferiore ai 3 mesi, per i quali l’utilizzo dei repellenti è comunque sconsigliato.


La zanzara tigre
La zanzara tigre (Aedes albopictus), grande come una zanzara comune, viene dall'Asia ed è stata rinvenuta in Italia per la prima volta nel 1990. La si riconosce per il colore nero, per una linea bianca sul dorso e per anelli bianchi sulle zampe. La zanzara tigre depone le uova sulle pareti interne di contenitori in cui c'è acqua (sottovasi, bidoni, tombini): qualsiasi contenitore artificiale, anche piccolo come un barattolo, può far nascere decine e decine di zanzare e diventare un focolaio d'infestazione. Le uova si schiudono quando vengono sommerse dall'acqua: in una-due settimane le larve si trasformano in zanzare. La zanzara tigre è molto aggressiva, vola basso, in sciami, punge prevalentemente di giorno e all'aperto, soprattutto gambe e caviglie; è in grado di pungere anche attraverso la stoffa di abiti leggeri e non tutti i repellenti sono sufficientemente efficaci.

 

 

 

GAZA - SALVIAMOLI
Ufficio: Cultura e Sport

 

Il Comune di Roncadelle informa la cittadinanza che, nel mese di giugno,

si terranno diverse manifestazioni nazionali a sostegno della popolazione palestinese e per la pace a Gaza.

Le iniziative, promosse da varie associazioni, movimenti e partiti,

intendono sensibilizzare l'opinione pubblica e chiedere un impegno concreto contro la guerra.

Si da evidenza all'appello promosso dalla Fondazione Perugia Assisi.

  

Bisogna essere disumani
per non intervenire!
 
La Fondazione PerugiAssisi aderisce e
invita tutte e tutti a partecipare alle manifestazioni di Roma e Marzabotto
7 giugno - 15 giugno - 21 giugno
 
Gli Stati Uniti continuano a bloccare l’Onu.
L’Italia deve fare quello che non ha ancora fatto!
Andare a salvare i sopravviventi di Gaza!
 
FIRMA l’appello “Salviamoli! – Abbiamo il dovere di proteggerli!”
 
 
LEGGI “perché dobbiamo intervenire”
 
 
 

 

STORIA E ARTE A RONCADELLE

 

cronologia

 

Sec. I d.C. - Il territorio di Roncadelle, che nella sua parte orientale è lasciato in balìa del Mella e della vegetazione spontanea, nella parte occidentale è sottoposto alla centuriazione romana e viene gradualmente messo a coltura da vari coloni e legionari congedati dall’esercito, che vi si stabiliscono.

 

Sec. III – IV – Molti piccoli poderi locali vengono gradualmente accorpati da grandi proprietari terrieri, di cui non si conoscono i nomi. Sextus Niger Sollonius, ricordato in una iscrizione votiva su pietra trovata presso il Savoldo, è con ogni probabilità uno dei possidenti locali.

 

Sec. V – Alla caduta dell’Impero romano, campi coltivati si alternano ad aree boscose, specie lungo il Mella, e a brughiere ghiaiose e radure incolte. Tutta la zona entra a far parte del territorium civitatis, che si estende per una circonferenza di circa 20 km intorno alla città.

 

535 – 553 – La lunga guerra tra Goti e Bizantini porta rovine, carestie e pestilenze.

 

569 – Brescia diventa sede di un ducato longobardo. I grandi proprietari terrieri vengono espropriati, mentre contadini e piccoli proprietari sono ridotti a servi ed obbligati a versare ai nuovi padroni un terzo dei prodotti del raccolto.

 

Sec. VIII – Ai tempi di re Astolfo il territorio di Roncadelle è una curtis regia, di proprietà della corona longobarda, in parte coltivato a prati e a vigne e in parte mantenuto a selve e boschi per le cacce reali e come riserva di legname per il palazzo ducale di Brescia.

 

760 – Il 4 ottobre il re longobardo Desiderio dona buona parte del territorio di Roncadelle al monastero femminile di S. Salvatore fondato nel 753 dalla moglie Ansa e gestito dalla figlia Anselperga: 50 iugeri (120 piò) di terra coltivabile e 50 iugeri di boschi appartenenti alla corte ducale presso il fiume Mella “nel luogo detto Runca, che è Runco Novo”. Vi vengono assegnati quattro servi con le loro famiglie, utili per l’allevamento del bestiame, cioè due porcari (Ghisolo e Radolo di Contegnaga), un pecoraio (Deusdedolo di Lodrino) e un vaccaro (Ansteo di Quinzano).

 

763 – Il re Desiderio fa trasferire dall’isola toscana della Gorgona al monastero di S. Salvatore il corpo della martire cartaginese S. Giulia, che dopo qualche decennio, grazie alla diffusa devozione popolare, farà cambiare denominazione al monastero bresciano.

 

Sec. X – Dopo le devastanti incursioni degli Ungari e i disordini causati dalle lotte di potere, si erigono strutture di difesa: una torre di guardia a sud presso la strada di Torbole, una cascina fortificata a nord.

 

1038 – Il vescovo di Brescia concede ai “liberi homines”, cioè al nascente Comune cittadino, i territori lungo il fiume Mella e il fiume Oglio, da lui ricevuti con l’investitura imperiale del 1037.

 

Sec. XI-XII - Il territorio locale ricomincia ad essere trasformato dall’azione di decine di contadini, che disboscano e livellano i terreni, prosciugano gli acquitrini, canalizzano le acque, arginano le rive dei corsi d’acqua e coltivano diversi appezzamenti di terra.

È documentato da questo periodo il nome di Runkethelle, che deriva da runcare, ossia liberare il terreno dalla vegetazione spontanea e prepararlo alla coltivazione. Il suo territorio si va gradualmente definendo tra il fiume Mella ad est, la campagna di Fiumicello e Tezate di Guxago a nord, la campagna di Triviado e Torbole ad ovest, la strada di Urceis a sud.

 

1158 (luglio) – L’imperatore Federico Barbarossa assedia Brescia: tutto il territorio intorno alla città è devastato dal suo esercito, che pianta le tende tra i campi coltivati e depreda ogni cosa.

 

Sec. XIII - Con la costruzione della fortezza di Orzinuovi, la “strada degli Orzi” acquista nuova importanza. A Roncadelle viene realizzato un hospitium per l’assistenza ai viandanti, gestito dal monastero di S. Giulia. Sorge, presso la roggia Mandolossa, il nucleo rurale di S. Giulia (poi chiamato Sant’Ulgina) per i dipendenti del monastero, nell’area corrispondente all’attuale proprietà Tomasoni-Zucchelli. Vi viene realizzata anche una chiesetta, dove il monastero manda un sacerdote ad officiare la domenica e le altre feste comandate, salvo impedimenti dovuti alle forti intemperie o alle esondazioni del Mella. Nelle vicinanze sorgerà poi anche un mulino ad acqua attivato da una derivazione della roggia Mandolossa, che rimarrà in funzione fino al 1961.

 

1233 – Il territorio esterno alle mura di Brescia per tre miglia risulta sottoposto direttamente alla città: è chiamato “chiusure” ed è suddiviso tra i quartieri cittadini. Ad ovest le Chiusure arrivano fino al Mella. Pochi anni dopo il Comune di Brescia rivendica tutti i suoi diritti lungo le sponde del Mella da Sarezzo a Castelnuovo. 

 

1238 – Dal 3 agosto al 9 ottobre l’esercito dell’imperatore Federico II (12.000 uomini) assedia Brescia accerchiando la città, senza riuscire ad espugnarla. Devastazioni nelle campagne suburbane.

 

1249 – Il Comune di Brescia affida alla comunità di Torbole l’incarico di costruire a Roncadelle il ponte sul fiume Mella e di mantenerlo in efficienza, in cambio di esenzioni fiscali ventennali. Gli abitanti del locus di Roncadelle vengono esentati dall’obbligo di sistemare e riparare le strade e gli argini di pubblico interesse non essendo considerati “nec universitas nec communitas”, ma essenzialmente “familli” del monastero di S. Giulia. 

 

A causa delle persistenti agitazioni politico-religiose e lotte intestine, il patrimonio monastico viene dilaniato e dissipato in gran parte. Alcuni terreni di S. Giulia vengono acquisiti o usurpati da vassalli e affittuari del monastero (Avogadro, Ugoni, Baiamonti, Brusati, Maggi, Lavellongo, Cazzago, Federici, Palazzo) e da famiglie cittadine arricchitesi con i commerci o con attività artigiane (Porcellaga, Ochi, Dolzani, Gualandi, Pregnacchi, Guaineri, Boni).

 

1298 – Il Comune di Brescia pone “potherum et possessiones” del monastero di S. Giulia, situati in “churte et terratorio de Ronchatellis” sotto la custodia delle Chiusure urbane diffidando chiunque dall’arrecarvi danni.

 

1306 – È documentata la presenza di una comunità organizzata, che provvede alle necessità collettive tramite la vicìnia (assemblea dei capifamiglia “originari”). Le riunioni si tengono nella piazzetta davanti alla chiesa di S. Giulia. Il 15 maggio di quell’anno i vicini manifestano l’esigenza di un sacerdote permanente a Roncadelle e si obbligano a versare annualmente per il suo sostentamento sei lire imperiali, cinque some di frumento, due carra di vino e tre sestari di legumi. Questa deliberazione manifesta chiaramente una crescita demografica ed un certo sviluppo economico locale, ma anche una nuova coscienza comunitaria: può essere considerata l’atto di nascita della comunità roncadellese.

 

1311 – Il lungo e inutile assedio dell’imperatore Arrigo VII a Brescia (dal 19 maggio al 24 settembre) e la cruenta lotta tra guelfi e ghibellini locali hanno conseguenze devastanti nella campagna circostante. Nei mesi successivi, la peste infierisce su Brescia provocando migliaia di morti.

