ASILO NIDO
“L’asilo Nido comunale è un servizio socio-educativo, che si affianca alla famiglia per offrire al bambino dai 7 mesi ai 3 anni ulteriori esperienze di conoscenza e opportunità di incontri significativi con altri bambini e adulti” (Asilo Nido “Scarabocchio”).
L’idea di realizzare un asilo Nido a Roncadelle prese forma dopo che la Legge 1044 del 1971 e la conseguente Legge Regionale n. 39 del 1972, lo fecero diventare un servizio sociale pubblico, cruciale per conciliare lavoro e famiglia, dato il crescente coinvolgimento delle donne nel mondo del lavoro. Le donne dell’UDI e un’assemblea delle lavoratrici dell’Elettroplastica convinsero la maggioranza dell’Amministrazione comunale ad avviare l’iter per realizzare l’opera, nonostante la contrarietà manifestata dagli ambienti cattolici e dalla minoranza consiliare. Il progetto, il finanziamento e l’appalto vennero deliberati dal Consiglio Comunale il 22 febbraio 1976 e, dopo aver ottenuto i finanziamenti della Regione e della Cassa Depositi e Prestiti, con altra delibera del 2 novembre 1978. Le polemiche di quel periodo non furono sterili avendo avuto il merito di riportare al centro dell’attenzione il tema dell’educazione infantile mettendo a confronto diverse valutazioni ideologiche e pratiche. A condurre la battaglia in prima linea a favore del Nido fu l’assessora Lina Spagnoli (1935-2020) per la quale il Nido rappresentava un diritto della lavoratrice madre in difesa della propria occupazione.
L’edificio sorse accanto alla Scuola Materna statale, con una similare struttura prefabbricata. Qualche critica venne mossa per i costi crescenti in fase di realizzazione, nonché per la necessità di rifare il tetto, prima ancora che la struttura venisse utilizzata.
L’asilo Nido venne aperto nel 1981 per i bambini da zero a 3 anni. Da subito si diede un’impostazione che andava oltre il servizio puramente assistenziale, proponendosi obiettivi socio-educativi. Le operatrici si sono sempre impegnate, infatti, anche a favorire i bisogni autentici del bambino, quali l’autonomia, il desiderio di esplorazione, il bisogno di sicurezza e la socializzazione.
Nel 1984 si costituì il Comitato di gestione, composto da genitori, operatrici e rappresentanti dell’Amministrazione comunale. E l’aver affidato la presidenza ad un genitore è stato un chiaro segnale di voler puntare su una collaborazione costante con le famiglie, nella convinzione che fosse la strada giusta per rendere il Nido un’istituzione partecipe della funzione educante della comunità.
L’ambiente stesso venne reso familiare ed accogliente, con arredi ed oggetti tipici della “casa”. Gli spazi vennero articolati e differenziati per attività di piccoli gruppi, in grado di offrire stimoli cognitivi, situazioni di gioco simbolico e di relazione.
E le iscrizioni sono andate aumentando anno dopo anno, e così anche il personale: dopo le prime puericultrici sono state assunte nuove educatrici ed ausiliarie e un cuoco professionale. Gli spazi si dimostrarono presto insufficienti; e, siccome anche la Scuola Materna statale andava incrementando le iscrizioni, l’Amministrazione comunale decise di realizzare una nuova struttura per il Nido.
Il nuovo Nido, sorto in via Trebeschi su un’area di 2.500 mq (di cui 1000 coperti) è stato inaugurato nel settembre 2004 ed è stato chiamato “Scarabocchio”. È in grado di ospitare fino a 60 bambini, di cui 6 nella sezione lattanti (con età inferiore ai 12 mesi). Le operatrici impegnate sono 10, di cui 6 dipendenti dal Comune di Roncadelle, oltre al cuoco professionale.
La struttura assicura la disponibilità di spazi idonei per ciascuna sezione in cui è articolato il servizio e di spazi comuni per le attività educative, ludiche e laboratoriali, oltre agli spazi riservati ai servizi e al personale. L’ambiente è ampio e luminoso, colorato e arredato in modo da trasmettere gioia e armonia. All’esterno, un ampio giardino con tappeto d’erba e alberi consente giochi e attività all’aria aperta. Le attività proposte mirano a soddisfare la naturale curiosità manipolativa del bambino, a percepire il proprio corpo, a relazionarsi con gli altri, a descrivere con il linguaggio il proprio vissuto.
Il servizio viene proposto con tre diverse formule di frequenza, cui corrispondono diversi livelli delle rette dovute. L’Amministrazione comunale ha sempre cercato di trovare un giusto equilibrio tra qualità del servizio offerto dal Nido e accessibilità del costo per gli utenti.
Nell’estate 2008 è stato installato sul tetto del Nido un impianto solare termico (due batterie da cinque pannelli ciascuna) per il riscaldamento dell’acqua, che garantisce circa metà del fabbisogno di acqua calda dell’intera struttura.
Il Nido organizza periodicamente anche incontri e conferenze su temi specifici, tenuti da esperti qualificati, che possono interessare i genitori. E i corsi di aggiornamento per il personale offrono la possibilità di migliorare il servizio.
L’indice di gradimento dei genitori, misurato con un questionario nel 2008, è risultato molto alto sia riguardo alla struttura che al servizio. La maggior parte ha manifestato soddisfazione anche per i miglioramenti notati nei propri figli e tutti hanno concluso che consiglierebbero il Nido a parenti, amici o conoscenti. E non stupisce quindi che si siano formate liste d’attesa.
Non riuscendo ad assorbire tutte le richieste, l’Amministrazione comunale nel 2009 ha sottoscritto una convenzione con l’asilo Nido privato “La Corte delle Fate” aperto in via S. Bernardino, in base al quale si riservano alcuni posti per i bambini che non hanno trovato posto allo “Scarabocchio” e il maggior costo della retta rimane a carico del Comune.
Anche le risposte al questionario distribuito dalla “Corte delle Fate” nel 2010 hanno espresso un elevato indice di gradimento. I due servizi non avrebbero un tale riscontro positivo senza la passione e l’impegno costante di chi ci lavora.
I veri protagonisti del nido restano comunque i bambini, che già da piccoli sono in grado di instaurare relazioni significative con altri bambini e adulti, sono capaci di fare, di agire, di interagire, di ascoltare, di stupirsi, di emozionarsi. E il Nido, come la famiglia, ha il compito di garantire il suo benessere e il suo sviluppo armonico.