Convocato una "tavolo per la crisi" con le principali aziende del territorio

La crisi economica incombe e Roncadelle convoca un tavolo per monitorarne gli effetti sul proprio territorio. La bolla finanziaria che è scoppiata lo scorso autunno sta ormai producendo i suoi effetti anche sull’economia reale; ad esserne interessate non solo le zone tradizionalmente in difficoltà, ma anche quelle più ricche. E gli ultimi dati economici disponibili sono lì a dimostrarlo: la produzione industriale si è bloccata, calano fatturati e ordinativi delle aziende, il PIL per il 2009 è previsto in netto calo e tutto ciò avrà effetti negativi sulle famiglie, sul loro potere d’acquisto e sull’occupazione. Anche in questo ambito c’è forte preoccupazione: tasso di occupazione in calo, aumento della cassa integrazione e della mobilità. “Se questa è la situazione – afferma il sindaco di Roncadelle Michele Orlando – chi ha responsabilità istituzionali non può restare con le mani in mano. Ciascuno, nel proprio ambito è chiamato a fare la sua parte”. È con questo spirito che a Roncadelle, su iniziativa proprio del sindaco, è stato convocato per il prossimo mercoledì un tavolo sulla crisi al quale sono state invitate le principali aziende del territorio, quelle che rivestono un maggiore impatto anche dal punto di vista occupazionale, sia del settore industriale che commerciale. “L’obiettivo di questo incontro – prosegue il sindaco Orlando – è quello di effettuare innanzitutto un monitoraggio della nostra realtà, per capire se gli effetti della crisi si stanno manifestando anche a Roncadelle e se ci sono riflessi sull’occupazione. Avere chiara la situazione è un presupposto indispensabile per studiare possibili interventi; dobbiamo tenere presente però che una crisi di queste dimensioni non può essere affrontata solo dagli enti locali, serve un deciso intervento delle istituzioni superiori. Vedremo ciò che emergerà e valuteremo le misure che potremo adottare direttamente e se sarà il caso di fare da tramite per portare a chi sta sopra di noi le istanze del nostro sistema produttivo”.