 

Le persistenti lotte intestine tra le fazioni portano poi il territorio bresciano sotto il dominio di Signorie esterne. Nel 1337 i Visconti di Milano impongono il loro dominio su Brescia e il suo territorio.

 

1340 ca - Si affermano sul territorio locale i Porcellaga (Giovannino con i figli Bertolino e Pecino), allevatori e macellai provenienti da Iseo. Divenuti proprietari di terreni ad ovest di Brescia, ottengono l’appalto dei dazi cittadini sulle merci in transito a Roncadelle, nonché la gestione dei boschi demaniali (saletti) lungo le rive del Mella. I Porcellaga gestiscono anche l’hostaria (che prende il posto dell’hospitium di S. Giulia), da cui possono controllare, tramite uomini armati, il transito di merci riscuotendone i dazi e dalla quale si andrà sviluppando la Contrada di Sotto.

 

1348-49 – Peste nera.

 

1364 – Pecino Porcellaga eredita la quota di proprietà del defunto fratello Bertolino (marito di Cecilia Belasi) e acquista altri terreni a Roncadelle, Onzato, Fiumicello e Gussago.

 

1386 - Il territorio di Roncadelle compreso tra il Mella e la roggia Mandolossa viene inserito a pieno titolo nelle Chiusure di Brescia, ossia nel territorio suburbano direttamente controllato dalla città per motivi di sicurezza e di approvvigionamento. Per favorirne lo sviluppo economico, vengono concessi alcuni privilegi fiscali agli abitanti presenti e futuri di Roncadelle.

 

1388 – La parrocchia suburbana di Fiumicello (di cui fa parte il territorio di Roncadelle) si stacca dalla parrocchia urbana di S. Giovanni.

 

1393 – Antonio Porcellaga fa eseguire i lavori del “vaso” Porcellaga, progettato da suo padre Pecino per irrigare i terreni di Roncadelle con le acque del Mella partendo da Cobiato.

 

Inizio ‘400 – I figli di Pecino Porcellaga erigono un castello a Roncadelle per affermare il loro dominio sul territorio e proteggere i loro beni. La costruzione diventa la loro residenza di campagna, un magazzino agrario permanente, il riferimento amministrativo locale e la sede di guardie private. La scelta ubicativa ha anche l’effetto di tenere unite le due contrade che si vanno formando: quella dei Cortivi di Sopra, abitata da contadini e più legata alle tradizioni, e quella di Sotto (o dell’Osteria) abitata soprattutto da artigiani e commercianti e più aperta alle novità esterne.

 

1410 – Il comune di Brescia (in accordo con Pandolfo Malatesta), per estinguere un grosso debito nei confronti di Antonio e Marco Porcellaga, assegna loro “in perpetuo” l’appalto dei dazi e dei “saletti” di Roncadelle. Ciò consente ai Porcellaga di esercitare un potere quasi assoluto sul territorio locale.

 

1412-48 – Periodiche pestilenze e carestie colpiscono il territorio bresciano.

 

1422 ca – Il popolare predicatore francescano Bernardino da Siena predica a Brescia e in varie località del Bresciano, tra cui Orzinuovi, transitando anche da Roncadelle.

 

1426 (6 ottobre) – Brescia giura fedeltà alla Repubblica di Venezia tramite i suoi 284 rappresentanti, tra i quali figurano tre Porcellaga e due Guaineri.

 

1431-48 - Nelle continue guerre tra Milano e Venezia per il possesso di Brescia, il territorio di Roncadelle diventa spesso accampamento di truppe, con conseguenti scorribande e requisizioni.

 

1435 – Nell’atto di divisione dei beni tra i quattro figli di Marco Porcellaga vi è la prima descrizione del castello di Roncadelle: circondato da un fossato e da muraglie, è dotato di torre, quattro abitazioni, un grande cortile interno, portico, fienili, un pozzo coperto, un torchio e un forno. Sul territorio locale i Porcellaga possiedono anche una fornace ed una segheria.

 

Sec. XV - Sorgono, ad opera dei Porcellaga, le cascine di Antezzate e di Villanuova, mentre i Federici costruiscono la cascina Fedrisa. Nella chiesetta di S. Giulia viene eseguito l’affresco “Crocifissione e quattro Santi”. Inizia per Roncadelle un periodo di sviluppo economico, demografico ed artistico.

 

1470 ca - Viene eretta, forse ad opera di frati francescani, una cappella in onore di S. Bernardino da Siena (ora chiesa parrocchiale). Presso la chiesetta viene poi realizzato il camposanto.

 

1478 - La terribile pestilenza del “marzöch” causa diversi morti e diffonde tra la popolazione il culto di S. Rocco. Il Consiglio generale di Brescia si riunisce fuori città, anche a Roncadelle.

 

1488 – Con la storica “serrata” del Consiglio generale di Brescia, i Porcellaga fanno parte permanentemente dell’aristocrazia bresciana.      

 

Sec. XVI – Accanto all’Osteria di Roncadelle, che mantiene l’esclusiva locale sulla vendita del pane, del vino e della carne, sorgono edifici a due piani dove si stabiliscono alcuni artigiani e commercianti: un ferraio, un marangone, un calzolaro, un sartore, un barbero, un parolaro, uno zerlotto. Ma sono soprattutto gli scudellari o boccalari (Zanetti, Scabusi, Merici, Tonetti e poi Malgaretto) ad arricchirsi sfruttando l’abbondante presenza di argilla sul territorio locale per produrre stoviglie in maiolica, che tendono a sostituire i vecchi recipienti in metallo e in legno. Essi realizzano belle abitazioni nella Contrada e danno un consistente contributo economico alla parrocchia locale.

 

1505 – Viene scavata la seriola Castrina con presa a Palazzolo sull’Oglio fino ai terreni di Antezzate.

 

1515 – Gerolamo Porcellaga lascia come obbligo testamentario la designazione e il mantenimento di un sacerdote a Roncadelle, dopo aver acquistato il giuspatronato della chiesetta di S. Bernardino. 

 

1525 ca - I Porcellaga e la popolazione di Roncadelle (circa 700 abitanti) si impegnano a mantenere un sacerdote permanente a Roncadelle presso la chiesa di S. Bernardino, che viene poi ampliata ed abbellita, anche con l’intervento del Romanino, che affresca sulla parete dell’antico presbiterio (ora sacrestia) una “Madonna con Bambino e Santi protettori” (strappato nel 1960 e trasferito su un altare laterale). In questo dipinto sono rappresentati S. Bernardino da Siena (ora patrono parrocchiale), S. Domenico di Guzman (cui erano particolarmente devoti i Porcellaga), S. Sebastiano e S. Rocco (invocati dalla popolazione contro le frequenti pestilenze). Un altro dipinto pregevole eseguito nello stesso periodo è la “Natività” di scuola del Romanino (Francesco Prata di Caravaggio?).

 

1531 – Viene eretto il campanile della chiesa di S. Bernardino e vi è collocata una campana.

 

1540 – Il primo curato di Roncadelle risulta don Gerolamo Faustini di Castelcovati, che è anche cappellano della chiesetta di S. Giulia. Egli favorisce la nascita della locale Confraternita del Ss. Sacramento (o Scuola del Corpus Domini) con fini devozionali e assistenziali, cui viene affidata la gestione dell’altare laterale sinistro della parrocchiale.

 

1542 - È costruita e affrescata la santella rurale di S. Giulia.

 

1555 – La chiesa di S. Bernardino, autorizzata ad amministrare i battesimi in parrocchia, si dota del fonte battesimale in marmo.

 

1556 – Ercole Guaineri sposa Susanna Porcellaga e diviene proprietario in Roncadelle (Villanuova).

 

1564 – Il curato di Roncadelle, don Bernardo Bertoldi di Castegnato, in obbedienza alle indicazioni del Concilio di Trento, inizia a registrare i battesimi, le sepolture e i matrimoni della parrocchia.

 

1565 (3 giugno) – La chiesa parrocchiale è consacrata dal vescovo suffraganeo Duranti.

 

1566 – Agostino Gallo ne “Le tredici giornate della vera agricoltura” descrive una giornata di caccia dei Porcellaga a Roncadelle presso il roccolo dotato di candelabri invischiati e richiami.

 

1570 - Una epidemia di “febbri maligne” riduce la popolazione locale a 560 abitanti.

 

1575 - L’ala occidentale del castello viene trasformata in palazzo signorile e affrescata da Pietro Marone e Stefano Rosa.

 

1576-77 - Peste “di San Carlo”. Banditismo e violenze sulle strade del Bresciano.

 

1582 – Viene deliberata la ricostruzione del ponte sul Mella all’altezza di Roncadelle.

 

1590 – Pietro Bagnadore dipinge la prima “Annunciazione” su tela che, dopo essere rimasta a lungo esposta in Piazza Loggia a Brescia, finirà nella chiesetta di Antezzate come pala d’altare.

 

1609 – Don Bartolomeo Silvestri favorisce la nascita della “Confraternita del S. Rosario” a Roncadelle e al culto mariano viene dedicato l’altare laterale destro della parrocchiale.

 

1613 – I rettori di Brescia stabiliscono che i proprietari di terreni lungo il Mella tra il ponte di San Giacomo e quello di Roncadelle debbano costruire adeguati argini su quel tratto di fiume.

 

1620 circa – Paolo Savoldi fa costruire, presso i terreni da lui posseduti (166 piò), una pregevole villa di campagna a Roncadelle, chiamata “Savoldo”, con torre colombaia e cappella di Ognissanti.

 

1626 – Muore Sansone Porcellaga. Si sospetta che sia stato avvelenato dalla moglie Camilla Fenaroli.

 

1629-30 – La carestia e la peste causano molti morti.

 

1635 – Camilla Fenaroli viene condannata al confino per aver esercitato atti di indebito dominio sulla popolazione di Roncadelle valendosi dell’assistenza di “gente sicaria et trista”. Due anni dopo è condannata all’esilio come istigatrice di alcune uccisioni, mentre sua figlia Veronica Porcellaga è condannata a cinque anni di prigione per il tentato omicidio del marito Carlo Martinengo da Barco.

