PROTEZIONE CIVILE

Martedì, 16 Settembre, 2025 - 10:45
Ufficio: 
Cultura e Sport
Data pubblicazione: 
Martedì, 16 Settembre, 2025
Area Tematica: 

La protezione civile è un sistema articolato di attività e strutture, che ha lo scopo di tutelare la vita umana, i beni, gli insediamenti e l’ambiente da danni o pericoli derivanti da calamità naturali o causate dall’uomo. Opera in quattro ambiti principali: previsione (studio dei fenomeni), prevenzione (riduzione dei rischi), gestione dell’emergenza (soccorso e assistenza) e superamento dell’emergenza (ripristino della normalità). Il ripetersi di calamità negli ultimi decenni ha indotto cittadini, comunità ed enti locali a dotarsi di mezzi adeguati e di piani di intervento per fronteggiare le situazioni di emergenza. I Centri operativi, associazioni di volontari, dopo un adeguato addestramento, si mettono a disposizione del coordinamento strutturato dal Dipartimento della Protezione Civile.

Il Gruppo di Roncadelle, con i suoi 30 volontari, ha già una storia abbastanza lunga da raccontare.

 

Dopo un incontro tra rappresentanti di varie associazioni e delle forze politiche locali, nel dicembre 1986 si decise di costituire un gruppo di protezione civile finalizzato all’educazione, alla prevenzione e al pronto intervento in caso di calamità sul territorio comunale. Nella primavera del 1987 si tenne un corso di dieci lezioni teoriche ed una esercitazione pratica in montagna con una trentina di partecipanti. Il C.O.P.C.R. (Centro Operativo della Protezione Civile di Roncadelle) era ormai pronto per partire. Venne costituito il Consiglio esecutivo, composto da 9 membri: 7 eletti dall’assemblea dei volontari (Luigi Bertoglio, Sandro Redaschi, Matteo Battaglia, Leonide Pizzini, Eugenio Bertoglio, Giovanni Giurdanella e Angela Riva) e 2 designati dal Consiglio Comunale di Roncadelle.

Tra i primi obiettivi del Gruppo, che come prima sede ebbe uno spazio nel magazzino del Comune in via Dalla Chiesa, vi era la stesura di una mappa dei rischi possibili e probabili nel territorio comunale (“Piano Mercurio”, allora previsto dal Ministero) e la raccolta di notizie utili in caso di emergenza (mezzi di trasporto e strumenti utilizzabili, percorsi alternativi, zone di ricovero, depositi alimentari, ecc.), nonché la diffusione di materiale informativo sull’autoprotezione e sul primo soccorso, da distribuire alle famiglie e ai ragazzi delle scuole locali.

Intanto il C.O.P.C.R. cominciò a fornirsi di un’adeguata disponibilità di attrezzature, col contributo dell’Amministrazione Comunale e di ditte private, alcune delle quali risposero con generosità all’appello. Pochi mesi dopo il gruppo era già dotato di tende, sacchi a pelo, anfibi, stivali in gomma, tute impermeabili, completi individuali per interventi, caschi protettivi, guanti, brande, cordame e attrezzi, ricetrasmittenti, pompa a scoppio barellabile e attrezzature sanitarie. Ma si trattava di una dotazione da potenziare ulteriormente. Nel settembre 1988 il C.O.P.C.R. venne riconosciuto dal Dipartimento della Protezione Civile di Roma e inserito nell’elenco delle associazioni di volontariato utilizzabili in caso di pubbliche calamità sia a livello regionale che nazionale.

I volontari erano chiamati a segnalare eventuali situazioni di degrado ambientale, di inquinamento, di dissesto idrogeologico e di pericolo in genere, oltre che ad attuare in modo tempestivo e ordinato i primi interventi di soccorso in caso di nubifragi, alluvioni (v.), terremoti (v.), incendi, ricerche di persone, emergenza neve, ecc.; e naturalmente a prestare aiuto alle popolazioni colpite da gravi calamità, in appoggio alle strutture pubbliche di protezione civile, sia in ambito locale che nazionale.

