GRUPPO MISSIONARIO

Lunedì, 11 Agosto, 2025 - 16:00
Ufficio: 
Cultura e Sport
Data pubblicazione: 
Lunedì, 11 Agosto, 2025
Area Tematica: 

Quando si affrontano i problemi del Terzo Mondo, spesso si dice “Aiutiamoli a casa loro” (a volte con subdola malizia). Ebbene, l’impegno del Gruppo Missionario è proprio quello di offrire un sostegno concreto per permettere alle comunità in via di sviluppo di poter vivere nelle loro terre in modo dignitoso (clima e guerre permettendo), facendo pervenire aiuti finanziari e tecnici a chi effettivamente (non solo a parole) le vuole aiutare, senza passare attraverso istituzioni poco affidabili. Il messaggio che il missionario intende diffondere risulta convincente se accompagnato da una vera condivisione di vita. Ed è una testimonianza rivolta anche a noi.

 

Un primo gruppo missionario era sorto all’interno della parrocchia di Roncadelle nel gennaio 1984 con l’intervento di persone (come don Franco Bettinsoli e suor Giuseppina) che avevano vissuto un’esperienza missionaria e sentivano l’esigenza di trasmettere lo spirito di questa scelta anche sul territorio locale. Ed era iniziato un lavoro di formazione spirituale con incontri parrocchiali e di zona. Da allora vari gruppi partivano ogni anno per le terre di missione portando tutto l’entusiasmo e l’esperienza di lavoro come operai, tecnici, elettricisti, ecc. E, dopo una prima esperienza, vi tornavano (anche con la famiglia), come ha fatto per anni Gino Bosio.

Nel 1992 nacque il Gruppo Missionario Onlus che, in un’ottica apartitica e aconfessionale, si prefiggeva di dare risposte concrete ai bisogni delle persone in situazioni di disagio in Italia e nel Sud del Mondo impegnandosi, in particolare, a raccogliere fondi per sostenere progetti di sviluppo avviati da missionari legati a Roncadelle.

Nel 1984 era infatti partito per l’Uganda, come missionario laico, il roncadellese Giuliano Consoli (1957–2025), preceduto in Brasile nel 1957 da fratel Luigi Paoletti (1934-2007) di Pedergnaga. Nel 1973 era partita per il Burundi la suora dorotea Gianlivia Abeni di Berlingo, poi trasferita in Zaire e, nel 1997, in Camerun. Nel 1985 suor Francesca Bagnara (1937-2020), dopo essere stata dodici anni a Roncadelle, era andata in missione in Cile, dove pochi anni dopo, nel 1991, è stata raggiunta dalla roncadellese suor Annamaria Coccoli dell’ordine della Sacra Famiglia di Spoleto.

Ai progetti di quei cinque missionari si è rivolto in questi decenni l’impegno principale del Gruppo Missionario Onlus guidato da Giovanni Vespa. Come? Innanzitutto con raccolte di fondi tra la popolazione locale attraverso periodiche bancarelle e “pesche”. La somma raccolta veniva divisa equamente in cinque parti, che si facevano pervenire ai missionari. E ogni volta che uno di loro tornava in Italia per un periodo di riposo o per motivi personali, era consuetudine che venisse a salutare e a cementare il legame con la comunità di Roncadelle.

A preparare le iniziative locali e a sostenere la raccolta fondi, il Gruppo (composto da 12-15 volontari) ha sempre incontrato il favore di decine di persone e di tante associazioni di volontariato locali (A.V.I.S., S.A.R.C., Alpini, Associazione Carlo Marchini, ecc.), come anche dell’Amministrazione Comunale, della Parrocchia, dell’Oratorio, del “Mercatino del tempo che fu”, del Centro Sociale Anziani. In tal modo è riuscito a raccogliere nei primi dieci anni ben 164 milioni di lire. Il problema della sede è stato risolto grazie al Centro Sociale, che ha messo a disposizione una stanza per le riunioni del Gruppo e un ambiente da utilizzare come magazzino.