 

Dal 1639 - Il castello di Roncadelle diventa un sicuro rifugio per Pietro Aurelio Porcellaga e suo fratello Orazio detto Sansone, che insieme ad una banda di büli (bravi) compiono diversi delitti e soprusi, anche nei confronti della popolazione locale. Tra l’altro, esigono che le ragazze del paese partecipino alle feste organizzate nel castello, punendo coloro che vi si oppongono, curato compreso.

 

1643 – Pietro Aurelio Porcellaga sposa Ippolita Averoldi (13 anni), da cui nasce Chiara Camilla.

Don Ludovico Porcellaga fa eseguire per la chiesetta di S. Rocco nella frazione di Villanuova la tela che rappresenta S. Rocco e S. Sebastiano, ora conservata nella parrocchiale.

 

1646 - L’estimo delle Chiusure di Brescia certifica che i terreni di Roncadelle sono quasi tutti coltivati, se si esclude la fascia più vicina al Mella. La contrada di Sotto è formata da una trentina di unità immobiliari, quasi tutte a due piani, con nove botteghe artigiane o commerciali, oltre l’Osteria. Nei pressi del castello sono sorte una trentina di abitazioni e alcuni edifici di trasformazione, come la fornace e il mulino nuovo. Nella contrada di Sopra c’è una sola bottega (fabbro Andreoli) e circa 20 edifici allineati lungo il lato sud della strada per Travagliato; sul lato nord vi è solo il locho di S. Giulia con il vecchio mulino e l’antica chiesetta. I maggiori agglomerati nella campagna circostante sono il cascinale di S. Giulia, la Fedrisa, Antezzate e Villanuova. I sei maggiori possidenti locali (S. Giulia, Porcellaga, Ospedale Maggiore di Brescia, Federici, Castrini, Guaineri) possiedono circa l’80% del territorio di Roncadelle.

 

1647 (4 aprile) – In un agguato teso dai rettori di Brescia al ponte sul Mella, Pietro Aurelio viene catturato e suo fratello Orazio (20 anni) ucciso. La madre Camilla Fenaroli ne muore di crepacuore. Grazie anche alle testimonianze di alcuni roncadellesi, il Porcellaga viene condannato alle galee, sulle quali morirà nel 1653. Finisce così un cupo periodo feudale e la popolazione locale ritrova la propria dignità, ricomponendosi attorno ai comuni valori cristiani.

 

1659 – Chiara Camilla Porcellaga, unica erede legittima dei beni di Roncadelle, sposa il marchese Gaspare Giacinto Martinengo Colleoni. Il paese vive un periodo di rinnovamento civile e morale.

 

1660 – Viene nominato parroco don Faustino Agosti, che conduce una vita esemplare, ispirata allo spirito evangelico; sceglie di vivere in comunità con i propri collaboratori diretti e avvia numerose iniziative, tra cui l’istituzione di una scuola per fanciulli (maschi) gestita da don G. Battista Borboni di Ome. Egli dà grande impulso alla “dottrina” per gli adulti, alla quale partecipano anche fedeli di altre parrocchie. Tra i cappellani che vivono in parrocchia vi è Giorgio Dusi, il primo sacerdote roncadellese di cui si ha notizia.

 

1668 – Inizia il rifacimento della chiesa parrocchiale, che assume dimensioni molto più ampie e una struttura più solida, ingentilita da un bel protiro all’entrata. All’interno vengono installati quattro altari laterali e un organo musicale. La pala dell’altare maggiore è di Francesco Paglia e rappresenta S. Bernardino, S. Rocco e S. Sebastiano. Contigua alla chiesa è l’abitazione del parroco.

 

1680 ca – Il Martinengo Colleoni, assistito dall’architetto G. Battista Croppi, inizia la trasformazione del castello di Roncadelle in sontuosa dimora signorile con un aspetto più moderno e dimensioni più imponenti. Viene avviato anche un progetto urbanistico, che realizza una piazza davanti all’ingresso nord del castello e una larga via prospettica (attuale via Roma) che conduce alla chiesa parrocchiale.

 

1696 (13 luglio) – Muore don Faustino Agosti, che lascia alla chiesa di S. Bernardino un legato di 500 scudi con l’intento di sollevare la popolazione locale dall’obbligo di autotassarsi per contribuire al sostentamento del parroco. Come da sua disposizione, viene sepolto nella chiesa parrocchiale.

 

1698 – Muore Chiara Camilla Porcellaga e, secondo la sua volontà, viene sepolta nella chiesa parrocchiale di Roncadelle (sotto il pavimento, ora murato). Suo marito morirà tre anni dopo.

 

1701-06 – La guerra di successione spagnola interessa anche il territorio di Roncadelle, che nell’agosto 1701 ospita le truppe imperiali guidate dal principe Eugenio di Savoia e, negli anni successivi, assiste impotente a diverse scorrerie militari con conseguenti requisizioni e scontri armati.

 

1703 – Il pittore milanese Giuseppe Merati affresca le nuove stanze del castello e vi ritrae anche l’arrivo di Eugenio di Savoia con le sue truppe a Roncadelle.

 

1705 – Don Guglielmo Dusi (cappellano di S. Giulia) fa costruire in Contrada di Sotto presso la propria abitazione una chiesetta di diritto privato dedicata a S. Antonio da Padova.

 

1711 – La sistemazione interna della chiesa di S. Bernardino può dirsi completata, con l’installazione dell’altare maggiore, splendida opera d’intaglio dei Corbarelli, e dei quattro altari laterali in marmo.

Il patrimonio artistico della chiesa è arricchito da oggetti di valore (ostensorio, calici, croci, pissidi, ecc.), da indumenti liturgici (piviali, pianete, stole, ecc.), da grandi tele pittoriche, arredi e reliquiari.

 

1722 – Il marchese Pietro Emanuele Martinengo Colleoni riceve in gran pompa nel castello di Roncadelle la principessa bavarese Anna Luigia Cristina di Sultzbach, che si sta recando in Piemonte per sposare il principe ereditario Carlo Emanuele di Savoia.

 

1740 ca – Sopra l’altare maggiore della chiesa parrocchiale viene applicata, per il tabernacolo, una imponente tribuna in marmo attribuibile ai Fantoni di Rovetta.

 

1746 – Muore Pietro Emanuele Martinengo Colleoni, “il buon marchese”. Il castello di Roncadelle viene ereditato da Maria Licinia Martinengo Bentivoglio, che morirà nel 1763 lasciando i beni di Roncadelle (piuttosto trascurati) alla figlia Matilde, sposata con Marcantonio Erizzo di Venezia.

 

1756 – Il monastero di S. Giulia costruisce un cascinale sulla strada rurale per Travagliato, cui si aggiungono una grande stalla (1766), una chiesetta dedicata alla B. Vergine Maria (1776) e delle case coloniche (1785) volute dalla badessa Maggi.

 

1780 ca – Il pittore Sante Cattaneo dipinge la bella tela “Cristo morto con Vergine, S. Giovanni e Maddalena” esposta nella chiesa di S. Bernardino (gravemente danneggiata da un fulmine nel 1979).

 

1796 – Le truppe napoleoniche raggiungono Brescia, portandovi una ventata di novità e ponendo termine al lungo dominio veneto sul territorio bresciano. Vengono spazzati via gli antichi privilegi. Mentre alcuni festeggiano, molti parrocchiani invocano il ritorno all’antico ordine.

 

1797 - Disordini e violenze si susseguono sul territorio bresciano, ma anche speranze di cambiamento. Tra l’altro, sono soppressi i monasteri e le confraternite e incamerati i loro beni  per fini assistenziali.

 

1798 - Le proprietà di S. Giulia a Roncadelle (810 piò), confiscate dal governo provvisorio della Repubblica Cisalpina, vengono vendute al ricco armiere Ludovico Franzini di Gardone Valtrompia. Termina così la millenaria presenza del monastero sul territorio locale.

 

1800 – Roncadelle diventa comune autonomo. La sua popolazione è di circa 850 abitanti. Il suo territorio appartiene quasi totalmente ad una ventina di proprietari non residenti in paese. Il primo Amministratore municipale è Gaetano Piozzi, residente nella contrada di Sotto (löch dèi Gavass), che adibisce un locale della sua abitazione a ufficio comunale.

 

1806 – I nob. Guaineri acquistano dagli Avogadro lo stabile di Villanuova con relativi terreni.

 

1813 – I defunti di Roncadelle non vengono più seppelliti presso la chiesa parrocchiale, ma nell’apposito camposanto, realizzato fuori dal centro abitato, in via della Chiesa (ora via Marconi).

 

1815 – La carestia e il tifo petecchiale colpiscono la popolazione locale per alcuni anni. Una processione per invocare serenità viene riprodotta in un quadretto votivo nella cappella di S. Giulia. 

 

1816 (12 febbraio) – La suddivisione amministrativa attuata dal governo austriaco del Lombardo-Veneto conferma l’autonomia amministrativa di Roncadelle. Il consiglio comunale è formato dai possidenti locali. I nob. Guaineri acquistano il castello dagli Erizzo al prezzo di 84.000 lire milanesi. La scuola pubblica obbligatoria è posta sotto il controllo del parroco.

 

1819 – Si concludono le rilevazioni del catasto napoleonico sul territorio locale, che risulta di 872,78 ettari. I proprietari sono 90. Il 71% del territorio appartiene a sette famiglie: Franzini (167 ettari), Guaineri (124), Federico Martinengo (115), sorelle Bentivoglio (70), Giovanni Bonomi (50), Federici (51), Calini (40). In via S. Bernardino esistono due palazzi con parco appartenenti a Giovanni Bonomi, che servono in parte da filanda (poi acquistati dai Berardi e dai Dusi).