Dopo aver partecipato ad alcune esercitazioni di emergenza simulate (utili anche ad amalgamare i volontari tra di loro e consentire lo scambio di esperienze tra vari gruppi), il Gruppo di Roncadelle venne mobilitato in diverse occasioni: inizialmente per la ricerca di persone disperse e tragicamente perite in montagna o nel Mella e per lo svuotamento di alcune cantine allagate a Roncadelle e Castelmella; poi, per interventi più impegnativi, tra cui l’alluvione di Alessandria nel 1994, l’inondazione di Pontoglio nel 1997, il terremoto in Umbria nel 1997, la frana di Sarno nel 1998, l’esondazione del lago Maggiore e del fiume Po nel 2000, il terremoto in Molise nel 2002, il terremoto sul Garda nel 2004, il terremoto in Abruzzo del 2009.

L’Amministrazione Comunale nel maggio 2009, destinando l’ex edificio della ditta Elettroplastica a funzioni di deposito, magazzino e archivio comunale, ha destinato una parte dello spazio (680 mq su due piani) al Gruppo della Protezione Civile, dotandolo così di una nuova sede con annesso magazzino di dimensioni finalmente sufficienti a contenere l’intera attrezzatura, che era andata aumentando negli anni. Oltre al materiale da campo, il Gruppo aveva in dotazione una centrale radio e ricetrasmittenti portatili, un gruppo elettrogeno con fari e quadri elettrici, pompe carrabili e trasportabili, con numerose manichette, autorespiratori e maschere con filtri vari, materiale protettivo, imbragature, paranco, divise e un camion furgonato. 

Nel frattempo alcuni giovani di Roncadelle hanno aderito con convinzione ed entusiasmo al C.O.P.C.R. incrementandone la forza e le prospettive per il futuro.

La specializzazione del Gruppo riguarda il settore anti-alluvione e si occupa del settore impiantistica elettrica ed idraulica della Colonna Mobile della Provincia di Brescia, che gestisce una cucina da campo di notevoli dimensioni utilizzata nelle maggiori emergenze nazionali. Ma l’attività del Gruppo è rivolta anche alla prevenzione. Per cui, oltre gestire le prove di evacuazione dei plessi scolastici, previo un dettagliato lavoro di preparazione con gli insegnanti e gli alunni, si dedica all’aggiornamento del Piano di Rischio Comunale, strumento indispensabile per valutare i possibili rischi inerenti al territorio e predisporre le opportune iniziative di prevenzione.

Negli ultimi anni l’impegno del Gruppo, oltre che intervenire per esondazioni di fiumi, è stato rivolto particolarmente all’emergenza Covid-19: montaggio tende del pre-triage presso alcuni ospedali, distribuzione di mascherine ai Comuni, consegne di pasti e farmaci a domicilio per le persone in quarantena, presidio di parchi e mercati settimanali con controllo della temperatura corporea, servizio d’ordine e organizzativo nelle campagne vaccinali presso vari hub. Inoltre, il Gruppo provvede da anni ad una periodica “pulizia” della roggia Mandolossa (v.) asportandone rifiuti, arbusti e alberi presenti nell’alveo per prevenire esondazioni, che potrebbero arrecare enormi problemi.

Grazie alla convenzione con i Comuni di Roncadelle, Castelmella e Flero, il C.O.P.C.R. riceve contributi, che investe in nuove attrezzature, sempre più adeguate ai diversi scenari in cui potrebbe trovarsi ad operare, e che lo rende uno dei gruppi meglio attrezzati della Provincia di Brescia, se non della Lombardia.

I volontari del Gruppo, il cui motto è “Se gh’è de nà, gh’è de nà”, hanno già accumulato molti meriti sia a livello locale che nazionale. E la comunità locale non può che mostrare gratitudine e collaborazione alla loro funzione di “angeli custodi”.