Il contributo a Giuliano Consoli, perito agrario, che è stato impegnato per oltre 40 anni in Uganda, è servito a sostenere sia un progetto di sviluppo agricolo e sanitario promosso dal Servizio Volontario Internazionale (ora NO-ONE-OUT), sia il progetto “Studiare per sviluppare la nostra terra” volto ad assicurare il proseguimento degli studi secondari ad una settantina di ragazzi e ragazze nel Karamoja, che in prospettiva costituiranno un nucleo di persone in grado di gestire attività di sviluppo. Nel 2004 Consoli ha accompagnato in Italia il ministro dell’Agricoltura del Karamoja e il responsabile del Progetto di Sviluppo delle Nazioni Unite in Uganda, che il 2 aprile sono stati accolti dall’Amministrazione Comunale di Roncadelle.

Nel maggio 2005 il Consiglio Comunale di Roncadelle, su una proposta presentata dal Gruppo Missionario e appoggiata dalle altre associazioni di volontariato locale, deliberò all’unanimità di concedere la cittadinanza ai quattro missionari impegnati in Sud America e in Africa motivandola come “riconoscimento e gratitudine da parte della collettività locale in virtù del particolare impegno profuso dagli stessi in campo umanitario”. 

Alcuni dei progetti sostenuti dal Gruppo Missionario sono stati completati, come “Il Recanto da Paz” di fratel Luigi Paoletti: una scuola speciale per 80 bambini con disabilità a Sao Bento; o come quello di suor Gianlivia Abeni a Yaoundé in Camerun, che è servito a togliere dalla strada ragazzi e ragazze insegnando loro un mestiere e ad aiutare alcune famiglie particolarmente bisognose.

Il contributo a suor Annamaria Coccoli, che è servito a sostenere alcuni progetti di promozione umana e di sostegno alle famiglie di Licanten, dal 2004 serve ad attuare il “Progetto Casa” per dare alle famiglie, che vivono in baracche di legno senza servizi, la possibilità di una casetta in mattoni fornita di acqua, luce e bagno; e, dal 2013, è servito ad aprire una mensa a Corral con il nome “Roncadelle in fermento” (come l’associazione che sostiene il Gruppo Missionario); mentre il contributo a suor Francesca Bagnara è servito a sostenere un progetto collegato al Centro di Orientamento Familiare (COFNA) per affrontare le violenze subite nelle famiglie e fuori.

Il Gruppo Missionario O.d.V. (come si chiama oggi) ha poi adottato nuovi progetti, come quello del roncadellese padre Luca Vinati, che sostiene gli studi di due ragazze iscritte all’università in Guinea Bissau; e quelli di due missionari di Castelmella: il progetto agricolo “Laudato sî”, che sta realizzando in Camerun padre Luigi Savoldelli in una foresta a 25 km dalla capitale, con l’intento di offrire ai giovani e alle famiglie bisognose l’opportunità di vivere dignitosamente nella propria terra imparando ad amarla e coltivarla, anziché rischiare la vita nei viaggi della speranza; e il progetto “Doposcuola e aiuto alle famiglie povere”, che Giulia Ferrari, volontaria laica, sta sostenendo a Chinguil in Perù con Operazione Mato Grosso.

Nei primi trent’anni di vita, il Gruppo ha raccolto in totale oltre 500.000 euro destinati ai progetti adottati. Inoltre, il Gruppo porta avanti in paese un progetto di educazione alla pace e alla solidarietà, rivolto soprattutto ai bambini delle Scuole Materne e della Scuola Primaria; e pubblica annualmente il giornale “Messaggero Missionario” con la descrizione dei progetti finanziati e i resoconti delle somme raccolte e distribuite.

Grande commozione ha suscitato la scomparsa di Giuliano Consoli nel 2025. Egli era diventato il punto di riferimento per la comunità karimojong in cui ha trascorso la maggior parte della sua vita, in cui ha formato una famiglia, poi allargata a tanti bambini “adottati”; in cui ha voluto essere sepolto. Il suo impegno era stato riconosciuto dalla Diocesi di Brescia (come missionario fidei donum) e dal Governo ugandese, che gli ha conferito la massima onorificenza del Paese. La sua testimonianza sembra ribadire che i fatti contano più delle parole. E lascia un segno profondo, non solo in Africa.