 

1821 – Deputato municipale è Scipione Guaineri. Il Comune prende in affitto dai nob. Guaineri un locale da adibire a ufficio comunale ed un altro locale per la scuola elementare pubblica.

 

1827 – Deputati municipali sono Clateo Franzini e Vincenzo Quaresmini. Il ponte levatoio del castello viene sostituito da un ponte fisso in pietra.

 

1836 – Il colera provoca la morte di 35 roncadellesi tra il 16 giugno e il 23 agosto. Nella deputazione comunale di Roncadelle, oltre a Franzini e Quaresmini, ci sono Luigi Dusi e Manlio Calini.

 

1840 – Le acque del Mella invadono l’ufficio del Comune.

 

1849 – Nelle dieci giornate di Brescia combatte anche il giovane Rodolfo Rodolfi, futuro sindaco di Roncadelle, che manterrà vivo lo spirito risorgimentale.

 

1850 – Memorabile alluvione del Mella in agosto, che provoca ingenti danni alle colture e suscita la solidarietà di molti italiani, che inviano aiuti immediati e organizzano raccolte di denaro.

 

1851-53 – La crittogama colpisce i vigneti distruggendoli quasi completamente. Il territorio settentrionale del paese viene interessato dalla linea ferroviaria Milano-Venezia.

 

1854 – Epidemia tifoidea. L’uso quasi esclusivo del mais nell’alimentazione diffonde la pellagra, che causa vittime quasi ogni anno: dal 1816 al 1865 è la causa di almeno 56 decessi a Roncadelle.

 

1855 – Epidemia di colera in estate, che causa 34 morti a Roncadelle (dal 14 luglio al 13 agosto), mentre la scarlattina causa altri 10 decessi. Rovinosa alluvione del Mella.

 

1859 (giugno) – Movimenti di truppe francesi e piemontesi in guerra contro l’Austria. La Lombardia è sottratta al dominio austriaco ed entra poi nel Regno d’Italia. Roncadelle ha 1.050 abitanti.

 

1860 (25 marzo) – Prime elezioni libere, ma limitate ai maschi che hanno compiuto 25 anni, che sappiano leggere e che paghino tasse superiori a 40 lire annue. È nominato sindaco G. Battista Fanti.

 

1863 – Sindaco di Roncadelle è Scipione Guaineri. Il nuovo proprietario di Antezzate, Gaetano Facchi, è eletto sindaco a Brescia.

 

1865 – Nuova epidemia di colera in estate. La cascina del Savoldo viene adibita a Lazzaretto.

 

1868 – I nob. Guaineri ristrutturano l’ala nord del castello e vi aprono una cappella presso l’entrata.

 

1871 – Sindaco di Roncadelle è il cav. Francesco Berardi, facoltoso commerciante e banchiere di Brescia con possedimenti a Roncadelle.

 

1873 – Don Francesco Bani, nato a Roncadelle nel 1809, si dimette da maestro comunale dopo 34 anni di insegnamento e chiede al Comune una pensione.

 

1880 – Epidemia di vaiolo.

 

1881 (22 aprile) – Si inaugura la linea tramviaria Brescia-Soncino, prima tramvia a vapore extraurbana. Roncadelle ha un comodo mezzo di comunicazione per Brescia e per la Bassa bresciana.

 

1883 – Sul campanile della parrocchiale viene installato un nuovo orologio meccanico.

 

1885 – Viene approvato lo Statuto organico della Congregazione della Carità di Roncadelle, ente comunale con fini assistenziali, il cui presidente è Francesco Vecchi. La notte del 6 aprile il medico condotto Pietro Cismondi, nell’esercizio della sua funzione, viene travolto da un treno presso il passaggio a livello della ferrovia Milano-Venezia.

 

1886 – Sindaco di Roncadelle è il cav. Rodolfo Rodolfi, valente e innovativo medico bresciano, che a Roncadelle possiede una casa di campagna (poi chiamata “Montecitorio” dagli abitanti). Il Comune delibera l’illuminazione pubblica delle principali strade del paese con cinque lampade a petrolio. Pochissimi sono i giornali che si leggono in paese: il più diffuso è “La sentinella bresciana”.

 

1887 – Viene innalzato il campanile della chiesa parrocchiale e dotato di due nuove campane.

 

1888 – Febbre tifoide a Roncadelle: 28 casi, quasi tutti nella contrada di Sopra. La causa principale è attribuita dal dott. Rinaldo Amighini (ufficiale sanitario del Comune) all’acqua inquinata.

 

1890 – Giovanni Lombardi, acquistata la proprietà di Villanuova dai Guaineri, il 6 ottobre inaugura Villa Lombardi (già uccellanda dei Guaineri) presso il ponte del Mella.

 

1892-94 – Luigi Fantoni esercita la funzione di sindaco. La ditta Porro&Maccarinelli di Brescia costruisce l’organo della parrocchiale utilizzando materiale di provenienza antica. Gli iscritti alla scuola elementare locale sono 75 maschi e 74 femmine, ma nei periodi dei grandi lavori agricoli la frequenza è molto scarsa.

 

1895-96 – Sindaco di Roncadelle è l’ing. Giovanni Tagliaferri. Il Comune ha 11 dipendenti.

 

1897 – È rieletto sindaco Scipione Guaineri. Viene assunta la maestra Rosa Galbiati.

 

1901 – Medico condotto è il dottor Vincenzo Treccani Chinelli, che sposerà Caterina Dusi di Roncadelle. Chiamato “dutùr dei poarècc” per la costante dedizione alla salute della popolazione locale, rimarrà in servizio fino al 1939. È istituito a Roncadelle un “concerto musicale” patrocinato dalla Società Cattolica Operaia per diffondere l’interesse verso la musica e insegnare ai giovani l’uso di strumenti musicali.

 

1902 – Il Consiglio municipale decide di costruire un edificio da adibire a Ufficio comunale, scuola elementare e asilo infantile. Il progetto è offerto gratuitamente dall’ing. Tagliaferri. I lavori vengono affidati all’impresario edile locale Vittorio Verga. Il costo preventivato è di 29.000 lire. Grazie ad un legato della sig.ra Lucia Mussetti vedova Cismondi, viene istituito l’Asilo infantile “per i bambini di ambo i sessi dai 3 ai 6 anni, specialmente poveri” gestito da una maestra e una bambinaia.

 

1903 – L’asilo infantile intitolato a Pietro Cismondi è presieduto dal dr Treccani Chinelli e avviato dall’insegnante Alice Fantoni (19 anni) con una cinquantina di bambini presso il Municipio.

 

1904 – Diventa sindaco Giovanni Dusi. È istituita a Roncadelle una terza classe elementare (mista) tenuta dalla maestra Alice Fantoni, mentre l’asilo infantile viene affidato alle suore di Manerbio.

 

1905 – Il comune di Roncadelle è dichiarato “affetto da pellagra” con decreto prefettizio. Si cambia nome ad alcune vie del paese: via Osteria diventa via Municipio e via Caselle diventa via Cismondi.

 

1907 – La scuola comunale è composta da sei classi gestite dalle maestre Beatrice Bossini (1ͣ e 2ͣ femminile), Rosa Galbiati (1ͣ e 2ͣ maschile), Alice Fantoni (3ͣ e 4ͣ mista).

 

1910 – Vista l’insufficienza dei locali scolastici, Ercole Guaineri offre gratuitamente al Comune un’area adiacente al municipio e un progetto tecnico per la realizzazione di un nuovo asilo infantile, che però non sarà costruito. L’asilo infantile viene affidato alle suore della Sacra Famiglia di Spoleto.

 

1911 – Nella Contrada di Sotto (diventata via Vittorio Emanuele III) l’arresto del sabiunì Angelo Bosetti suscita una rivolta contro i carabinieri. Risultato: due feriti e quattro latitanti. 

 

1912 – La nuova legge elettorale fa aumentare gli elettori di Roncadelle a 348, su una popolazione di circa 1600 abitanti. Il castello e il parco Guaineri sono sottoposti a vincolo dal Ministero della Pubblica Istruzione, in quanto ritenuti di rilevante interesse culturale.

 

1913 – In parrocchia è attiva una filodrammatica maschile.

 

1915 – Arriva a Roncadelle l’energia elettrica per l’illuminazione pubblica, grazie anche al contributo di tre privati cittadini, che prestano al Comune 4000 lire senza interessi.

 

1915-18 – Il tragico tributo di Roncadelle alla prima guerra mondiale è di 32 morti su circa 300 combattenti. A loro verrà dedicato un monumento nel 1921. Dilaga la febbre spagnola.

 

1920 (ottobre) – Le elezioni amministrative danno la vittoria alla lista di sinistra composta da operai e contadini. Nuovo sindaco è Giacomo Trainini. Parroco è don G. Battista Riviera.

 

1921 – Visto lo “stato disastroso” delle finanze del Comune, in costante deficit dal 1917, la nuova giunta delibera un forte aumento delle tasse e della sovrimposta comunale, che colpiscono i maggiori affittuari di terreni e conduttori proprietari: Antonio Facchi (400 piò), Giovanni Lombardi (230), Giulio Dolci (170), Francesco Tomasoni (170), Carlo Chiari (177), Luigi Chiari (150), Giuseppe Lanzani (150), Giovanni Mensi (140), f.lli Speziani (130). Molti di loro si rifiutano di pagare. Il sindaco una sera è assalito da una squadra di avversari politici e, ferito gravemente alla testa, viene sostituito da Angelo Civettini.

 

1922 – La giunta istituisce una scuola serale per adulti e non autorizza l’istruzione religiosa nelle scuole. Si delibera inoltre l’installazione di un centralino telefonico con posto pubblico.

 

1923 – La difficile situazione finanziaria e politica del Comune porta al commissariamento e a nuove elezioni, vinte dalla lista moderata guidata da Mario Lombardi, che diventa sindaco.

 

1924 – La linea tramviaria Brescia-Orzinuovi viene elettrificata. Come molti altri Comuni italiani, Roncadelle offre la cittadinanza onoraria al “grande Duce Benito Mussolini”.

 

1926 – La popolazione raggiunge i 2000 abitanti. Il numero degli addetti all’industria supera quello dei lavoratori agricoli. Il Consiglio comunale si autoscioglie e Mario Lombardi è nominato podestà.

 

1930 – In gennaio assume la carica di podestà Paolo Dusi, che propone (senza successo) la rettifica del confine tra i comuni di Roncadelle e Castelmella (circa Kmq 0,6 per 500 abitanti) per evitare alcuni inconvenienti e per razionalizzare i servizi. Gli iscritti alle scuole elementari sono 335 (di cui 59 di Castelmella) divisi in 6 classi che, a turno, utilizzano le 3 aule a disposizione. Viene realizzato il tratto di autostrada Brescia-Bergamo, che interessa il territorio di Roncadelle.

 

1931 –In ottemperanza ad una disposizione fascista, via Cismondi diventa via Roma. Di conseguenza, via Municipio diventa via Cismondi, dove viene aperto l’ufficio postale di Roncadelle.

 

1933 – Viene allungata la navata della chiesa parrocchiale sacrificando il protiro della facciata e il sagrato. Il parroco don Giacomo Contessa è insignito della croce di Cavaliere della Corona d’Italia.

 

1935 – Allacciamento di Roncadelle alla rete telefonica.

 

1936 –A sud della chiesa viene eretto il primo Oratorio maschile (poi Casa del Giovane) con un salone teatro e le aule per il catechismo. L’Azione Cattolica locale conta 350 iscritti. Accanto al Municipio sorge la Casa del Fascio (ora Centro Civico) su disegno dell’arch. Giulio Manzoni. Segretario politico del Fascio locale è Giovanni Treccani Chinelli. Dal censimento risulta che Roncadelle ha 2.609 abitanti, di cui 925 nelle varie frazioni del comune. La popolazione attiva rappresenta il 40% del totale: 370 addetti all’agricoltura, 479 nell’industria, 35 nei trasporti, 78 nel commercio, 23 nella pubblica amministrazione, etc. Gli analfabeti sopra i 6 anni costituiscono il 7% della popolazione.

 

1937 –Gli iscritti al Fascio locale sono 130 uomini, 37 donne, 101 giovani maschi e 27 giovani femmine. La maestra Rosa Galbiati riceve una medaglia d’oro dal Ministero dell’Educazione nazionale dopo 40 anni di insegnamento.

 

1939 – Mario Lombardi torna a ricoprire la carica di podestà dopo le dimissioni di Paolo Dusi. Dal censimento industriale e commerciale risultano attivi a Roncadelle 7 produttori di latte, 1 di bibite, 1 mugnaio, 3 panifici, 5 esercizi per la lavorazione e la conservazione di insaccati, 1 ditta di lavori in cemento, 3 fabbri ferrai (di cui uno maniscalco), 1 impresa edile, 1 meccanico di biciclette, 4 falegnami, 10 addetti ai trasporti, 3 laboratori di abiti, 1 magliaia e 6 calzolai.

 

1942 – Tre delle cinque campane di bronzo della parrocchiale vengono asportate per “esigenze di guerra”. Saranno ripristinate nel 1951.

 

1943 – Muore la maestra Rosa Galbiati, che fa un lascito testamentario a favore dell’asilo infantile. La nuova “campagna agraria” produce a Roncadelle q.li 8.697 di grano e q.li 4.015 di granoturco.

 

1944 – Palazzo Guaineri diventa un centro clandestino di resistenza antifascista, nonostante la presenza di un comando tedesco, che occupa l’ala occidentale del castello e il vicino stabile della “cavallerizza” adibito ad officina meccanica. Roncadelle ospita circa 1300 sfollati. Un gruppo di resistenza locale si va armando e compie azioni di sabotaggio contro i tedeschi.

 

1945 – Episodi di guerriglia partigiana insanguinano le strade di Roncadelle, dove trovano la morte quattro soldati tedeschi e due “patrioti” locali. Il bilancio delle vittime roncadellesi nella seconda guerra mondiale ammonta a 24 morti. Dopo la Liberazione è nominato sindaco provvisorio Scipione Guaineri. Nasce, su iniziativa del nuovo parroco don Carlo Vezzoli, la banda musicale di Roncadelle. Tutta la popolazione respira finalmente aria di libertà e di partecipazione democratica.

 

CRONACHE RONCADELLESI

 

1946 – L’estensione del diritto di voto a tutti i maggiorenni (donne comprese) consente una grande partecipazione popolare alle consultazioni. Nel Referendum istituzionale, i Roncadellesi votano a grande maggioranza per la Repubblica (1128 voti contro 345). Nelle elezioni comunali vince la lista socialcomunista con 976 voti contro i 495 della lista democristiana: Angelo Manenti diventa sindaco. È eletta in Consiglio comunale anche la giovane partigiana Carmelita Trainini. Nasce, su iniziativa del parroco don Carlo Vezzoli, la banda musicale di Roncadelle, che verrà poi diretta a lungo dal maestro Francesco Montagnini di Urago Mella.

 

1947 – Nell’area dell’ex cavallerizza dei nob. Guaineri, acquistata dalla parrocchia, viene inaugurato il nuovo Oratorio maschile intitolato a S. Luigi Gonzaga, che prevede la realizzazione di una sala cinematografica (m. 31 x 13) e di un campo sportivo di m. 110 x 45.

 

1949 –Uno sciopero dei braccianti agricoli si trasforma in scontro armato a Villanuova, dopo che Mario Lombardi ha chiamato dei “liberi lavoratori” da Travagliato: il bilancio dei disordini è di almeno 15 feriti. Un incendio nella cabina di proiezione del cinema-teatro “Aurora” provoca la morte del giovane Giuseppe Rossi e ustioni a Walter Bertoletti.

 

1950 – La linea tramviaria Brescia-Soncino è sostituita da un autoservizio, che garantisce maggiore rapidità e regolarità di corse. Vengono asfaltate le principali strade interne del Comune: via Marconi, via S. Bernardino, via Roma, via Cismondi. Sorgono in via Roma locali per l’ambulatorio medico, l’ufficio collocamento, lo spaccio comunale (poi Coop di consumo), i lavatoi pubblici.

Medici condotti sono i dott. Giulio Navoni e Vincenzo Ribaudo.

 

1951 – La popolazione locale è di 3.330 abitanti, di cui 947 in cascine o case sparse. Gli addetti all’agricoltura sono 388, alle industrie 459, alle costruzioni 118, al commercio 128. Le abitazioni sono 729 (2001 stanze), di cui 523 in affitto; 649 hanno la latrina esterna e solo 10 hanno il bagno. Nelle elezioni amministrative la lista “Falce e Martello” vince di misura (772 voti contro 761) sulla lista democristiana. Ad Antezzate si apre una scuola elementare per i bambini della zona. L’avv. Carlo Turlini pubblica le sue “Poesie dialettali” con l’editore Gatti di Brescia.

 

1952 – Viene decisa la costruzione di nuove abitazioni in edilizia economico-popolare, destinate anche ad alcuni sfollati stabilitisi a Roncadelle durante la guerra: 6 appartamenti col Piano Fanfani in via Roma e poi il Quartiere XXV aprile con villette bifamiliari.

 

1953 – Dopo le dimissioni di Angelo Manenti, è eletto sindaco il socialista Eugenio Braghini, che avvierà la costruzione della nuova scuola elementare nel cuore del paese.

 

1956 – Nelle elezioni comunali i socialcomunisti ottengono 900 voti, i democristiani 873.

 

1957 – Nasce la sezione A.N.A. (Alpini) a Roncadelle, una delle associazioni più amate per l’impegno generoso e costante a favore della comunità locale. Ne diventa capogruppo Vincenzo Del Barba, sostituito nel 1962 da Peppino Berardi.

 

1958 – È aperta la prima farmacia in paese (dr. Dino Carpi) nella contrada di Sotto.

 

1959 – Il calciatore roncadellese Vincenzo Gasperi gioca una partita in Nazionale contro la Spagna.

Alluvione del Mella.

 

1960 – Nelle elezioni comunali vince la lista democristiana (889 voti) contro la Torre Civica (745) ed è eletto sindaco il prof. Luigi Sala. Viene inaugurato il nuovo edificio delle Scuole elementari accanto al Municipio. Il prezioso affresco del Romanino nella parrocchiale viene strappato dalla parete originaria (ora sacrestia) ed esposto su un altare laterale. I terreni adiacenti al castello Guaineri sono sottoposti alla tutela paesistica (Legge 1497 del 29.06.1939).

 

Anni ’60. Aprono a Roncadelle officine meccaniche, mobilifici, un oleificio, un’industria per la lavorazione della plastica e per gli elettrodomestici. Il maggior insediamento industriale locale è la Fonderia Montini, che dà lavoro a circa 150 operai.

 

1961 – Roncadelle ha 3593 abitanti. Le abitazioni locali sono 922, di cui 633 in affitto. Gli analfabeti sono 74; i laureati 4. Vengono istituite nuove vie: via Vittorio Emanuele II, via IV novembre, via Rosa Galbiati, via A. Manzoni, via dei Santi. L’ufficio postale è trasferito in via Martiri della Libertà.

 

1962 – Roncadelle ospita il campionato mondiale di ciclismo dilettanti a squadre, dove si afferma la compagine italiana composta da Tagliani, Grassi, Maino e Zandegù.

Giovanni Spinoni raccoglie in un dattiloscritto le notizie che ha raccolto sulla storia di Roncadelle.

 

1964 – Muore senza eredi Maria Berardi Manzoni, che destina la sua dimora di Roncadelle alla realizzazione di una Casa di Riposo per anziani. Le elezioni amministrative confermano la maggioranza democristiana (1042 voti) sulla coalizione di sinistra (856 voti).

 

1966 – L’ultima alluvione del Mella mette in allarme il territorio locale e allaga Castelmella.

 

1967 – Diventa parroco a Roncadelle don Amilcare Gatelli, che negli anni successivi realizza varie opere giovanili con finalità educative e ricreative, organizza spettacoli teatrali (Riviste, operette, drammi religiosi) e provvede ad opportune ristrutturazioni della chiesa e dei locali parrocchiali. Sorgono le prime case del “villaggio Marcolini” grazie anche all’attivo impegno di Gino Filippini e Angelo Bonera. La cooperativa “La Famiglia” ne realizzerà poi altre fino a superare le 200 abitazioni.

 

1968 – Le ACLI organizzano scuole serali per consentire ai lavoratori di ottenere la licenza media. Si costituisce ufficialmente l’associazione Combattenti e Reduci, che ha costruito una sede in via S. Bernardino, ed elegge un proprio Consiglio direttivo; presidente è Angelo Bellandi.

 

1970 – Nelle elezioni amministrative la D.C. ottiene 1.146 voti, la sinistra 999. Nascono nuove associazioni locali: la sez. AVIS, la Polisportiva, il gruppo Charitas parrocchiale. Il roncadellese Gianfranco Rolfi diventa campione nel popolare gioco televisivo “Rischiatutto”.

 

1971 – Roncadelle ha 4.330 abitanti (1.242famiglie). Le abitazioni sono 1.123, il 51% delle quali in proprietà.

 

1972 – La giunta democristiana approva il primo Programma di Fabbricazione comunale.

 

Anni ’70 – Si insediano a Roncadelle la S.E.T.A., l’A.T.B., “la Rinascente”, il Gros Market Lombardini, i Magazzini d’Europa (poi IKEA), che danno lavoro anche alla popolazione locale. Sorgono nuove costruzioni di edilizia economico-popolare.

 

1973 – Una lacerazione interna alla D.C. sulla gestione amministrativa del sindaco Sala porta a votazioni anticipate, che vedono l’affermazione delle sinistre (1.232 voti contro 1.075). È eletto sindaco Renato Tobanelli. La scuola materna “Pietro Cismondi” si trasferisce nel nuovo edificio accanto alla parrocchiale e le suore cominciano ad essere affiancate da maestre laiche. Suor Brigida Sironi riceve la cittadinanza onoraria del Comune, che le manifesta “il più ampio e vivo riconoscimento per l’opera altamente educativa svolta in favore dei fanciulli di Roncadelle”.

 

1974 – Viene ultimato l’edificio della Scuola Media statale, che viene intitolata ad Antonio Gramsci. È inaugurata la Casa di Riposo “Berardi Manzoni” in grado di accogliere 50 ospiti.

 

1975 – Nasce la Biblioteca Civica con un proprio Consiglio di gestione, con la funzione di elaborare proposte culturali, gestire prestiti librari ed emeroteca, favorire il confronto delle idee. A Villanuova lo scoppio di una bombola di gas propano provoca quattro vittime e danneggia irreparabilmente l’ex chiesetta di S. Rocco del ‘600. Padre Marcolini inaugura il monumento ai Caduti alpini. 

 

1976 – Dopo dieci anni come curato di Roncadelle, don Franco Bettinsoli parte per il Burundi. Per iniziativa di Mario Brodini e Guerino Simoncelli nasce l’A.C.R. nell’ambito dell’Oratorio.

 

1977 – Viene rifatta e ampliata la sede del Comune e realizzato il primo parco pubblico. Nasce la Scuola Materna Statale con due sezioni. Visita pastorale del vescovo Morstabilini. Sono rinvenuti a Roncadelle materiali litici e ceramici antichi e una moneta di epoca romana (sesterzio di Adriano) conservata per qualche anno in municipio.

 

1978 – Le elezioni comunali confermano la maggioranza di sinistra. Il pilota automobilistico Bruno Giacomelli vince il campionato europeo di Formula 2.

 

Anni ’80 – Roncadelle diventa un grande emporio commerciale (Città Mercato) e sede di nuovi insediamenti artigianali (a Villanuova) e industriali. Nascono diverse sezioni sportive locali all’interno del Centro Sportivo Comunale, alcune delle quali raggiungono notevoli risultati anche a livello europeo (Skating, Judo, Majorettes, ecc.). È avviato il Centro Ricreativo Estivo del Comune.

 

1981 – La popolazione è di 5.421 abitanti. È aperto, tra qualche polemica, l’Asilo Nido comunale.

 

1982 - Si tiene la mostra “Roncadelle com’era” con vecchie fotografie raccolte da G. Franco Gabella e dal Gruppo fotografico della Biblioteca Civica.

 

1983 – Nelle elezioni comunali il P.C.I. ottiene 1936 voti (51%), il P.S.I. 384 e la D.C. 1.242 voti. Viene pubblicato dal primo Gruppo di Ricerca storica locale il volume “Religione, arte e società a Roncadelle”. Nasce “La locandina”, periodico della Biblioteca Civica. Viene inaugurato il Continental Hotel sulla via Martiri della Libertà, dove si trasferiscono anche l’Ufficio Postale, la Farmacia Carpi e alcuni sportelli bancari.

 

1984 – Inizia la pubblicazione di “Roncadelle”, periodico del Comune. Prime serate musicali al castello Guaineri, che inaugurano una serie di concerti musicali annuali nella prestigiosa dimora. Il roncadellese Giuliano Consoli parte per l’Uganda come missionario laico.

 

1985 – A Fausto Preganelli, presidente dell’AVIS-AIDO di Roncadelle, è conferita l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica. Gianfranco Rolfi è consacrato sacerdote a Firenze. Sr Francesca Bagnara, dopo 12 anni di insegnamento nella Scuola Materna, parte come missionaria per il Cile.

 

1986Piero Navoni, organista e direttore del Coro parrocchiale, è nominato Maestro della Banda. Vengono scoperti nella zona centrale del paese i resti di un antico ponte (lungo circa 9 metri), che fanno pensare ad un diverso percorso di un corso d’acqua locale.

 

1987 – Nasce il Centro Operativo Protezione Civile di Roncadelle con il compito di prevenire e fronteggiare le calamità sul territorio. È inaugurata la Palazzina della Sanità in via Togliatti. Nasce il Centro di Aggregazione Giovanile presso le strutture scolastiche. Termina la ristrutturazione dell’Oratorio. Viene costruita una caserma dei carabinieri.

 

1988 – Le elezioni comunali vedono la riconferma di Tobanelli alla guida di una giunta di sinistra. Nasce l’associazione ecologica “Ambiente e Natura il Salice” per la sensibilizzazione ai problemi ecologici e ambientali, che dal 1989 pubblica anche un giornaletto locale.

Il ginnasta roncadellese Gabriele Sala partecipa alle Olimpiadi di Seul ottenendo un 4° posto.

 

1989 – Apre il Centro Sociale per anziani con 288 iscritti, che verrà poi gestito a lungo da Lina Spagnoli. Entra in funzione il S.A.R. (soccorso ambulanza Roncadelle), poi S.A.R.C., con 60 volontari. Presidente è Mario Vinati.

 

1990 – Vengono inaugurati il Polivalente sportivo comunale e il “Giardinetto”, il nuovo laghetto per la pesca sportiva ricavato da una ex-cava di circa 6 ettari in via S. Giulia. 

 

1991 – Roncadelle ha 7.020 abitanti, di cui 21 extracomunitari. Le abitazioni occupate sono 2.417. La roncadellese suor Annamaria Coccoli è missionaria in Cile.

 

1992 – Nasce il Gruppo Missionario con l’intento di sostenere l’impegno di 5 missionari all’estero e di svolgere iniziative per coinvolgere la comunità locale. Guidato da Gianni Vespa, pubblica periodicamente il “Messaggero missionario”. Renato Tobanelli si dimette da sindaco.

 

1993 - Si costituisce la prima Giunta di centro-sinistra, guidata da Giovanni Ragni, che manifesterà una particolare attenzione alle necessità delle persone più bisognose e ai diritti di tutti i cittadini.

Il 29 maggio Agostino Zanotti sfugge ad una strage in Bosnia, dove perdono la vita tre volontari bresciani. Dall’episodio nasce l’idea di un gemellaggio tra Roncadelle e Zavidovići.

È avviato a Roncadelle “Il mercatino del tempo che fu” per iniziativa di Giuseppe Chizzolini.

 

1994 – Visita pastorale del vescovo Bruno Foresti. Alla Seta Tubi si sostituisce l’Almag di Lumezzane con 240 dipendenti. Le aziende di rilievo sono: la Bisicur (articoli infortunistici), l’Elettroplastica (elettrodomestici), la Girelli Costruzioni, la ICEL (quadri elettrici), la Ingros Carta Giustacchini (articoli per il commercio, l’imballaggio e la cancelleria), la Gonna (abbigliamento), la Luzzago (riparazioni carrozzerie), la Tosoni Fluidinamica (produzione impianti oleodinamici).

 

1995 – È avviata la costruzione delle nuove scuole elementari. Si inaugura la Casa degli Alpini presso il parco di via Marconi; capogruppo è Luigi Martinelli. Il roncadellese Giovanni Rodenghi è campione del mondo nel tiro al piccione. Viene posato il monumento all’Avis comunale.

 

1996 – Nelle elezioni comunali l’Ulivo ottiene 2.883 voti (59%), la Lega Nord 971 (20%), il Polo delle Libertà 738, Rifond. Comunista 266. È confermato sindaco Giovanni Ragni.

Natale Doneschi realizza l’affresco dell’Ultima Cena (m. 8 x 4) nella cappella della Casa di Riposo.

Apre a Roncadelle il Centro Commerciale integrato “Le Rondinelle” su un’area di 166.000 mq (di cui 45.000 coperti), comprendente il supermercato Rinascente, il Brico center, una galleria di 55 negozi e un parcheggio per 3.200 posti macchina. Vi viene aperto anche il primo McDonald’s della provincia di Brescia. Il dr Giulio Navoni è nominato Cavaliere di Gran Croce. Un nuovo Gruppo di Ricerca storica locale pubblica il volume “Il castello di Roncadelle, dai Porcellaga ai Guaineri”.

 

1997 – Vengono inaugurati gli ambienti rinnovati della Biblioteca e la Sala Civica. La mostra di Arte Sacra espone manufatti dal sec. XVI al sec. XIX richiamando oltre mille visitatori.

 

1998 – Nuovo parroco è don Eugenio Panelli di Ponte Caffaro, che dà un’impronta manageriale all’organizzazione della parrocchia, attuandovi varie e costose innovazioni e ristrutturazioni. Mario Rivetta esegue il grande dipinto che adorna la Sala Consiliare del Comune.

 

2000 – Le elezioni comunali sono vinte da Giovanni Ragni, che guida la lista dell’Ulivo. La tragica morte in montagna dei giovani cugini Renato e Agostino Martinelli provoca grande commozione in tutta la comunità locale.

 

2001 – A Roncadelle risiedono 7.625 abitanti, di cui 231 di origine straniera. Le abitazioni occupate sono 2.879, di cui 2.196 di proprietà (76%). Gli occupati sono 3.522, di cui 61 nell’agricoltura, 1.369 nell’industria, 955 nel commercio. Dopo la scomparsa del pittore locale Luigi Veneziani il Comune allestisce una mostra retrospettiva in sua memoria e pubblica un catalogo delle sue opere.

 

                                                                                                                                 G. Luigi Vernia

 

CRONACHE RONCADELLESI

 

1946 – L’estensione del diritto di voto a tutti i maggiorenni (donne comprese) consente una grande partecipazione popolare alle consultazioni. Nel Referendum istituzionale, i Roncadellesi votano a grande maggioranza per la Repubblica (1128 voti contro 345). Nelle elezioni comunali vince la lista socialcomunista con 976 voti contro i 495 della lista democristiana: Angelo Manenti diventa sindaco. È eletta in Consiglio comunale anche la giovane partigiana Carmelita Trainini. Nasce, su iniziativa del parroco don Carlo Vezzoli, la banda musicale di Roncadelle, che verrà poi diretta a lungo dal maestro Francesco Montagnini di Urago Mella.

 

1947 – Nell’area dell’ex cavallerizza dei nob. Guaineri, acquistata dalla parrocchia, viene inaugurato il nuovo Oratorio maschile intitolato a S. Luigi Gonzaga, che prevede la realizzazione di una sala cinematografica (m. 31 x 13) e di un campo sportivo di m. 110 x 45.

 

1949 –Uno sciopero dei braccianti agricoli si trasforma in scontro armato a Villanuova, dopo che Mario Lombardi ha chiamato dei “liberi lavoratori” da Travagliato: il bilancio dei disordini è di almeno 15 feriti. Un incendio nella cabina di proiezione del cinema-teatro “Aurora” provoca la morte del giovane Giuseppe Rossi e ustioni a Walter Bertoletti.

 

1950 – La linea tramviaria Brescia-Soncino è sostituita da un autoservizio, che garantisce maggiore rapidità e regolarità di corse. Vengono asfaltate le principali strade interne del Comune: via Marconi, via S. Bernardino, via Roma, via Cismondi. Sorgono in via Roma locali per l’ambulatorio medico, l’ufficio collocamento, lo spaccio comunale (poi Coop di consumo), i lavatoi pubblici.

Medici condotti sono i dott. Giulio Navoni e Vincenzo Ribaudo.

 

1951 – La popolazione locale è di 3.330 abitanti, di cui 947 in cascine o case sparse. Gli addetti all’agricoltura sono 388, alle industrie 459, alle costruzioni 118, al commercio 128. Le abitazioni sono 729 (2001 stanze), di cui 523 in affitto; 649 hanno la latrina esterna e solo 10 hanno il bagno. Nelle elezioni amministrative la lista “Falce e Martello” vince di misura (772 voti contro 761) sulla lista democristiana. Ad Antezzate si apre una scuola elementare per i bambini della zona. L’avv. Carlo Turlini pubblica le sue “Poesie dialettali” con l’editore Gatti di Brescia.

 

1952 – Viene decisa la costruzione di nuove abitazioni in edilizia economico-popolare, destinate anche ad alcuni sfollati stabilitisi a Roncadelle durante la guerra: 6 appartamenti col Piano Fanfani in via Roma e poi il Quartiere XXV aprile con villette bifamiliari.

 

1953 – Dopo le dimissioni di Angelo Manenti, è eletto sindaco il socialista Eugenio Braghini, che avvierà la costruzione della nuova scuola elementare nel cuore del paese.

 

1956 – Nelle elezioni comunali i socialcomunisti ottengono 900 voti, i democristiani 873.

 

1957 – Nasce la sezione A.N.A. (Alpini) a Roncadelle, una delle associazioni più amate per l’impegno generoso e costante a favore della comunità locale. Ne diventa capogruppo Vincenzo Del Barba, sostituito nel 1962 da Peppino Berardi.

 

1958 – È aperta la prima farmacia in paese (dr. Dino Carpi) nella contrada di Sotto.

 

1959 – Il calciatore roncadellese Vincenzo Gasperi gioca una partita in Nazionale contro la Spagna.

Alluvione del Mella.

 

1960 – Nelle elezioni comunali vince la lista democristiana (889 voti) contro la Torre Civica (745) ed è eletto sindaco il prof. Luigi Sala. Viene inaugurato il nuovo edificio delle Scuole elementari accanto al Municipio. Il prezioso affresco del Romanino nella parrocchiale viene strappato dalla parete originaria (ora sacrestia) ed esposto su un altare laterale. I terreni adiacenti al castello Guaineri sono sottoposti alla tutela paesistica (Legge 1497 del 29.06.1939).

 

Anni ’60. Aprono a Roncadelle officine meccaniche, mobilifici, un oleificio, un’industria per la lavorazione della plastica e per gli elettrodomestici. Il maggior insediamento industriale locale è la Fonderia Montini, che dà lavoro a circa 150 operai.

 

1961 – Roncadelle ha 3593 abitanti. Le abitazioni locali sono 922, di cui 633 in affitto. Gli analfabeti sono 74; i laureati 4. Vengono istituite nuove vie: via Vittorio Emanuele II, via IV novembre, via Rosa Galbiati, via A. Manzoni, via dei Santi. L’ufficio postale è trasferito in via Martiri della Libertà.

 

1962 – Roncadelle ospita il campionato mondiale di ciclismo dilettanti a squadre, dove si afferma la compagine italiana composta da Tagliani, Grassi, Maino e Zandegù.

Giovanni Spinoni raccoglie in un dattiloscritto le notizie che ha raccolto sulla storia di Roncadelle.

 

1964 – Muore senza eredi Maria Berardi Manzoni, che destina la sua dimora di Roncadelle alla realizzazione di una Casa di Riposo per anziani. Le elezioni amministrative confermano la maggioranza democristiana (1042 voti) sulla coalizione di sinistra (856 voti).

 

1966 – L’ultima alluvione del Mella mette in allarme il territorio locale e allaga Castelmella.

 

1967 – Diventa parroco a Roncadelle don Amilcare Gatelli, che negli anni successivi realizza varie opere giovanili con finalità educative e ricreative, organizza spettacoli teatrali (Riviste, operette, drammi religiosi) e provvede ad opportune ristrutturazioni della chiesa e dei locali parrocchiali. Sorgono le prime case del “villaggio Marcolini” grazie anche all’attivo impegno di Gino Filippini e Angelo Bonera. La cooperativa “La Famiglia” ne realizzerà poi altre fino a superare le 200 abitazioni.

 

1968 – Le ACLI organizzano scuole serali per consentire ai lavoratori di ottenere la licenza media. Si costituisce ufficialmente l’associazione Combattenti e Reduci, che ha costruito una sede in via S. Bernardino, ed elegge un proprio Consiglio direttivo; presidente è Angelo Bellandi.

 

1970 – Nelle elezioni amministrative la D.C. ottiene 1.146 voti, la sinistra 999. Nascono nuove associazioni locali: la sez. AVIS, la Polisportiva, il gruppo Charitas parrocchiale. Il roncadellese Gianfranco Rolfi diventa campione nel popolare gioco televisivo “Rischiatutto”.

 

1971 – Roncadelle ha 4.330 abitanti (1.242famiglie). Le abitazioni sono 1.123, il 51% delle quali in proprietà.

 

1972 – La giunta democristiana approva il primo Programma di Fabbricazione comunale.

 

Anni ’70 – Si insediano a Roncadelle la S.E.T.A., l’A.T.B., “la Rinascente”, il Gros Market Lombardini, i Magazzini d’Europa (poi IKEA), che danno lavoro anche alla popolazione locale. Sorgono nuove costruzioni di edilizia economico-popolare.

 

1973 – Una lacerazione interna alla D.C. sulla gestione amministrativa del sindaco Sala porta a votazioni anticipate, che vedono l’affermazione delle sinistre (1.232 voti contro 1.075). È eletto sindaco Renato Tobanelli. La scuola materna “Pietro Cismondi” si trasferisce nel nuovo edificio accanto alla parrocchiale e le suore cominciano ad essere affiancate da maestre laiche. Suor Brigida Sironi riceve la cittadinanza onoraria del Comune, che le manifesta “il più ampio e vivo riconoscimento per l’opera altamente educativa svolta in favore dei fanciulli di Roncadelle”.

 

1974 – Viene ultimato l’edificio della Scuola Media statale, che viene intitolata ad Antonio Gramsci. È inaugurata la Casa di Riposo “Berardi Manzoni” in grado di accogliere 50 ospiti.

 

1975 – Nasce la Biblioteca Civica con un proprio Consiglio di gestione, con la funzione di elaborare proposte culturali, gestire prestiti librari ed emeroteca, favorire il confronto delle idee. A Villanuova lo scoppio di una bombola di gas propano provoca quattro vittime e danneggia irreparabilmente l’ex chiesetta di S. Rocco del ‘600. Padre Marcolini inaugura il monumento ai Caduti alpini. 

 

1976 – Dopo dieci anni come curato di Roncadelle, don Franco Bettinsoli parte per il Burundi. Per iniziativa di Mario Brodini e Guerino Simoncelli nasce l’A.C.R. nell’ambito dell’Oratorio.

 

1977 – Viene rifatta e ampliata la sede del Comune e realizzato il primo parco pubblico. Nasce la Scuola Materna Statale con due sezioni. Visita pastorale del vescovo Morstabilini. Sono rinvenuti a Roncadelle materiali litici e ceramici antichi e una moneta di epoca romana (sesterzio di Adriano) conservata per qualche anno in municipio.

 

1978 – Le elezioni comunali confermano la maggioranza di sinistra. Il pilota automobilistico Bruno Giacomelli vince il campionato europeo di Formula 2.

 

Anni ’80 – Roncadelle diventa un grande emporio commerciale (Città Mercato) e sede di nuovi insediamenti artigianali (a Villanuova) e industriali. Nascono diverse sezioni sportive locali all’interno del Centro Sportivo Comunale, alcune delle quali raggiungono notevoli risultati anche a livello europeo (Skating, Judo, Majorettes, ecc.). È avviato il Centro Ricreativo Estivo del Comune.

 

1981 – La popolazione è di 5.421 abitanti. È aperto, tra qualche polemica, l’Asilo Nido comunale.

 

1982 - Si tiene la mostra “Roncadelle com’era” con vecchie fotografie raccolte da G. Franco Gabella e dal Gruppo fotografico della Biblioteca Civica.

 

1983 – Nelle elezioni comunali il P.C.I. ottiene 1936 voti (51%), il P.S.I. 384 e la D.C. 1.242 voti. Viene pubblicato dal primo Gruppo di Ricerca storica locale il volume “Religione, arte e società a Roncadelle”. Nasce “La locandina”, periodico della Biblioteca Civica. Viene inaugurato il Continental Hotel sulla via Martiri della Libertà, dove si trasferiscono anche l’Ufficio Postale, la Farmacia Carpi e alcuni sportelli bancari.

 

1984 – Inizia la pubblicazione di “Roncadelle”, periodico del Comune. Prime serate musicali al castello Guaineri, che inaugurano una serie di concerti musicali annuali nella prestigiosa dimora. Il roncadellese Giuliano Consoli parte per l’Uganda come missionario laico.

 

1985 – A Fausto Preganelli, presidente dell’AVIS-AIDO di Roncadelle, è conferita l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica. Gianfranco Rolfi è consacrato sacerdote a Firenze. Sr Francesca Bagnara, dopo 12 anni di insegnamento nella Scuola Materna, parte come missionaria per il Cile.

 

1986Piero Navoni, organista e direttore del Coro parrocchiale, è nominato Maestro della Banda. Vengono scoperti nella zona centrale del paese i resti di un antico ponte (lungo circa 9 metri), che fanno pensare ad un diverso percorso di un corso d’acqua locale.

 

1987 – Nasce il Centro Operativo Protezione Civile di Roncadelle con il compito di prevenire e fronteggiare le calamità sul territorio. È inaugurata la Palazzina della Sanità in via Togliatti. Nasce il Centro di Aggregazione Giovanile presso le strutture scolastiche. Termina la ristrutturazione dell’Oratorio. Viene costruita una caserma dei carabinieri.

 

1988 – Le elezioni comunali vedono la riconferma di Tobanelli alla guida di una giunta di sinistra. Nasce l’associazione ecologica “Ambiente e Natura il Salice” per la sensibilizzazione ai problemi ecologici e ambientali, che dal 1989 pubblica anche un giornaletto locale.

Il ginnasta roncadellese Gabriele Sala partecipa alle Olimpiadi di Seul ottenendo un 4° posto.

 

1989 – Apre il Centro Sociale per anziani con 288 iscritti, che verrà poi gestito a lungo da Lina Spagnoli. Entra in funzione il S.A.R. (soccorso ambulanza Roncadelle), poi S.A.R.C., con 60 volontari. Presidente è Mario Vinati.

 

1990 – Vengono inaugurati il Polivalente sportivo comunale e il “Giardinetto”, il nuovo laghetto per la pesca sportiva ricavato da una ex-cava di circa 6 ettari in via S. Giulia. 

 

1991 – Roncadelle ha 7.020 abitanti, di cui 21 extracomunitari. Le abitazioni occupate sono 2.417. La roncadellese suor Annamaria Coccoli è missionaria in Cile.

 

1992 – Nasce il Gruppo Missionario con l’intento di sostenere l’impegno di 5 missionari all’estero e di svolgere iniziative per coinvolgere la comunità locale. Guidato da Gianni Vespa, pubblica periodicamente il “Messaggero missionario”. Renato Tobanelli si dimette da sindaco.

 

1993 - Si costituisce la prima Giunta di centro-sinistra, guidata da Giovanni Ragni, che manifesterà una particolare attenzione alle necessità delle persone più bisognose e ai diritti di tutti i cittadini.

Il 29 maggio Agostino Zanotti sfugge ad una strage in Bosnia, dove perdono la vita tre volontari bresciani. Dall’episodio nasce l’idea di un gemellaggio tra Roncadelle e Zavidovići.

È avviato a Roncadelle “Il mercatino del tempo che fu” per iniziativa di Giuseppe Chizzolini.

 

1994 – Visita pastorale del vescovo Bruno Foresti. Alla Seta Tubi si sostituisce l’Almag di Lumezzane con 240 dipendenti. Le aziende di rilievo sono: la Bisicur (articoli infortunistici), l’Elettroplastica (elettrodomestici), la Girelli Costruzioni, la ICEL (quadri elettrici), la Ingros Carta Giustacchini (articoli per il commercio, l’imballaggio e la cancelleria), la Gonna (abbigliamento), la Luzzago (riparazioni carrozzerie), la Tosoni Fluidinamica (produzione impianti oleodinamici).

 

1995 – È avviata la costruzione delle nuove scuole elementari. Si inaugura la Casa degli Alpini presso il parco di via Marconi; capogruppo è Luigi Martinelli. Il roncadellese Giovanni Rodenghi è campione del mondo nel tiro al piccione. Viene posato il monumento all’Avis comunale.

 

1996 – Nelle elezioni comunali l’Ulivo ottiene 2.883 voti (59%), la Lega Nord 971 (20%), il Polo delle Libertà 738, Rifond. Comunista 266. È confermato sindaco Giovanni Ragni.

Natale Doneschi realizza l’affresco dell’Ultima Cena (m. 8 x 4) nella cappella della Casa di Riposo.

Apre a Roncadelle il Centro Commerciale integrato “Le Rondinelle” su un’area di 166.000 mq (di cui 45.000 coperti), comprendente il supermercato Rinascente, il Brico center, una galleria di 55 negozi e un parcheggio per 3.200 posti macchina. Vi viene aperto anche il primo McDonald’s della provincia di Brescia. Il dr Giulio Navoni è nominato Cavaliere di Gran Croce. Un nuovo Gruppo di Ricerca storica locale pubblica il volume “Il castello di Roncadelle, dai Porcellaga ai Guaineri”.

 

1997 – Vengono inaugurati gli ambienti rinnovati della Biblioteca e la Sala Civica. La mostra di Arte Sacra espone manufatti dal sec. XVI al sec. XIX richiamando oltre mille visitatori.

 

1998 – Nuovo parroco è don Eugenio Panelli di Ponte Caffaro, che dà un’impronta manageriale all’organizzazione della parrocchia, attuandovi varie e costose innovazioni e ristrutturazioni. Mario Rivetta esegue il grande dipinto che adorna la Sala Consiliare del Comune.

 

2000 – Le elezioni comunali sono vinte da Giovanni Ragni, che guida la lista dell’Ulivo. La tragica morte in montagna dei giovani cugini Renato e Agostino Martinelli provoca grande commozione in tutta la comunità locale.

 

2001 – A Roncadelle risiedono 7.625 abitanti, di cui 231 di origine straniera. Le abitazioni occupate sono 2.879, di cui 2.196 di proprietà (76%). Gli occupati sono 3.522, di cui 61 nell’agricoltura, 1.369 nell’industria, 955 nel commercio. Dopo la scomparsa del pittore locale Luigi Veneziani il Comune allestisce una mostra retrospettiva in sua memoria e pubblica un catalogo delle sue opere.

 

                                                                                                                                 G. Luigi Vernia


                                                                                                                     

 

 

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SERENDIPITA’

Storie nascoste di semplice quotidianità e di grande valore umano.
Caro lettore e lettrice,
da questo numero del giornalino, vorremmo aprire una rubrica dedicata a “storie minori” di cittadini e cittadine che, nella quotidianità della loro vita, non hanno compiuto grandi gesti da meritarsi titoli di giornale oppure attestati al merito, ma hanno caratterizzato il loro agire su principi e valori etici, morali, civili, sociali di alto significato umano.

 

Piccole storie nascoste che meritano di essere raccontate anche nell’anonimato, storie che riempiono il cuore, che ci fanno capire che per rendere migliore il nostro tempo servono azioni quotidiane, esempi sui quali consolidare il senso di comunità aperte e solidali. Gesti di cura delle relazioni, degli affetti, delle amicizie, dell’ambiente e del proprio benessere fisico e mentale. Cura come attenzione al bisogno e allo stesso tempo impegno per porne rimedio, prendersi cura.


La rubrica è intitolata SERENDIPITA’ che rappresenta un senso di meraviglia nello scoprire cose nuove mentre cercavamo altro.

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